Iquique, tra sabbia dorata e antiche miniere: il racconto di un viaggiatore

Articolo inviato da un lettore e rivisto dalla redazione. Camminare lungo la costa di IQUIQUE, nel nord del CILE, è come ascoltare una canzone sospesa tra due epoche: il sussurro di un mare eterno e l’eco di un passato industriale che ancora vibra nell’aria. Quando ho messo piede in questa città, sentivo già il richiamo […] Iquique, tra sabbia dorata e antiche miniere: il racconto di un viaggiatore

Apr 27, 2025 - 10:10
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Iquique, tra sabbia dorata e antiche miniere: il racconto di un viaggiatore
Articolo inviato da un lettore e rivisto dalla redazione. Camminare lungo la costa di IQUIQUE, nel nord del CILE, è come ascoltare una canzone sospesa tra due epoche: il sussurro di un mare eterno e l’eco di un passato industriale che ancora vibra nell’aria. Quando ho messo piede in questa città, sentivo già il richiamo di qualcosa di autentico, qualcosa che andava oltre il semplice viaggio turistico. IQUIQUE si adagia, come una gemma dimenticata, tra l’immensità del DESERTO DI ATACAMA e l’infinito blu dell’OCEANO PACIFICO. Una striscia di vita in un paesaggio che pare inospitale, ma che, invece, si rivela generoso e sorprendente ad ogni passo. Dove il deserto incontra il mare Geograficamente, IQUIQUE è un miraggio divenuto realtà. Da un lato, l’aridità implacabile del deserto più secco del pianeta, che si arrampica in dune dorate e rocce bruciate dal sole; dall’altro, le onde fredde e ribelli dell’oceano che carezzano spiagge vaste e poco affollate. Il primo impatto con il territorio è quasi ipnotico: una linea di edifici moderni si staglia contro la sabbia senza fine, mentre il lungomare si anima di surfisti, amanti del parapendio e viaggiatori come me, in cerca di emozioni pure. Le infinite possibilità di svago A IQUIQUE non esiste il concetto di noia. Appena arrivato, sono stato attratto irresistibilmente dalla Playa Cavancha, una distesa di sabbia finissima dove il surf è una religione e il tramonto è una cerimonia da vivere ogni sera. Mi sono lasciato coinvolgere da un volo in parapendio: decollare dalle alte scogliere e planare dolcemente verso la città è stato un atto di pura libertà. Sentivo il vento giocare con il mio corpo, e il mondo sotto di me sembrava un dipinto surreale fatto di tonalità di sabbia e acqua. Per gli spiriti più avventurosi, IQUIQUE offre anche escursioni in dune buggy tra le colline sabbiose di Alto Hospicio o immersioni nei fondali ricchi di relitti storici. Ogni attività sembra pensata per fondere l’adrenalina con l’incanto naturale del luogo. Tra storia e tradizione mineraria Ma IQUIQUE non è solo svago e natura. Appena oltrepassato il moderno lungomare, si percepisce forte l’anima storica della città. Il quartiere storico di Baquedano, con i suoi edifici in stile georgiano costruiti in legno di pino dell’Oregon, racconta l’epoca d’oro del salnitro, quando la città era un crocevia di commerci e speranze. Visitando Humberstone e Santa Laura, le due ex città minerarie dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, ho potuto toccare con mano un pezzo struggente di storia. Camminare tra i resti di queste cittadine abbandonate, in un silenzio quasi irreale, fa percepire la fatica e il sogno degli uomini che cercavano fortuna nel cuore del deserto. Il clima, un alleato prezioso Una delle meraviglie invisibili di IQUIQUE è il suo clima. Arido, soleggiato, sempre leggermente accarezzato da una brezza oceanica, regala giornate luminose praticamente tutto l’anno. Durante la mia permanenza, le temperature oscillavano piacevolmente: l’estate porta con sé calore secco, mai opprimente, perfetto per chi ama crogiolarsi al sole senza l’afa tipica di altre latitudini. L’inverno, invece, regala giornate miti, ideali per esplorare il deserto o per godersi le passeggiate serali sul lungomare. Non piove quasi mai, e questo rende ogni programma facilmente realizzabile, senza l’incertezza del maltempo. A IQUIQUE si può davvero vivere il connubio perfetto tra mare e deserto, senza compromessi. Un luogo che ti rimane dentro IQUIQUE mi ha regalato molto più di quanto avessi immaginato: la leggerezza del volo, il silenzio assordante del deserto, la vitalità delle spiagge e la malinconia degli edifici storici. Ogni momento vissuto qui ha avuto il sapore autentico delle scoperte più belle, quelle che non ti aspetti. Mentre lasciavo la città, l’orizzonte si fondeva ancora una volta tra sabbia e cielo, lasciandomi la sensazione che, in fondo, IQUIQUE non l’avevo solo visitata: l’avevo vissuta, intensamente.

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