Il biologo italiano Alessandro Coatti trovato morto in Colombia: il corpo fatto a pezzi, alcuni erano in una valigia
Il cadavere smembrato del biologo italiano Alessandro Coatti è stato trovato a Santa Marta, città della Colombia sul mar dei Caraibi. Secondo quanto riporta il giornale locale Hoy diario del Magdalena, la testa e le braccia sono state trovate domenica all’interno di una valigia nella zona di Villa Betel, vicino allo stadio Sierra Nevada. Mentre […] L'articolo Il biologo italiano Alessandro Coatti trovato morto in Colombia: il corpo fatto a pezzi, alcuni erano in una valigia proviene da Il Fatto Quotidiano.

Il cadavere smembrato del biologo italiano Alessandro Coatti è stato trovato a Santa Marta, città della Colombia sul mar dei Caraibi. Secondo quanto riporta il giornale locale Hoy diario del Magdalena, la testa e le braccia sono state trovate domenica all’interno di una valigia nella zona di Villa Betel, vicino allo stadio Sierra Nevada. Mentre lunedì il torso sarebbe stato trovato galleggiante sulle acque del fiume Manzanares.
Le autorità hanno confermato che si tratta del corpo del biologo molecolare 42enne, nato a Portomaggiore in provincia di Ferrara. Coatti, laureato alla Scuola Normale Superiore di Pisa in Neurobiologia molecolare con il massimo dei voti, e con un master all’University College London (Ucl), era un biologo residente a Londra dal 2017 ed è stato membro della Royal Society of Biology. Secondo i resoconti ufficiali citati dai media locali, Coatti è arrivato a Santa Marta il 3 aprile scorso e ha alloggiato in un ostello nel centro storico. È stato visto l’ultima volta venerdì 4 aprile, quando ha lasciato l’alloggio ed è salito su un taxi pare. Da quel momento si erano perse le sue tracce.
Il giorno dopo, la sua assenza ha suscitato preoccupazione tra i suoi amici, che hanno tentato invano di contattarlo. È allora che sono iniziate le ricerche. Una delle mani del cadavere trovato nella valigia recava ancora il braccialetto che permette l’ingresso all’ostello in cui alloggiava, consentendo alle autorità di identificarlo. Il comandante della polizia metropolitana di Santa Marta, il colonnello Jaime Ríos Puerto, ha spiegato che Coatti non aveva precedenti penali né aveva ricevuto minacce in precedenza: “Era un visitatore, uno scienziato senza legami sospetti“, ha affermato.
Un caso ancora avvolto nel mistero. Il comandante della polizia ha annunciato che, in collaborazione con l’ufficio del sindaco, è stata stanziata una ricompensa di 50 milioni di pesos (circa 10 mila euro) per chiunque fornisca informazioni utili all’identificazione e alla cattura dei responsabili del crimine. “Questo è un caso estremamente delicato, che coinvolge un cittadino straniero e richiede uno sforzo investigativo rigoroso. Un team specializzato ci sta già lavorando”, ha affermato un funzionario che guida le indagini. Le autorità stanno visionando le telecamere di sicurezza, interrogando testimoni e analizzando le telefonate per ricostruire gli ultimi spostamenti della vittima e stabilire se il suo omicidio sia collegato ad attività svolte durante il suo soggiorno in Colombia.
Coatti – a quanto si apprende – aveva fatto ingresso in Colombia lo scorso 28 marzo nell’ambito di un viaggio nei Paesi latino-americani iniziato lo scorso gennaio che lo aveva portato in Ecuador, Perù e Bolivia. Il personale della struttura alberghiera presso il quale alloggiava dal 3 aprile, ha confermato alla polizia che l’italiano avrebbe lasciato la struttura affermando di volersi recare al Mercato Pubblico con l’intenzione di trovare lì un trasporto per il Parque Tayrona, parco naturale e nota meta turistica nelle prossimità della città.
In un post sul sito, la Royal Society of Biology (Rsb) ha annunciato “con profondo dolore la morte” dell’ex collega assassinato in Colombia. “Alessandro , noto come Ale, ha lavorato per la Royal Society of Biology per otto anni come Science Policy Officer nel team Science Policy prima di essere promosso a Senior Science Policy Officer“, si legge nella dichiarazione. “Era uno scienziato appassionato che guidava il lavoro scientifico sugli animali”. La Rsb rende anche noto che alla fine del 2024 Coatti ha lasciato il suo lavoro “per fare volontariato in Ecuador e viaggiare in Sud America“. “Ale era divertente, caloroso, intelligente, amato da tutti quelli che lavoravano con lui e mancherà profondamente a tutti coloro che lo conoscevano e lavoravano con lui”, si legge ancora.
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