Il nuovo paradigma del risparmio gestito secondo Boston Consulting

Nel 2024 l’industria globale del risparmio gestito ha toccato il record storico di 128 mila miliardi di dollari di asset under management (AuM), con una crescita del 12% rispetto all’anno precedente. Ma sotto l’apparente solidità dei numeri si nascondono trasformazioni strutturali profonde. È quanto emerge dal Global Asset Management Report 2025, pubblicato dal Boston Consulting... Leggi tutto

Mag 12, 2025 - 13:44
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Nel 2024 l’industria globale del risparmio gestito ha toccato il record storico di 128 mila miliardi di dollari di asset under management (AuM), con una crescita del 12% rispetto all’anno precedente. Ma sotto l’apparente solidità dei numeri si nascondono trasformazioni strutturali profonde. È quanto emerge dal Global Asset Management Report 2025, pubblicato dal Boston Consulting Group (BCG), intitolato From Recovery to Reinvention.

“La crescita non può mascherare le sfide strutturali che l’industria si trova ad affrontare, come la pressione sui margini, il cambiamento nelle preferenze degli investitori e una concorrenza sempre più intensa”, avvertono gli autori del report.

Tre forze che cambiano le regole del gioco

Il BCG individua tre dinamiche principali che stanno plasmando il futuro del settore: la trasformazione dei prodotti e della distribuzione, la corsa alla consolidazione e l’urgenza di una drastica riduzione dei costi.

“I manager devono andare oltre la logica della ripresa degli ultimi due anni e iniziare a reinventarsi per affrontare il futuro”, si legge nel documento.

L’ascesa degli ETF, soprattutto quelli attivi, sta rivoluzionando il panorama: offrono costi inferiori e maggiore trasparenza rispetto ai fondi tradizionali, attirando sia investitori retail che istituzionali. Nel 2024, il 44% dei nuovi ETF era a gestione attiva, ma il mercato è ancora frammentato, con margini di crescita significativi.

Le opportunità nei mercati privati

Altro ambito in fermento è quello degli asset privati destinati ai clienti retail. Secondo BCG, “le strutture evergreen semi-liquide” stanno emergendo come soluzione per bilanciare rendimento e accessibilità, con un valore che ha superato i 300 miliardi di dollari nel 2024.

“Il mercato dei prodotti privati per la clientela retail è troppo grande per essere ignorato”, afferma il report. “I gestori che sapranno superare le barriere regolatorie e distributive potranno accedere a un’enorme riserva di capitali finora sottoutilizzata”.

Consolidamento: dimensioni e tecnologia per competere

Il report evidenzia come la crescita dimensionale sia cruciale per ottenere efficienze operative. Le fusioni e acquisizioni puntano a espandere l’offerta di prodotti, la presenza geografica e le capacità tecnologiche.

“Le operazioni di M\&A devono essere accompagnate da un’integrazione esecutiva efficace”, sottolinea BCG, mettendo in guardia da “disallineamenti culturali e duplicazioni di costi”.

La sfida della lean transformation

Nel contesto di margini in calo, “la riduzione dei costi è diventata una priorità strategica urgente”, scrive BCG. Le aziende stanno adottando modelli differenziati – dagli “alpha shops” focalizzati su performance attive, ai “beta factories” con forte automazione IT, fino ai “distribution powerhouses” incentrati sulla relazione col cliente.

Per tutti, l’approccio zero-based rappresenta un’opportunità: “ripensare i costi da zero” implica outsourcing, automazione con l’uso di AI generativa e riorganizzazione delle risorse.

L’intelligenza artificiale al centro della trasformazione

“Dall’esperimento all’integrazione”, così BCG descrive il percorso dell’AI nell’asset management. Oggi gli strumenti di intelligenza artificiale sono impiegati per analisi di mercato, ottimizzazione dei portafogli, compliance, e interazioni con la clientela. L’efficienza e la scalabilità che ne derivano rappresentano un vantaggio competitivo crescente.

In sintesi

Il messaggio di BCG è chiaro: “Le aziende che sapranno reinventarsi usciranno vincenti da questa fase di cambiamento profondo”. Tra nuove tecnologie, riorganizzazione dei costi, innovazione di prodotto e consolidamento strategico, il settore del risparmio gestito si prepara a un nuovo ciclo evolutivo che lascerà indietro chi non saprà adattarsi.