Il Governo vuole creare il ‘WeTransfer’ di Stato. Una proposta di Key4biz del 2023

Non può che farci piacere leggere tutto questo. Key4biz già nel 2023 sollecitava il Governo a realizzare il ‘WeTransfer’ di Stato, come fa la Francia, su iniziativa del Ministero della Cultura, con “France transfert”, che offre, in modo facoltativo, la possibilità di inviare online, in sicurezza e semplicità, file di grandi dimensioni non sensibili (fino a 2 […] The post Il Governo vuole creare il ‘WeTransfer’ di Stato. Una proposta di Key4biz del 2023 appeared first on Key4biz.

Apr 7, 2025 - 10:37
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Il Governo vuole creare il ‘WeTransfer’ di Stato. Una proposta di Key4biz del 2023

Non può che farci piacere leggere tutto questo. Key4biz già nel 2023 sollecitava il Governo a realizzare il ‘WeTransfer’ di Stato, come fa la Francia, su iniziativa del Ministero della Cultura, con “France transfert”, che offre, in modo facoltativo, la possibilità di inviare online, in sicurezza e semplicità, file di grandi dimensioni non sensibili (fino a 2 GB per documento per un totale di 20 GB) tra funzionari pubblici e dai fornitori, imprese e cittadini alla Pubblica Amministrazione. L’unico requisito è che il mittente o il destinatario sia un funzionario pubblico.

Ora, una piattaforma simile è anche tra gli obiettivi della convenzione per l’attuazione delle attività e delle misure della Strategia Nazionale di Cybersicurezza firmata da Bruno Frattasi, Direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e l’Amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca di Stato (IPZSFrancesco Soro.

L’articolo di Key4biz del 2023

Nell’accordo, si legge, si punta a “realizzare un sistema di messaggistica istantanea nazionale per le videoconferenze uno ad uno e per lo scambio di file su una piattaforma in grado di garantire riservatezza per la Pubblica Amministrazione”.

Sempre nel 2023, abbiamo pubblicato un articolo di Giovanni Manca, in cui l’esperto di PA, ha spiegato, passo dopo passo, come realizzare il WeTransfer’ di Stato.

Qualcuno, oggi, leggendo la nota di ACN e IPZS, ha commentato: “Troppo tardi, la soluzione commerciale WeTransfer è di proprietà della società italiana Bending Spoons da agosto 2024”.

Secondo noi, invece, non è mai troppo tardi.

Si vorrebbe creare, quindi, anche un ‘Teams’ per la PA e un ‘Signal’ di Stato. 

Vedremo.

Dalla Francia ci è arrivata un’altra lezione di sovranità digitale, quella vera. Da dicembre 2023 il Governo francese non usa più WhatsAppTelegram e Signal, ma l’app di casa Olvid, certificata dall’Agenzia cyber nazionale ANSII.“È la più sicura al mondo”, così l’ha presentata il ministro al digitale Jean-Noël Barrot“Io e il mio team”, ha spiegato, “la usiamo da luglio 2022. Ora l’intero Governo utilizzerà il sistema di messaggistica istantanea più sicuro del mondo”.

Per il Governo e il suo team è consentita anche Tchap, l’app di messaggistica sviluppata direttamente dall’amministrazione pubblica francese e lanciata nel 2019: può essere usata solo dai dipendenti pubblici.

Di sicuro, le iniziative italiane, targate ACN e Poligrafico andrebbero ad alimentare l’indipendenza digitale, di cui Key4biz sta portando la relativa Community, con l’organizzazione della Conferenza il 27 maggio a Roma presso il palazzo Wedekind, dal titolo “Indipendenza Digitale – Un patto per il futuro economico e tecnologico dell’Europa e degli europei”. Un evento organizzato in collaborazione con ReD OPEN, spin-off dell’Università degli Studi Milano-Bicocca.

Nell’era del trumpismo, sì all’indipendenza digitale europea: unisciti all’iniziativa di Key4biz e ReD OPEN

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