L’India supera il Pakistan come numero di testate nucleari, mentre le tensioni fra i due paesi esplodono
L'India ha superato il Pakistan come numero di armi nucleari disponibili, proprio mentre la tensione va alle stelle. Comunque Nuova Delhi investe in difesa quasi dieci volte quello che investe Islamabad L'articolo L’India supera il Pakistan come numero di testate nucleari, mentre le tensioni fra i due paesi esplodono proviene da Scenari Economici.


L’India ha silenziosamente superato il Pakistan nel numero di testate nucleari per la prima volta in oltre due decenni, segnalando un cambiamento nell’equilibrio strategico dell’Asia meridionale.
Mentre gli animi si surriscaldano tra i due vicini dotati di armi nucleari, dopo un brutale attacco terroristico in Kashmir che ha ucciso 26 turisti, l’Asia meridionale si avvicina pericolosamente a un potenziale scontro militare.
Nell’idilliaca valle di Baisaran, il terrore ha colpito con una crudeltà che ha infranto la fragile calma del Kashmir. Militanti sostenuti dal Pakistan hanno teso un’imboscata a 26 turisti ignari, mettendo in moto una serie di eventi che ora minacciano di espandersi ben oltre i confini della valle.
La risposta del governo indiano è stata rapida e spietata. Le case dei militanti sospettati sono state rase al suolo. Le forze di sicurezza hanno fatto irruzione nei nascondigli sospetti. Centinaia di collaboratori civili accusati di aver aiutato i militanti sono stati arrestati per essere sottoposti a interrogatori intensivi, e spesso brutali, secondo quanto riferito sabato dalle autorità.

Missili da crociera e balistici nucleari pachistani. Notiamo che il Pakistan potrebbe colpire Israele con ul Shaheen 3
Nel frattempo, il Ministero dell’Informazione e della Radiodiffusione dell’Unione ha ordinato ai media di interrompere le trasmissioni in diretta delle operazioni militari, al fine di salvaguardare sia la sicurezza operativa che l’ordine pubblico.
Ma l’agonia del Kashmir è solo l’inizio di una crisi molto più ampia e grave. Mentre Nuova Delhi punta il dito contro Islamabad, accusando il Pakistan di dare rifugio e sostegno alle reti terroristiche, le relazioni diplomatiche tra i due vicini dotati di armi nucleari si stanno deteriorando a una velocità spaventosa. I diplomatici pakistani sono stati espulsi. Le frontiere sono state chiuse. Gli accordi sulla condivisione delle risorse idriche sono stati sospesi.
L’Asia meridionale è ancora una volta sul filo del rasoio.
La pericolosa realtà nucleare
Proprio mentre esplodono le tensioni, un altro sviluppo inquietante richiede attenzione: l’equilibrio del potere nucleare tra India e Pakistan è cambiato.
Secondo l’ultimo rapporto sullo stato delle forze nucleari mondiali pubblicato dalla Federation of American Scientists (FAS), l’India possiede ora circa 180 testate nucleari, superando le 170 stimate del Pakistan.
È la prima volta in oltre due decenni che l’India supera il suo rivale in termini di dimensioni del arsenale nucleare, segnalando un cambiamento sottile ma critico nel panorama strategico dell’Asia meridionale.
Questo cambiamento era stato preannunciato dallo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) nel suo rapporto del 2024, che stimava l’arsenale indiano a circa 172 testate nucleari, superando di poco il numero del Pakistan, pari a 170.
Il percorso nucleare dell’India è iniziato nel 1974, quando ha condotto il suo primo test nucleare, diventando il sesto Paese al mondo a dimostrare la propria capacità nucleare. Il Pakistan ha seguito quasi un quarto di secolo dopo, conducendo i propri test nel 1998 in risposta alle mosse dell’India, intrappolando entrambi i Paesi in una delicata e instabile competizione nucleare.
Per gran parte degli ultimi due decenni, il Pakistan ha mantenuto un leggero vantaggio numerico, in parte grazie allo sviluppo di armi nucleari tattiche progettate per controbilanciare la superiorità delle forze convenzionali indiane.
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Ma la spinta alla modernizzazione nucleare di Nuova Delhi, in particolare il successo del test del missile balistico Agni-5 armato con veicoli di rientro multipli indipendenti (MIRV) all’inizio di quest’anno, aumenta notevolmente la sua portata e flessibilità nucleare. La tecnologia MIRV consente a un singolo missile di colpire più obiettivi: un importante passo avanti nella capacità offensiva, che complica i calcoli strategici non solo del Pakistan, ma anche, sempre più, della Cina.
Sia l’India che il Pakistan stanno ora correndo per sviluppare capacità MIRV, aprendo un nuovo e più instabile capitolo nella loro rivalità nucleare, caratterizzato da velocità, sofisticazione e dal terrificante potenziale di errori di calcolo.
Il divario di potenza militare fra i due paesi si allarga
Il mutamento dell’equilibrio nucleare è accompagnato da un’altra disparità ancora più marcata: la spesa per la difesa.
Il bilancio della difesa dell’India per il 2025-26 è aumentato a circa 79 miliardi di dollari, con un incremento di quasi il 10% rispetto all’anno precedente. Il bilancio del Pakistan, al contrario, si aggira intorno agli 8 miliardi di dollari. In termini semplici, l’India spende ora quasi dieci volte più del Pakistan per le sue forze armate.
Questa forza finanziaria si traduce direttamente in hardware e capacità. L’India ha ampliato il proprio arsenale con caccia Rafale, sistemi di difesa aerea S-400 di fabbricazione russa e una modernizzazione radicale dell’esercito, della marina e dell’aeronautica.
Nel frattempo, il Pakistan, fortemente gravato dal mantenimento di un grande esercito permanente e di una deterrenza nucleare credibile, è sempre più costretto a scegliere tra le proprie esigenze di modernizzazione, riducendo sempre più le risorse limitate.
Quindi lo scontro fra le due parti rischierebbe di essere molto più squilibrato con il passare del tempo. Questo non dovrebbe tranquillizzare, perché Islamabad potrebbe essere tentata di utilizzare la propria forza prima che la situazione diventi impossibile.
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