La responsabilità etica aziendale, nel 2025

Le aziende sono valutate non più solo in base alla loro redditività, ma anche in base alla loro capacità di operare in modo responsabile, sostenibile, etico. L'indagine di Gpf Inspiring research per Economy L'articolo La responsabilità etica aziendale, nel 2025 proviene da Economy Magazine.

Mag 14, 2025 - 16:50
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La responsabilità etica aziendale, nel 2025

La responsabilità etica è divenuta un aspetto assolutamente centrale nel panorama economico e sociale. Le aziende sono valutate non più solo in base alla loro redditività, ma anche in base alla loro capacità di operare in modo responsabile, sostenibile, etico.A distanza di tre anni dall’incontro in cui, in questa Sede, si sono analizzate le opinioni sull’etica, la legalità e le imprese, Gpf Inpiring Research, in partnership con Economy, ha condotto una ricerca per rilevare il nuovo stato dell’arte sul tema.

Le domande-chiave

La legalità… quanto è importante? Per le imprese, ma anche per la societ.à

È percepita principalmente come un vantaggio o un obbligo?

Come potenziare la ricerca di legalità delle imprese?

Il “certificato di legalità”: quanto e come può aiutare?

Sintesi della metodologia applicata

L’indagine realizzata in esclusiva per Economy Group in occasione della quarta edizione del Legalità & Profitto Award è stata condotta in base a tre pilastri:

Il percepito dell’opinione pubblica: indagine Gpf Monitor 3SC su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana

opinioni lato impresa: ricerca condotta da Gpf Inspiring Research per Economy su 200 profili aziendali – Chief operating officer, direttori generali, Chief financial officer, Human resource, Sustainability Manager

la vision degli opinion leader: rilevazione qualitativa con in-depth interviews a stakeholder in ambito imprenditoriale e istituzionale.

IN CONCLUSIONE

La legalità si conferma un elemento-chiave (con un percepito d’importanza in crescita) per il funzionamento della società e delle imprese.

Rimane un sesto della popolazione che la percepisce  come “palla al piede” (e la maggioranza relativa, il 43%, la intende come un “obbligo”).

Si osserva però un trend in cui la legalità è sempre più vista come un vantaggio intrinseco (non un obbligo). Non un’opzione ma una necessità strategica, in un mondo sempre più attento alla sostenibilità e alla giustizia sociale.

Etica e legalità sono sempre più interconnessi: la “legalità 5.0”, oltre all’ovvio rispetto delle leggi, si basa su rispetto dei valori, dei diritti dei lavoratori, il rispetto dell’ambiente, le dinamiche virtuose con impatto sull’intera filiera.

Per consolidare l’adesione totale alla legalità, va comunicata alle aziende come un’opportunità di reputazione, non come un obbligo  da obbligo a desiderio. Una legalità “olistica”.

Il certificato di legalità può essere lo strumento che veicola concretamente tale approccio: la legalità conviene: da “certificato antimafia” a “Iso9001 dell’etica”.

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