Le 10 migliori colombe artigianali del 2025: questi sono i nuovi talenti della lievitazione, secondo il Gambero Rosso
La Pasqua si avvicina e sulle tavole degli italiani non può mancare il dolce più tradizionale di queste festività, parliamo ovviamente della colomba. Simbolo di pace e rinascita, questo lievitato dalla caratteristica forma ha conquistato un posto d’onore nella tradizione dolciaria italiana e le proposte sul mercato, sia industriali che artigianali, sono moltissime. Ovviamente la...

La Pasqua si avvicina e sulle tavole degli italiani non può mancare il dolce più tradizionale di queste festività, parliamo ovviamente della colomba. Simbolo di pace e rinascita, questo lievitato dalla caratteristica forma ha conquistato un posto d’onore nella tradizione dolciaria italiana e le proposte sul mercato, sia industriali che artigianali, sono moltissime.
Ovviamente la versione artigianale rappresenta l’eccellenza della pasticceria italiana, frutto di lavorazioni lunghe e pazienti, lievitazioni naturali e ingredienti selezionati con cura. Ogni anno, pasticceri e fornai si danno da fare per ottenere il lievitato perfetto.
Quest’anno il Gambero Rosso ha voluto puntare i riflettori sui nuovi talenti emergenti nel panorama della lievitazione artigianale, selezionando 22 realtà giovani e innovative. La selezione ha spaziato tra diverse categorie: non solo pasticcieri, ma anche fornai, pizzaioli, chef e gelatieri.
I loro prodotti sono stati valutati durante un blind test condotto presso il Gambero Rosso Academy di Roma, da un panel di esperti composto da professionisti del settore.
Scopriamo subito la classifica delle 10 migliori colombe artigianali di lievitisti emergenti.
La classifica delle 10 migliori colombe artigianali 2025
NanoLabo
Al primo posto troviamo la creazione di Elena e Alessandro, giovani trentenni del laboratorio NanoLabo, con esperienze significative alle spalle tra cui il laboratorio di Iginio Massari. La loro colomba incarna i valori di genuinità, qualità e sostenibilità: alcune materie prime sono autoprodotte, come l’arancia siciliana bio candita e le paste di agrumi, tutte le altre sono di aziende a Km0. Il loro dolce si distingue per ricerca, pulizia ed eleganza, con eccellenti canditi fatti in casa e note di miele di castagno locale che si intrecciano con sentori lattici, agrumati e vanigliati. Una vera “colomba da meditazione”, la definisce il Gambero Rosso.
Una Sosta di Zucchero
Medaglia d’argento per Carla Toccacieli del Caffè della Sosta, locale poliedrico a Passignano sul Trasimeno. La sua colomba classica è descritta come una vera “beauty queen dell’arte bianca”, con un corpo rigoglioso e una glassa perfetta. La mollica dorata è arricchita da canditi di qualità, mentre al naso si percepiscono sentori di lievito su un fondo lattico e agrumato. Il gusto è dolce con un retrogusto piacevole e pulito, completato da ottimi canditi e mandorle.
Panificio A Maidda
Sul terzo gradino del podio sale Pietro Cardillo, classe 1989, con un background che include esperienze presso il tristellato Reale di Niko Romito. Il suo forno moderno in stile minimal a Trapani propone una colomba tanto buona quanto originale, con una forma particolare a pezzo unico, senza collo e punto vita. La mollica dorata è punteggiata da canditi di arancia (ottimi) e cedro (migliorabili), con note di dolcezza rotonda, buon burro e accenni vanigliati.
Bon! Bakery
Dalle Valli del Natisone arriva la colomba di Neshua Cudiz (classe 1997), responsabile del ramo bakery di un’azienda specializzata in piatti pronti gourmet. Il suo dolce pasquale si presenta “cicciottello” e ordinato, con una glassa perfetta arricchita da mandorle di Avola. La mollica ben alveolata mostra un giallo chiaro naturale, mentre il profilo aromatico è delicato ma soave, con un equilibrio di note lattiche, agrumate (provenienti dall’ottima arancia candita Morandin) e vanigliate.
Førma Bakery
Quinta posizione per il laboratorio di Simone Ciuffetelli, classe 1993, con esperienza internazionale e un progetto di consapevolezza alimentare nella sua città natale, L’Aquila. La sua colomba esprime professionalità e buona gestione del lievito, bella sia esternamente che internamente, con una glassa raffinata e una mollica dorata, morbida e aerea, arricchita da buoni canditi e uvetta. Il profumo è fresco e vivace, con note di burro, agrumi e lievito.
Crispen
In Val Camonica, Elena Stofler realizza una produzione artigianale di lievitati con canditi autoprodotti da arance calabresi. La sua colomba, nonostante una struttura leggermente asciutta, si distingue per l’aspetto esterno valorizzato da una glassa ricca ed elegante. Nella fetta luminosa si trovano filetti di eccellente arancia candita, mentre il profumo lattico e agrumato, con accenni vanigliati, risulta fresco e festoso.
Nica Nuci
Settima posizione per questa pasticceria siciliana dedicata alla nocciola etnea, gestita da Daniele Russo e Martina Musumeci. Nonostante qualche problema estetico dovuto al trasporto, la loro colomba si riscatta nelle performance gustative: la fetta morbida e di un bel giallo luminoso è ricca di canditi grandi e di ottima qualità, ottenuti da arance siciliane candite artigianalmente. Il profilo aromatico è fresco e preciso, con eleganti profumi lattici, burrosi e agrumati.
Madre
Madre è la linea di prodotti dedicata ai grandi lievitati del panificio-pasticceria bergamasco La Primula. Mattia Premoli, ingegnere informatico appassionato di arte bianca, ha rinnovato l’attività di famiglia mantenendo la fedeltà all’artigianalità. La sua colomba presenta una glassa ordinata scurita dal cacao e una mollica giallo intenso con alveolatura naturale ben definita. Il profilo aromatico è sincero e pulito, con intense note agrumate dei canditi in cubetti e in pasta.
Massimiliano Tagliaferro Dolciere
Dopo la laurea in giurisprudenza, Massimiliano Tagliaferro ha scelto di dedicarsi completamente all’arte dei lievitati. Il punto di forza della sua colomba è l’aspetto estetico: un corpo robusto e ben lievitato, coronato da una glassa perfetta, con un interno di color giallo intenso e buoni canditi distribuiti omogeneamente. Le sensazioni gustative sono caratterizzate da una dolcezza piuttosto marcata di zucchero e miele.
Me
Chiude la classifica la colomba di questo locale dalla doppia anima, pizzeria d’autore e cocktail room. Il dolce pasquale, caratterizzato da una forma irregolare e una glassa molto spessa, presenta scorza d’arancia tagliata in grandi pezzi e pasta di mandarini di Sibari, entrambe lavorate in casa. Alle note agrumate, lattiche e tostate si aggiungono sentori di una fermentazione tendente all’alcolico, che rappresenta il punto debole di questa creazione comunque originale.
La classifica di quest’anno dimostra come l’eccellenza nella produzione dei grandi lievitati non sia più appannaggio esclusivo delle pasticcerie tradizionali, ma possa arrivare anche da realtà diverse come gelaterie, forni e laboratori di giovani appassionati che, con creatività e rigore, reinterpretano la tradizione pasquale italiana.
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