La prima Ferrari stradale che Enzo non voleva
Le prime Ferrari sono auto da corsa, ma fin da subito Enzo capisce che l’attività non può reggersi solo sulle gare. Nasce così la Ferrari 166 Inter: è più elegante, raffinata e più lussuosa e tra il ’48 e il ’51 vengono prodotti una quarantina di esemplari L'articolo La prima Ferrari stradale che Enzo non voleva proviene da Veloce.

La storia della Ferrari come costruttore nasce dalle corse, ma mantenere un programma sportivo richiede risorse ingenti. Enzo Ferrari, ex pilota e fondatore della Scuderia Ferrari, inizialmente non aveva intenzione di costruire auto stradali. Tuttavia, dal 1948 affianca alla produzione di modelli da competizione quella di vetture destinate ai clienti. La prima Ferrari stradale è la 166 Inter, un’auto che combina il celebre motore V12 con una meccanica meno estrema.
UNA NECESSITÀ ECONOMICA. L’avventura Ferrari era inizitaa l’11 maggio 1947 con la 125 S sul circuito di Piacenza. Anche se Franco Cortese era stato costretto al ritiro, poco dopo, al Gran Premio di Roma, arriva la prima vittoria. La 125 S è un vero e proprio laboratorio su ruote: il piccolo V12 da 1500 cc viene continuamente evoluto per aumentarne la potenza e ottenere successi, attirando così nuovi clienti nel mondo Ferrari. Per Enzo Ferrari, vincere significa vendere, e vendere è fondamentale per rafforzare l’azienda e la sua credibilità.
DALLA 125 ALLA 166. Dalla 125 S nasce la 159 S, che poi evolve nella 166, con il motore portato a due litri. Nel 1948, la Scuderia Ferrari espande la sua attività agonistica e inizia a fornire vetture ai clienti, aumentando la visibilità del marchio. La 166 debutta nella versione SC (Spider Corsa), con carrozzeria barchetta o siluro e parafanghi motociclistici. Accanto a questa, Ferrari sviluppa una variante meno estrema: la 166 Sport. La prima, telaio 001S, con carrozzeria Allemano, trionfa nel Giro di Sicilia del 1948. La seconda, 003S, porta a Maranello la prima vittoria alla Mille Miglia con Clemente Biondetti e Giuseppe Navone. Nell’agosto dello stesso anno arriva il telaio 005S, considerato da molti la prima vera Ferrari stradale, realizzata in versione coupé da Touring.
AUTO DA STRADA O DA CORSA? Definire la 166 una vettura “stradale” è riduttivo: nonostante un allestimento più lussuoso, rimane una Gran Turismo con un DNA da corsa. Presentata al Salone di Torino del 1948, viene acquistata dal conte milanese Bruno Sterzi, che la utilizza per competere con la Scuderia Inter, fondata con il principe Troubetzkoy. La loro attività agonistica contribuisce alla crescita dell’immagine Ferrari, tanto che Enzo decide di dedicare loro la nuova 166 Inter, svelata al Salone di Parigi dello stesso anno. Accanto a questa, la Casa di Maranello presenta anche la versione sportiva, la 166 Mille Miglia.
PIÙ SPAZIO, STESSO CARATTERE. A differenza delle tre Ferrari 166 Sport costruite nel 1948, dotate di telaio tubolare Gilco da 2.420 mm, la 166 Inter ha un passo allungato a 262 cm per offrire più spazio per i bagagli. Le sospensioni anteriori adottano doppi triangoli sovrapposti con barre di torsione, mentre al posteriore troviamo un ponte rigido con balestre semi-ellittiche e ammortizzatori Houdaille. Il motore è il V12 progettato da Gioachino Colombo per la 125, portato a 1995 cc. Ha un angolo di 60°, camere di scoppio emisferiche, un solo albero a camme e accensione a magnete. L’alimentazione avviene tramite un solo carburatore Weber, rispetto ai tre della versione da corsa. Per garantire maggiore affidabilità, il rapporto di compressione è volutamente ridotto, limitando la potenza a circa 110 CV, contro i 140 della 166 MM. Il cambio è a cinque marce con frizione monodisco.

Settimo Milanese, 06/12/2011
Nella foto: la Ferrari Superleggera
Ph Taddei / CLICPHOTO
STILE SU MISURA. Come da tradizione dell’epoca, la Ferrari 166 Inter viene carrozzata su richiesta. Enzo Ferrari si affida ai migliori artigiani del tempo, trasformando ogni esemplare in un capolavoro unico. In totale vengono prodotti 37 esemplari con diverse configurazioni:
– 19 con carrozzeria Touring
– 8 con carrozzeria Stabilimenti Farina (5 coupé e 3 cabriolet)
– 8 con carrozzeria Vignale
– 1 cabriolet Bertone
– 1 coupé Ghia
Le versioni Touring si distinguono tra coupé tre volumi e fastback, mantenendo il family feeling del telaio 005S: coda prominente, passaruota più larghi, vetri più grandi e paraurti, elementi assenti nei modelli da corsa. Le 166 Inter firmate Vignale hanno uno stile sobrio ed elegante. Gli interni, realizzati su misura, presentano sempre selleria in pelle e plancia verniciata nel colore della carrozzeria. Alcuni esemplari Touring offrono persino una panchetta posteriore, configurandosi come 2+2. Prodotta tra il 1949 e il 1951, la 166 Inter viene poi sostituita dalla Ferrari 195, equipaggiata con un motore da 2.4 litri. Ma il suo ruolo rimane storico: è la prima vera Ferrari stradale, un perfetto connubio tra sportività ed eleganza, capace di gettare le basi per la leggenda del Cavallino Rampante.
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