L’eruzione del supervulcano Toba provocò un clima caldo e secco

L’evento vulcanico più imponente nella storia umana potrebbe aver sorpreso gli scienziati con i suoi effetti climatici insolitamente miti, secondo nuove ricerche geochimiche.   Un’eruzione di dimensioni colossali Circa 74.000 anni fa, il supervulcano Toba, situato nell’attuale Sumatra in Indonesia, esplose con una forza senza precedenti, scagliando in atmosfera una quantità gigantesca di materiale vulcanico. […] L’eruzione del supervulcano Toba provocò un clima caldo e secco

Apr 27, 2025 - 18:38
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L’eruzione del supervulcano Toba provocò un clima caldo e secco
L’evento vulcanico più imponente nella storia umana potrebbe aver sorpreso gli scienziati con i suoi effetti climatici insolitamente miti, secondo nuove ricerche geochimiche. Un’eruzione di dimensioni colossali Circa 74.000 anni fa, il supervulcano Toba, situato nell’attuale Sumatra in Indonesia, esplose con una forza senza precedenti, scagliando in atmosfera una quantità gigantesca di materiale vulcanico. L’evento è riconosciuto come la più grande eruzione vulcanica avvenuta durante il periodo di esistenza della specie umana moderna. Per decenni, numerosi scienziati hanno ritenuto che una simile esplosione dovesse aver provocato un inverno vulcanico: un lungo periodo di abbassamento globale delle temperature, dovuto al rilascio di enormi quantità di biossido di zolfo nell’atmosfera, che avrebbe riflesso la luce solare. L’ipotesi prevalente suggeriva che il raffreddamento globale potesse aver duramente condizionato l’evoluzione umana. Le nuove scoperte dall’India Tuttavia, nuove analisi condotte sui sedimenti antichi in India rivelano un quadro sorprendentemente diverso. Secondo quanto riportato recentemente e approfondito da studi geochimici, le tracce depositate immediatamente dopo l’eruzione mostrano segnali di clima caldo e secco, piuttosto che di temperature gelide. Michael Petraglia, importante archeologo e ricercatore, ha dichiarato: “Non c’è dubbio che la super-eruzione del Toba sia stata colossale“, ma ha anche sottolineato come i dati non supportino l’idea di un devastante inverno vulcanico. In particolare, i sedimenti esaminati testimoniano una drastica diminuzione dell’umidità e un aumento delle temperature subito dopo l’evento. Una revisione della teoria dell’inverno vulcanico Questo studio si aggiunge a una crescente serie di ricerche che mettono in discussione l’idea dell’inverno globale causato dal Toba. Secondo la National Geographic e la Nature Geoscience, altre analisi dei nuclei di ghiaccio prelevati in Groenlandia e in Antartide avevano già suggerito che le conseguenze climatiche dell’eruzione furono meno drammatiche di quanto ipotizzato. La nuova interpretazione suggerisce che, seppure l’eruzione abbia avuto effetti atmosferici notevoli, la circolazione atmosferica tropicale e le condizioni preesistenti potrebbero aver mitigato l’impatto globale. Inoltre, la distribuzione asimmetrica degli aerosol vulcanici potrebbe aver contribuito a effetti climatici regionalmente differenti. Implicazioni per l’evoluzione umana L’assenza di un inverno vulcanico severo dopo il Toba cambia anche il modo in cui comprendiamo la resilienza delle prime popolazioni umane. Studi archeologici, come quelli condotti da Science Advances, indicano che le popolazioni dell’Asia Meridionale sopravvissero senza particolari interruzioni culturali o biologiche, in netto contrasto con l’ipotesi di un drammatico collo di bottiglia genetico causato da un cataclisma globale.

L’eruzione del supervulcano Toba provocò un clima caldo e secco