Il governo impugna la legge della Regione Toscana sul fine vita. Il presidente Giani: “Paradossale”
Il governo, secondo quanto si apprende, ha deciso in Consiglio dei ministri di impugnare la legge Toscana sul fine vita. Le disposizioni della regione, la prima a disciplinare a materia, era stata approvata a metà marzo. La norma approvata in Toscana è stata la prima in Italia a regolare tempi e modalità per l’accesso al […] L'articolo Il governo impugna la legge della Regione Toscana sul fine vita. Il presidente Giani: “Paradossale” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Il governo, secondo quanto si apprende, ha deciso in Consiglio dei ministri di impugnare la legge Toscana sul fine vita. Le disposizioni della regione, la prima a disciplinare a materia, era stata approvata a metà marzo. La norma approvata in Toscana è stata la prima in Italia a regolare tempi e modalità per l’accesso al fine vita sulla base di una proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall’associazione Luca Coscioni. Ribadisce quanto previsto dalla Consulta nella sentenza Cappato e punta a dare risposte a pazienti costretti, nell’immobilismo del Parlamento, ad aspettare per tempi infiniti.
Giani: “Decisione paradossale” – Una decisione che il governatore toscano Eugenio Giani definisce “paradossale“: “Invece di lavorare su una legge nazionale attesa da anni, il Governo” sceglie “di ostacolare chi si è impegnato per attuare quanto stabilito” dalla Corte costituzionale “che ha indicato la necessità di colmare un vuoto legislativo in materia di suicidio medicalmente assistito”, replica Giani. “Difenderemo con determinazione la nostra legge, certi di aver agito nel rispetto della legalità, della Costituzione e, soprattutto, delle persone”, ha aggiunto esprimendo la sua “profonda delusione“. “Questa legge rappresenta un atto di responsabilità istituzionale e di rispetto verso le persone che affrontano sofferenze insopportabili”, ricorda.
Associazione coscioni: “Pur di bloccare diritti destra va contro l’autonomia” – “Ricorrendo contro la nostra legge di iniziativa popolare, il Governo prosegue nel disperato tentativo di impedire qualsiasi normativa – nazionale o regionale – che dia garanzie e diritti sulle scelte di fine vita”, dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretaria nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni. “Per fare questo – sottolineano – il Governo dell’autonomia differenziata fa ricorso per impedire l’esercizio dell’autonomia esistente. Ricordiamo però che il diritto all’aiuto al suicidio è stato affermato dalle sentenze 242 del 2019 e 135 del 2024, che hanno valore di legge”. “La nostra legge regionale – ribadiscono – serve solo a garantire modalità e tempi certi alle persone che chiedono la verifica al Servizio sanitario nazionale dei requisiti stabiliti dalla Corte e per evitare attese di mesi o anni, come quelle imposte a Federico Carboni, Laura Santi, Martina Oppelli, Fabio Ridolfi, ‘Gloria’”. Gallo e Cappato ricordano anche che “intanto, di fronte all’inerzia del Parlamento, è atteso un nuovo intervento della Corte costituzionale, il quinto in sette anni, sul tema del fine vita, sui casi di Elena e Romano, accompagnati in Svizzera con un’azione di disobbedienza civile per poter ricorrere al suicidio assistito”, concludono.
L’approvazione – Dopo la sua approvazione, il 15 febbraio scorso, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega in Regione avevano presentato ricorso al collegio di garanzia chiedendo di valutare se la norma, “in assenza di una legge statale che assicuri la necessaria uniformità”, risultasse “conforme allo Statuto della Regione Toscana con il riparto di competenze legislative previsto in Costituzione“. Un ricorso che aveva ‘congelato’ l’entrata in vigore. Poi la norma è passata con la firma del presidente della Giunta Eugenio Giani per la promulgazione.
Pd: “Surreale” – “Surreale. Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge regionale sul fine vita della Regione Toscana. Una legge che rispettava pienamente la sentenza della Corte Costituzionale del 2019, per altro”, dichiara Marco Furfaro, deputato toscano e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico: “Una decisione vergognosa che lede alla dignità di tante e di tanti e che, aggiungo, va anche nella direzione opposta dell’opinione della maggioranza degli italiani. Ora se ne assumano la responsabilità di fronte a chi soffre ogni giorno e alle loro famiglie”, conclude il deputato dem.
M5s: “Governo medievale”. Bonelli: “Atto di ferocia ideologica” – “La decisione di questo governo medievale di impugnare la legge della Regione Toscana sul fine vita è gravissima e inaccettabile, rappresenta uno schiaffo a chi soffre e alle sollecitazioni della Corte Costituzionale”, scrivono in una nota congiunta i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Affari Sociali di Camera e Senato. M5s che non fa parte della maggioranza in Regione Toscana ma che ha votato a favore della legge. “Un atto di ferocia ideologica contro le famiglie e i malati terminali, condannati al dolore e all’accanimento terapeutico dall’inerzia colpevole dell’esecutivo che, nonostante le sentenze della Corte Costituzionale, non legifera sul fine vita”, attacca in una nota Angelo Bonelli, parlamentare di Avs e co-portavoce di Europa Verde.
Magi: “Falsi in tutto” – Critiche arrivano dai partiti di opposizione. Il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, si scaglia contro il governo: “Sono falsi, falsi in tutto, persino in quello che predicano”, “alla faccia dell’autonomia di Salvini, che di fronte a una scelta presa da un Consiglio regionale che ha il diritto e il dovere di disciplinare le modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie, ammaina la bandiera autonomista e porta quella regione in tribunale. La Lega volta le spalle alla sua storia e si schiera per il centralismo bigotto dello Stato”, ha sottolineato Magi. “Quanto a Meloni – ha aggiunto – la smetta di fare propaganda sulle persone perseguitandole fin dentro il letto di morte”.
La soddisfazione della destra – Commenti di tenore opposto dei rappresentanti della destra. “Bene, l’esecutivo ha ascoltato la nostra richiesta rispetto ad una norma che era chiaramente anticostituzionale, perché in piena violazione del reparto di competenze tra Stato e Regioni. Noi di Fratelli d’Italia siamo e saremo sempre contrari alla cultura dello scarto”. Lo scrive, in una nota, il deputato e vice coordinatore regionale toscano di Fdi, Francesco Michelotti. “Bene ha fatto il governo a impugnare la legge della Toscana sul fine vita, che è chiaramente incostituzionale e dimostra quanto la sinistra abbia intenti temerari e speculativi su un tema delicatissimo”, ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri. Anche Mariastella Gelmini, capodelegazione Noi moderati al Senato, la decisione dell’esecutivo è “giusta”, bloccando in questo modo “una deriva”: “Quello del suicidio assistito – ha aggiunto – è un tema nazionale e spetta al Parlamento esprimersi. Le Regioni non possono legiferare su un argomento che non compete loro e non si può costruire una legislazione Arlecchino“.
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