Un Papa inascoltato dal rodeo del capitalismo finanziario rampante

“Oggi il mondo sta soffrendo a causa del peggioramento delle condizioni ambientali; molte popolazioni o gruppi sociali vivono in maniera non dignitosa sul piano dell’alimentazione, della salute, dell’istruzione e di altri diritti fondamentali. L’umanità è globalizzata e interconnessa, ma permangono povertà, ingiustizia e diseguaglianze”: un brano del discorso tenuto da Papa Francesco il 22 settembre […] L'articolo Un Papa inascoltato dal rodeo del capitalismo finanziario rampante proviene da Economy Magazine.

Apr 21, 2025 - 20:47
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Un Papa inascoltato dal rodeo del capitalismo finanziario rampante

“Oggi il mondo sta soffrendo a causa del peggioramento delle condizioni ambientali; molte popolazioni o gruppi sociali vivono in maniera non dignitosa sul piano dell’alimentazione, della salute, dell’istruzione e di altri diritti fondamentali. L’umanità è globalizzata e interconnessa, ma permangono povertà, ingiustizia e diseguaglianze”: un brano del discorso tenuto da Papa Francesco il 22 settembre del 2022 a una delegazione di Deloitte Global in udienza a Roma. Il “Papa della gente”, come lo definì Time, ha ripetuto mille volte nel suo Pontificato gli appelli per una “umanizzazione” dell’economia, restando totalmente inascoltato, richiamando tutti alla “volontà di indirizzare le vostre analisi e le vostre proposte verso scelte coerenti con il paradigma dell’ecologia integrale. Una buona domanda da porsi per valutare ciò che funziona e ciò che non funziona sarebbe: quale mondo vogliamo lasciare ai nostri figli e nipoti?”

Gli appelli per l’ambiente

La sua enciclica sull’ambiente, “Laudato si” è stata la più citata, evocata e tradita della storia. Ha animato quella straordinaria campagna di ipocrisia che ha attraversato l’alta finanza del mondo, le millanterie opportunistiche di colossi del lucro come Blackrock, imperturbabili nello smontare tutti i simulacri di ambientalismo allestiti negli ultimi dieci anni al primo stormir di Trump.

Ma in generale la sua pastorale su un mondo da rendere “un mondo più abitabile, più giusto e più fraterno” è stata applaudita, analizzata, discussa e ignorata, come gli appelli rituali sulla pace che da secoli tutti i papi compiono – lo facevano anche quando partecipavano alle guerre con le loro truppe! – come una mera ritualità priva di seri scopi.

La predicazione tradita

Invece Bergoglio no, sul tema dell’umanizzazione e della moralizzazione dell’economia ha fatto sul serio. Ha apertamente richiamato la “dottrina sociale cattolica”, che è l’opposto delle pratiche di Wall Street. L’opposto. Per lui, fare business comporta “valutare gli effetti diretti e indiretti delle decisioni, l’impatto sull’attività ma, ancora prima, sulle comunità, sulle persone, sull’ambiente (…) Le varie culture, che hanno prodotto la loro ricchezza nel corso dei secoli, devono essere preservate perché il mondo non si impoverisca. E questo senza trascurare di stimolarle a lasciar emergere da sé stesse qualcosa di nuovo nell’incontro con altre realtà”.

Il mandato di Francesco è stato peggio che trascurato: è stato beffato. Sicuramente il prossimo Papa lo riprenderà, e probabilmente con toni e termini ancora più severi.

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