“Mi hanno diagnosticato due tumori al cervello e ho pensato che sarei morto. Non mi sono arreso e ho corso la maratona”: la rivincita di George Wade

Un anno fa non riusciva nemmeno a camminare. Oggi ha corso la maratona di Londra in 3 ore e 16 minuti. George Wade, 41 anni, originario di Thirsk, nello Yorkshire, ha fatto i suoi 42 chilometri più veloci di sempre, appena due mesi dopo l’ultima operazione al cervello. Nel 2023 gli erano stati diagnosticati due […] L'articolo “Mi hanno diagnosticato due tumori al cervello e ho pensato che sarei morto. Non mi sono arreso e ho corso la maratona”: la rivincita di George Wade proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mag 9, 2025 - 17:14
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“Mi hanno diagnosticato due tumori al cervello e ho pensato che sarei morto. Non mi sono arreso e ho corso la maratona”: la rivincita di George Wade

Un anno fa non riusciva nemmeno a camminare. Oggi ha corso la maratona di Londra in 3 ore e 16 minuti. George Wade, 41 anni, originario di Thirsk, nello Yorkshire, ha fatto i suoi 42 chilometri più veloci di sempre, appena due mesi dopo l’ultima operazione al cervello. Nel 2023 gli erano stati diagnosticati due tumori cerebrali, uno dei quali “grande quanto una pallina da tennis”. Eppure, nonostante tutto, ha corso. E ha vinto.

I primi sintomi arrivarono all’improvviso: “Ho pensato che fosse come una terribile sbornia“. La luce dei fari gli dava nausea. Poi il lato sinistro del viso e del corpo ha iniziato a cedere. “Non appena mi hanno tirato fuori dalla risonanza, il linguaggio del corpo delle infermiere sembrava diverso”, ha raccontato. La diagnosi: due astrocitomi, uno al centro del cervello e l’altro in profondità. “Stranamente, nella mia testa, pensavo che con uno avrei potuto farcela. Ma due… ho pensato: ‘È finita’“.

Operato per otto ore a Londra, poi ancora due ore per un’emorragia, Wade ha dovuto reimparare a camminare. “Sembrava impossibile, a un milione di miglia di distanza”. Invece, dopo appena un mese, ha rimesso le scarpe da corsa. La chemio, le complicazioni post-operatorie, persino un ricovero in psichiatria: tutto superato. “Amo le sfide e amo le battaglie. Ho 41 anni, sono in forma smagliante e sono determinato a combattere per superarle”.

Oggi è ancora in cura, ma non si ferma. “Pensavo di essere abbastanza in forma per ottenere il mio record personale”. E c’è riuscito. Grazie anche a chi gli è stato vicino: “Non ce l’avrei mai fatta senza mia moglie Eleanor”. Ha raccolto oltre 19.000 sterline per The National Brain Appeal.

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