L’asse Mosca-Pechino allontana la pace | L’analisi di Alessandro Arduino

“Il presidente cinese Xi Jinping sarà a Mosca dal 7 al 10 maggio per assistere alla cerimonia e incontrare Vladimir Putin”. Alessandro Arduino sulla Stampa parla dell’asse tra Mosca e Pechino che allontana la pace. “Oltre alla parata militare – scrive l’editorialista – la visita servirà a rafforzare l’intesa politica ed economica tra Cina e […] L'articolo L’asse Mosca-Pechino allontana la pace | L’analisi di Alessandro Arduino proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Mag 7, 2025 - 09:39
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L’asse Mosca-Pechino allontana la pace | L’analisi di Alessandro Arduino

“Il presidente cinese Xi Jinping sarà a Mosca dal 7 al 10 maggio per assistere alla cerimonia e incontrare Vladimir Putin”.

Alessandro Arduino sulla Stampa parla dell’asse tra Mosca e Pechino che allontana la pace.

“Oltre alla parata militare – scrive l’editorialista – la visita servirà a rafforzare l’intesa politica ed economica tra Cina e Russia.

La terza visita a Mosca di Xi dall’inizio della guerra in Ucraina non lascia dubbi: Zhongnanhai e il Cremlino, pur con toni diversi, marciano nella stessa direzione.

Sul tavolo anche nuovi accordi economici, in continuità con il partenariato strategico sempre più stretto tra Pechino e Mosca.

L’incontro consolida ulteriormente i rapporti personali tra i due presidenti segno di una relazione che, tra dichiarazioni ufficiali e interessi concreti, si fa sempre più solida.

Un elemento esterno però potrebbe influenzare l’atmosfera dell’incontro: il piano di pace evocato da Donald Trump, che include un possibile ruolo della Cina in una futura forza di peacekeeping.

L’idea, sebbene ancora vaga e senza dettagli concreti, ha attirato l’attenzione soprattutto perché gli Stati Uniti faticano a coinvolgere Putin in un processo di pace, nonostante abbiano ventilato concessioni territoriali ancor prima di avviare una trattativa.

Persino Trump, che in passato aveva promesso una soluzione rapida del conflitto, comincia ora a mostrare incertezze, ammettendo che una pace tra Russia e Ucraina potrebbe non essere così semplice da raggiungere.

Nel frattempo, la Cina continua a proclamare neutralità nel conflitto, appellandosi al proprio principio della non interferenza.

Tuttavia, il sostegno economico a Mosca è evidente.

Nonostante l’equilibrismo geopolitico cinese risulti sempre più difficile da sostenere, Pechino respinge tutte le accuse come «infondate» e ribadisce la propria neutralità.

Dall’altra parte dell’oceano, Donald Trump torna a parlare di pace alternando promesse e minacce di ritorsioni, con la consueta inclinazione a stravolgere i tavoli negoziali.

L’idea di una forza di peacekeeping a guida cinese – conclude Arduino – potrebbe anche stuzzicare Pechino, se non fosse che Putin non ha alcuna urgenza di trattare: l’economia di guerra regge, l’offensiva prosegue e Xi continua a garantire sostegno economico“.

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