NEVE in Italia tra fine APRILE e inizio MAGGIO: Quando la Primavera si fa invernale

Nel nostro immaginario, la fine di aprile e l’inizio di maggio segnano l’ingresso definitivo nella stagione primaverile: giornate più lunghe, temperature miti e natura in pieno risveglio. Tuttavia, la climatologia italiana ci insegna che, in alcuni casi, la primavera può riservare sorprese inaspettate, e tra queste c’è anche la neve.   Anche se raro, il […] NEVE in Italia tra fine APRILE e inizio MAGGIO: Quando la Primavera si fa invernale

Apr 21, 2025 - 18:00
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NEVE in Italia tra fine APRILE e inizio MAGGIO: Quando la Primavera si fa invernale
Nel nostro immaginario, la fine di aprile e l’inizio di maggio segnano l’ingresso definitivo nella stagione primaverile: giornate più lunghe, temperature miti e natura in pieno risveglio. Tuttavia, la climatologia italiana ci insegna che, in alcuni casi, la primavera può riservare sorprese inaspettate, e tra queste c’è anche la neve. Anche se raro, il fenomeno delle nevicate tra il 25 aprile e il 1° maggio è documentato e ha lasciato tracce ben precise nella storia meteorologica del nostro Paese. Si tratta di eventi legati a ondate di freddo anomale, spesso provocate da incursioni di aria artica o continentale che riescono a raggiungere anche le latitudini mediterranee. Neve a Primavera: episodi storici che hanno fatto Notizia Tra i casi più significativi, spicca l’episodio del 6 maggio 1963, quando una discesa di aria gelida portò nevicate fino in pianura in Romagna. Una situazione simile si verificò anche nel maggio 1957, quando un’improvvisa ondata di freddo interessò l’intero versante appenninico, con nevicate a quote relativamente basse e temperature minime rigide anche nelle zone di pianura. Anche in tempi più recenti si sono osservate condizioni simili. Nel 2017, ad esempio, la seconda metà di aprile e i primi giorni di maggio furono segnati da un ritorno di freddo tardivo: in Piemonte si registrarono nevicate fino a 650-700 metri nelle Langhe, nella Valsesia e nelle Valli di Lanzo. A Pila Valsesia, a quota 686 metri, si accumularono circa 3 centimetri di neve. In alcune località alpine, le temperature diurne si mantennero intorno agli 0°C, un valore decisamente fuori norma per quel periodo. Gelo e Nevischio anche in Pianura Se la neve a bassa quota è un’anomalia, non mancano però casi di gelo tardivo e nevischio anche in pianura, specie al Nord Italia. Basti pensare a quanto accadde a Modena il 24 aprile 1855, con una spruzzata di neve in pieno centro storico, oppure al 20 aprile 1973, quando Bologna fu interessata da fiocchi di neve misti a pioggia. Questi episodi, sebbene rari, evidenziano come la primavera possa ancora cedere il passo all’inverno, almeno per qualche giorno, specie quando correnti fredde riescono a scendere in profondità sulla Penisola. Alta Quota: dove la Neve a Maggio è normale Se a bassa quota la neve primaverile è un’anomalia, in montagna la situazione è ben diversa. Le località sciistiche d’alta quota, come Presena, Livigno, Solda o Faloria–Cristallo (a Cortina d’Ampezzo), sono abituate a vedere neve anche a maggio. Qui, il manto nevoso resiste grazie all’altitudine e, in alcuni casi, alla presenza di ghiacciai che garantiscono condizioni sciabili fino a inizio mese. In queste zone, non è raro che le stazioni sciistiche restino operative fino al 1° maggio, offrendo agli appassionati della neve un’ultima occasione per godersi le piste prima della pausa estiva. Le Dinamiche Climatiche alla base di questi eventi Dal punto di vista climatologico, queste ondate fredde primaverili sono da considerare anomale, ma non del tutto eccezionali. L’atmosfera in primavera è ancora soggetta a forti contrasti termici, e può bastare un afflusso di aria fredda dal Nord Europa per riportare temporaneamente condizioni invernali. Ciò accade in particolare in annate con un jet stream ondulato, che favorisce incursioni artiche anche in tarda primavera. Questi ritorni di freddo hanno un impatto diretto non solo sulle temperature e sulle precipitazioni, ma anche sulla vegetazione: le colture già in fase di germogliazione o fioritura possono subire danni da gelate improvvise, con conseguenze anche economiche rilevanti per il settore agricolo. Conclusione: Neve in Primavera? Sì, può succedere In sintesi, la neve tra il 25 aprile e il 1° maggio in Italia è un fenomeno raro ma possibile. Si tratta di episodi generalmente localizzati, più frequenti nelle zone interne e settentrionali, e quasi sempre legati a ondate di freddo anomale. Nelle aree montane, invece, la presenza di neve in questo periodo è tutt’altro che insolita e rappresenta una componente normale del clima alpino primaverile. Questi eventi ci ricordano quanto la primavera italiana possa essere variabile e imprevedibile, capace di alternare in pochi giorni sole, temporali, freddo e persino neve. E in un contesto climatico sempre più instabile, anche ciò che una volta sembrava raro potrebbe tornare a farsi vedere più spesso. Federico Russo – Meteorologo

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