Investimenti in Startup Innovative: incentivi in dubbio

Startup innovative: defiscalizzazione investimenti qualificati al palo, non decollano gli incentivi al venture capital per i dubbi interpretativi.

Apr 7, 2025 - 10:40
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Investimenti in Startup Innovative: incentivi in dubbio

L’ecosistema italiano delle startup innovative evidenzia una serie di criticità nella norma che defiscalizza gli investimenti di casse e fondi pensione nel venture capital. Si tratta di una disposizione in vigore da qualche mese, ma che al momento non produce particolari risultati anche perché, secondo Italian Tech Alliance e InnovUp, ci sono alcuni punti da chiarire.

Il risultato è che gli investimenti che la norma vuole favorire, con l’obiettivo di sostenere il sistema dell’innovazione, non decollano.

Gli investimenti agevolati

L’incentivo introdotto dall’articolo 33 della legge 193/2024 condiziona la defiscalizzazione degli investimenti qualificati degli enti di previdenza al fatto che almeno il 5% sia destinato a quote o azioni di Fondi per il Venture Capital. Percentuale che sale al 10% nel 2026.

L’agevolazione sugli investimenti dei fondi di previdenza è regolata dalla Manovra 2017, articolo 88 e seguenti della legge 232/2016. Prevede che possano destinare risorse pari al 10% dell’attivo patrimoniale a investimenti nell’economia reale. Sono per l’appunto i cosiddetti investimenti qualificati, che possono riguardare ad esempio azioni o quote di società, organismi di investimento collettivo del risparmio, e altre tipologie di titoli finanziari fra cui appunto quote o azioni di Fondi per il Venture Capital residenti nel territorio dello Stato, in Stati membri dell’Unione europea o in Stati aderenti all’Accordo sullo Spazio economico europeo.

Le criticità che li ostacolano

In base alla novità inserita nella Legge sulla Concorrenza, questi investimenti devono essere pari almeno al 5% del totale. Il beneficio fiscale però al momento non sta funzionando.

Le associazioni delle Startup hanno inviato una missiva al Ministero delle Imprese e del Made in Italy che evidenzia una serie i dubbi e criticità ritenute alla base dell’insuccesso normativo.

Innanzitutto si chiedono chiarimenti sul modo in cui si calcola il 5% degli investimenti nel venture capital, e in particolare se si debba necessariamente riferire a investimenti già sottoscritti. In base ad anticipazione del Sole 24 Ore, il ministero sta mettendo a punto una soluzione.