La tomba di Papa Francesco, chi paga i funerali: il benefattore di Bergoglio

Le spese per il funerale di Papa Francesco saranno saldate da un anonimo benefattore, al Vaticano e allo Stato italiano resta da pagare per la gestione del grande evento

Apr 24, 2025 - 18:59
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La tomba di Papa Francesco, chi paga i funerali: il benefattore di Bergoglio

Le spese per il funerale di Papa Francesco non graveranno né sulle casse vaticane né su quelle italiane, ma saranno interamente coperte da un benefattore anonimo.

Ed è già corsa al toto-nome, con alcune testate che hanno tirato in ballo anche un lascito del defunto Silvio Berlusconi. In realtà, sul nome del donatore le gerarchie vaticane hanno mantenuto il massimo riserbo.

Il testamento di Bergoglio

Bergoglio ha scritto il suo testamento a Santa Marta il 29 giugno 2022. In un primo momento era circolata l’ipotesi che nel testo fosse stato usato per errore il termine “benefattore” al posto di “bonifico”, ma in seguito ambienti vaticani hanno lasciato trapelare che la formula utilizzata (“benefattore”) era corretta.

Così ha scritto Bergoglio:

“Le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e di cui ho provveduto dare opportune istruzioni a mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano”.

Il Pontefice ha poi espresso un desiderio di semplicità, in accordo con il suo nome pontificale:

Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus

Il sepolcro sarà collocato nella navata laterale della basilica, tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza, accanto all’icona della Salus Populi Romani, alla quale Papa Francesco era profondamente devoto.

Chi è l’anonimo benefattore

Secondo Affaritaliani l’ipotesi Silvio Berlusconi è quella più accreditata, anche considerata la copertura delle reti Mediaset della malattia e della morte del Papa. Ma se il Cav ha più volte incontrato privatamente Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, non ha mai incontrato Papa Francesco. Ma ci sono anche voci sui reali di Spagna, Re Felipe VI e Regina Letizia.

Chi paga per i funerali di Bergoglio
Fonte: ANSA
Un anonimo benefattore pagherà per il funerale di Papa Francesco.

Una cosa è certa: in mancanza di qualcuno che si faccia avanti rivendicando il gesto, i nomi in circolazione al momento vanno considerati mere speculazioni.

Quanto costa il funerale del Papa

Le spese per la cerimonia, che includono l’allestimento di piazza San Pietro, la sicurezza, la comunicazione e gli aspetti liturgici, sono stimate tra 1,5 e 3 milioni di euro. A differenza dei funerali dei suoi predecessori, però, il costo della sepoltura e della cerimonia funebre sarà sostenuto dal benefattore, sollevando il Vaticano da ogni onere.

Questo il dettaglio delle principali voci secondo stime basate sulle precedenti esequie papali:

  • logistica – allestimento di piazza San Pietro con sedie e maxischermi – da 200.000 a 500.000 euro;
  • sicurezza e protezione civile – da 300.000 a 800.000 euro;
  • comunicazione e media – da 100.000 a  200.000 euro;
  • spese liturgiche e sepoltura – da 50.000 a 100.000.

Alle spese strettamente necessarie per la cerimonia funebre, si sommano quelle relative alla gestione di quel grande evento che è rappresentato dal funerale di un pontefice. Se sarà l’anonimo benefattore a occuparsi delle prime, le seconde ricadranno sul Vaticano e sullo Stato italiano, ciascuno per le proprie quote di competenza.

5 milioni dallo Stato italiano

I funerali si svolgeranno in piazza San Pietro e si prevede un’affluenza straordinaria: circa 200.000 persone e oltre 170 delegazioni internazionali parteciperanno a quello che sarà uno degli eventi più seguiti a livello mondiale. Tra i presenti, attesi anche il presidente Usa Donald Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Il Ministero dell’Interno e il Comune di Roma hanno già predisposto un piano straordinario per la sicurezza e la viabilità, mentre il governo italiano ha stanziato 5 milioni di euro per gestire l’accoglienza, affidando il coordinamento alla Protezione Civile.

A chi, armato di calcolatrice, dovesse storcere il naso si ricorda che i costi sostenuti dallo Stato italiano verranno compensati dall’Iva versata da commercianti, ristoratori e albergatori e altri esercenti che gestiscono la presenza a Roma di decine di migliaia di fedeli accorsi da ogni parte del mondo.