Roberto Vecchioni: “È impossibile guarire dal dolore della perdita di mio figlio Arrigo, mia moglie non vive più. Fai tantissime cose, quando ti fermi pensi a lui”
Roberto Vecchioni salirà sul palco della ChorusLife Arena di Bergamo, giovedì 10 aprile sera, con una data del suo “Tra il silenzio e il Tuono tour”, uno spettacolo di canti, immagini e monologhi che prende il nome dal suo ultimo lavoro letterario. Lo spettacolo, nella prima parte, è dedicato ai brani dell’ultimo album “L’Infinito”, per […] L'articolo Roberto Vecchioni: “È impossibile guarire dal dolore della perdita di mio figlio Arrigo, mia moglie non vive più. Fai tantissime cose, quando ti fermi pensi a lui” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Roberto Vecchioni salirà sul palco della ChorusLife Arena di Bergamo, giovedì 10 aprile sera, con una data del suo “Tra il silenzio e il Tuono tour”, uno spettacolo di canti, immagini e monologhi che prende il nome dal suo ultimo lavoro letterario. Lo spettacolo, nella prima parte, è dedicato ai brani dell’ultimo album “L’Infinito”, per poi lasciare spazio ad alcuni classici del repertorio del cantautore, in una narrazione che tiene insieme la musica, la parola e l’immagine.
Sul titolo l’artista a Il Corriere della Sera Bergamo spiega: “Sono le due componenti dell’essere umano: il bisogno di stare in silenzio, i pensieri, i figli, la vita familiare, mentre il tuono è il fuori, che può essere anche benevolo, il correre dietro al lavoro, la fatica, le tasse da pagare, gli amici, i nemici, Trump che influisce su tutto e ci condiziona. Lo stiamo vedendo con la politica dei dazi commerciali”.
E ancora: “A parlare saranno due me stessi: uno giovane che racconta la vita tuonante e uno vecchio che parla degli affetti che sono l’interiorità. Non ci sarà una divisione dello spettacolo. Sarò libero. Starà al pubblico capire dove si trova il silenzio e dove c’è il tuono”.
Due anni fa la perdita del figlio Arrigo, morto a soli 36 anni per una brutta malattia: “È il senso dell’Infinito di Leopardi, comprendere che dolore e gioie nella vita capitano a tutti, per natura o destino. Le persone sono colpite da tante malattie gravi, da problemi mentali, spirituali. È impossibile guarire dal dolore: la mamma (mia moglie Daria) non vive più. È strano, fai tantissime cose, è un continuo darsi da fare ed essere impegnati per essere in condizione di risolvere problemi. Eppure, quando ti fermi per un attimo, c’è solo quel pensiero, a mio figlio”.
E infine: “Nulla ti potrà mai ripagare dalla perdita di un figlio. Oltre ai dolori mi rimangono i sogni e lo stare vicino a mia moglie che ha in testa solo il figlio”.
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