GP Imola, Ferrari: le motivazioni tecniche dietro al disastro qualifiche

Una figuraccia, l’ennesima della Ferrari in F1. Parliamo ancora di gomme, perché nonostante la Rossa possa vantarsi dell’esperto Loic Serra, in teoria cattedratico degli pneumatici, la SF-25 non ha la minima intenzione di attivarle. Peccato perché il bilanciamento non era male, ma non accedere al grip necessario fa si che una Williams qualsiasi ti possa […]

Mag 18, 2025 - 01:26
 0
GP Imola, Ferrari: le motivazioni tecniche dietro al disastro qualifiche

Una figuraccia, l’ennesima della Ferrari in F1. Parliamo ancora di gomme, perché nonostante la Rossa possa vantarsi dell’esperto Loic Serra, in teoria cattedratico degli pneumatici, la SF-25 non ha la minima intenzione di attivarle. Peccato perché il bilanciamento non era male, ma non accedere al grip necessario fa si che una Williams qualsiasi ti possa rifilare tranquillamente mezzo secondo…

Disastro annunciato dalle Fp3

La situazione è piuttosto tragica, perché sulla pista imolese superare non è affatto facile. Considerando che nella simulazione passo gara del venerdì la Rossa è andata piuttosto forte, partire cosi indietro sulla griglia di partenza sarà parecchio limitante a livello di obiettivo. Senza contare il fatto che Imola è il Gran Premio di casa, e la delusione sofferta dai supporter del Cavallino Rampante è alquanto difficile da digerire.

Domani è un altro giorno e la massima categoria del motorsport ci ha insegnato che tutto può succedere. Tuttavia ipotizzare uno scenario positivo sembra alquanto difficile, al momento. Girano un po’ le balle, parlando in francese, perché l’auto modenese aveva la possibilità di disputare una buona gara con il ritmo mostrato nelle Fp2. Non resta che digerire l’ennesima delusione, consci che la strada verso un miglioramento è lunga.

Charles Leclerc (Ferrari) F1
Charles Leclerc in azione con la Ferrari SF-25 nelle qualifiche di Imola

Si parla spesso di potenziale inespresso, e forse, oggi pomeriggio, considerando il problema con la pessima gestione delle coperture, la definizione si addice perfettamente. Tuttavia risulta piuttosto frustrante che non si riesca a risolvere questa situazione. Il team italiano non ha mai mezze misure: o distrugge le gomme, altrimenti non è in grado di attivarle. Uno scenario che si ripete oramai da molti anni. Continuerà ancora per molto?

Ferrari: perché non riesce ad attivare le gomme

Nel Q3 erano presenti Haas e Sauber che montano il motore della Rossa, Un risultato penoso, quindi. Tutto il weekend abbiamo analizzato come la SF-25 era nella mischia per la lotta al seconda posto. Cerchiamo quindi di capire cosa è successo. C’erano alcuni problemi, come ad esempio un certo grado di sottosterzo, che rendeva difficile centrare alcuni punti di corda. Nulla di nuovo che sottolineiamo dall’inizio dell’anno come abbiamo spiegato ieri.

Lewis Hamilton, Ferrari F1
Lewis Hamilton in azione con la Ferrari SF-25 nelle qualifiche di Imola

Oggi, la maggior parte del distacco percentuale che la vettura italiana accusa è dovuto alle gomme. Queste, lo sottolineiamo, sono il parametro più importante attualmente, e dal loro comportamento dipende in gran parte il risultato finale. Nelle FP3 Leclerc ha fornito un commento molto interessante. Il monegasco si è lamentato di un enorme “split” tra l’anteriore e il posteriore.

Per portare la gomma in temperatura bisogna scaldarla sia superficialmente, ma pure nel bulk, quindi nella zona più interna. Scaldare la superficie è relativamente facile, ma la sfida per tutti i team è riuscire a centrare pure l’interno. Soprattutto nelle fasi iniziali del giro, la SF-25 non riesce a raggiungere il target richiesto, mentre al posteriore si. Per questo si crea una grade asincronia termica tra gli assi.

Pirelli C6 indigesta alla Rossa

La nuova mescola Pirelli C6 ha giocato un ruolo fondamentale all’interno di questo scenario. Parliamo di un nuovo compound che nessuno ha compreso benissimo e sul quale, prima di questo weekend, nessuno aveva speso tempo per girare. Ogni pneumatico possiede un range differente in cui esprime il massimo livello di grip. Inoltre, bisogna capire come scaldarla nell’out-lap, esattamente ciò che la Ferrari non ha compreso.

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari F1
Il monegasco Charles Leclerc in azione con la Ferrari SF-25 nelle qualifiche di Imola

Tanto che con la gomma usata faceva meglio che con quella nuova. Vuol dire che facevano troppa fatica ad attivarla, di li non si scappa. Consideriamo che Mercedes ha montato la mescola gialla per la Q3. Sicuramente la scelta della team italiano di usare il compound Soft ha delle motivazioni alla base, ma è oggettivo che la W16 abbia preso la decisione migliore, in modo più pratico. Ferrari non ci arriva mai…

Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  

Immagini: Albert Fabrega -@AlbertFabrega Scuderia Ferrari – F1