Macfrut è la fiera dei record: "Un’edizione entusiasmante"
Oltre 61mila presenze a Rimini, in aumento del 10%. La soddisfazione del presidente Piraccini

Per misurare il successo di un evento contano i numeri, certo. Ma non solo quelli. I numeri dicono che in un anno, dal 2024 al 2025, le presenze al Macfrut, la fiera interazionale dell’ortofrutta che si è conclusa ieri nei padiglioni dell’Expo di Rimini, sono cresciute del 10%, arrivando a toccare quota 61.000. Da qui parte l’analisi a caldo di Renzo Piraccini, presidente di Macfrut e di Cesena Fiera, l’ente che organizza la manifestazione, giunta quest’anno al suo 42esimo compleanno: "Macfrut 2025 in una parola? Entusiasmante. Lo dico pensando all’aria che si respirava nei padiglioni nel corso dei tre giorni che si sono appena conclusi. Un entusiasmo riscontrato tra gli operatori che hanno toccato con mano la grande qualificazione della fiera nelle ultime edizioni. Macfrut rappresenta la vetrina dell’ortofrutta italiana nel mondo, capace di presentare tutta la sua forza di filiera. Avere in Italia una grande manifestazione internazionale rappresenta non solo una importante vetrina, ma uno strumento di politica industriale". A testimoniarlo ci sono anche i 1.400 espositori, il 40% dei quali è arrivato dall’estero e ai quali si sono aggiunti 1.500 compratori. Sono stati registrati 10.000 pernottamenti in 110 hotel sparsi per mezza Romagna, da Rimini, Bellaria e Riccione, a Cesena e Cesenatico, a dimostrazione di un indotto che ha riguardato anche il comparto dei trasporti locali e delle strutture che in questi giorni hanno organizzato eventi privati firmati dalle numerose aziende che hanno scelto di condividere anche momenti conviviali coi loro clienti.
Alle migliaia di incontri lavorativi organizzati, sono da aggiungere anche i tanti approfondimenti tematici che hanno visto esperti di fama nazionale e internazionale confrontarsi sui nuovi orizzonti di un comparto che, più di altri, deve fare i conti con tante nuove e inedite sfide, legate all’evoluzione delle tecnologie umane, ma anche – e forse soprattutto – al mutare del contesto climatico che rischia di togliere sempre più spazi ai terreni coltivabili. Il tutto senza dimenticare i consumi che devono essere rilanciati, anche nell’ottica della riscoperta dei valori nutrizionali che giocano un ruolo cruciale nella salute, di oggi e di domani. Perché l’obiettivo non può più essere soltanto quello di vivere a lungo, ma di farlo, vivendo bene. Se ne riparlerà l’anno prossimo, sempre a Rimini, dal 21 al 23 aprile.