Gli ITS Academy, un’opportunità per lo sviluppo della filiera italiana dell’energia
È opinione diffusa che la filiera italiana dei settori legati alle energie rinnovabili, ai sistemi di accumulo e all’efficienza energetica non sia adeguata alle sfide che ci attendono. tanto in termini qualitativi che quantitativi, alle sfide correnti e future. Nel panorama della componentistica la strada è in salita e la partita è in molti settori […] The post Gli ITS Academy, un’opportunità per lo sviluppo della filiera italiana dell’energia first appeared on QualEnergia.it.

È opinione diffusa che la filiera italiana dei settori legati alle energie rinnovabili, ai sistemi di accumulo e all’efficienza energetica non sia adeguata alle sfide che ci attendono. tanto in termini qualitativi che quantitativi, alle sfide correnti e future.
Nel panorama della componentistica la strada è in salita e la partita è in molti settori persa in partenza, cosa che peraltro accomuna tutta o quasi l’Unione Europea.
Sul fronte delle risorse umane abbiamo sicuramente delle aree d’eccellenza, ma i professionisti che in ambito commerciale, tecnico, economico-finanziario coprono il settore sono troppo pochi e spesso poco preparati o aggiornati.
Anche la forza lavoro più operativa addetta alla costruzione e alla gestione e alla manutenzione è insufficiente e spesso proveniente da ambiti professionali limitrofi, e richiederebbe pertanto onerose attività di training on aula oppure on-the-job.
In questo quadro non certo confortante ritengo utile, grazie all’esperienza di docente in due ITS Academy ormai giunta al secondo anno, di condividere alcune informazioni e considerazioni sul tema.
La rapida ascesa degli ITS Academy nel panorama nazionale dell’istruzione secondaria superiore è sicuramente qualcosa di interessante e concreto per accelerare la creazione di figure professionali pronte in breve tempo a coprire ruoli essenziali per lo sviluppo e il consolidamento del settore.
Pensiamo a solo titolo di esempio a figure di sviluppatori di progetti, project manager, site manager, commissioning manager, O&M manager, ecc., nei settori eolico, solare fotovoltaico o nei sistemi di accumulo stand-alone.
Sono tali figure intermedie fra il management di un’impresa e la base operativa, quelle che tanti operatori del settore faticano a trovare. Gli ITS Academy possono essere un importante snodo di soluzione a questo problema. Ma di cosa si tratta?
Tralasciando la storia meno recente, la formazione terziaria professionalizzante realizzata dagli ITS – Istituti Tecnici Superiori – ora denominati Istituti tecnologici superiori (ITS Academy) è stata sistematizzata dalla legge n. 99 del 15 luglio 2022.
Il sistema di istruzione tecnologica superiore istituito dalla nuova legge si basa su un percorso di due anni, più raramente di tre, post diploma di scuola secondaria superiore e rilascia al termine del percorso un diploma riconosciuto a livello europeo rispettivamente di V livello EQF (quinto livello del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente) e di VI livello EQF.
Ricordo che in Italia il diploma di scuola media superiore equivale al IV livello EQF e la laurea breve al VI livello EQF.
Gli ITS Academy si configurano come “Fondazioni di partecipazione” con il modello di gestione pubblico-privato di attività no-profit. Ricevono i fondi necessari al loro funzionamento dalle Regioni di appartenenza.
Lo standard minimo organizzativo della governance delle Fondazioni ITS Academy prevede al suo interno:
- almeno un istituto di scuola secondaria superiore statale o paritario;
- una struttura formativa accreditata dalla Regione;
- una o più imprese, gruppi, consorzi e reti di imprese del settore produttivo che utilizzano in modo prevalente le tecnologie che caratterizzano l’ITS Academy;
- una università, o un’istituzione dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, o un dipartimento universitario o un altro organismo appartenente al sistema universitario della ricerca scientifica e tecnologica ovvero un ente di ricerca, pubblico o privato, o un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico o un ente pubblico di ricerca operanti nell’area tecnologica di riferimento dell’ITS Academy.
Si tratta di percorsi formativi le cui caratteristiche principali sono:
- Specializzazione in settori di punta dal punto di vista tecnologico, con particolare attenzione alle filiere del Made in Italy.
- Prossimità al mondo delle imprese grazie alla presenza all’interno delle Fondazioni di imprese operanti nei campi di specializzazione.
- Alternanza nel percorso formativo di attività teoriche con docenti parte di provenienza accademica e parte di provenienza dagli ambiti professionali e di attività pratiche con periodi di tirocinio/stage aziendale.
Le aree tecnologiche considerate “strategiche” per lo sviluppo economico e la competitività del Paese (D.P.C.M. 25 gennaio 2008, Decreto Ministeriale n. 203 del 20 ottobre 2023) e quindi di riferimento degli ITS Academy per la realizzazione dei percorsi formativi sono le seguenti:
- Area n. 1 – Energia (precedentemente denominata Efficienza Energetica)
- Area n. 2 – Mobilità Sostenibile e logistica
- Area n. 3 – Chimica e nuove tecnologie della vita
- Area n. 4 – Sistema Agroalimentare
- Area n. 5 – Sistema Casa e ambiente costruito
- Area n. 6 – Meccatronica
- Area n. 7 – Sistema Moda
- Area n. 8 – Servizi alle imprese e agli enti senza fini di lucro
- Area n. 9 – Tecnologie per i beni e le attività artistiche e culturali e per il turismo
- Area n.10 – Tecnologia dell’informazione, della comunicazione e dei dati.
Ciascun ITS Academy si caratterizza per il riferimento a una specifica area tecnologica tra quelle sopra indicate. In linea generale nella medesima provincia non possono coesistere più ITS Academy operanti nella medesima area.
A novembre 2024 risultavano operanti 147 ITS Academy sul territorio nazionale di cui 17 in ambito Energia e precisamente:
- Istituto Tecnico Superiore per lo sviluppo dei sistemi energetici ecosostenibili – Torino (Piemonte)
- Istituto Tecnico Superiore Energia, ambiente e Edilizia sostenibile – Monza e Brianza (Lombardia)
- Istituto Tecnico Superiore Area tecnologica dell’Efficienza energetica – Risparmio energetico e nuove tecnologie in bioedilizia (RED) – Padova (Veneto)
- Istituto Tecnico Superiore per l’Efficienza Energetica – Savona (Liguria)
- Istituto Tecnico Superiore Territorio Energia Costruire – Ferrara (Emilia-Romagna)
- Istituto Tecnico Superiore Energia e Ambiente – Efficienza Energetica – Siena (Toscana)
- Istituto Tecnico Superiore – Istituto per l’Efficienza Energetica Fabriano. Ente di riferimento: Fondazione con Istituto capofila IIS Merloni Miliani – Fabriano (Marche)
- Istituto Tecnico Superiore Efficienza energetica l’Aquila – L’Aquila (Abruzzo)
- Istituto Tecnico Superiore per l’Energia del Lazio – ITSEL – Roma (Lazio)
- Istituto Tecnico Superiore Ermete – Avellino (Campania)
- Istituto Tecnico Superiore Energy-lab – Benevento (Campania)
- Istituto Tecnico Superiore Efficienza Energetica Basilicata – Potenza (Basilicata)
- Istituto Tecnico Superiore Green Energy Puglia – Foggia (Puglia)
- Istituto Tecnico Superiore per l’Efficienza Energetica A. Monaco – Cosenza (Calabria)
- Istituto Tecnico Superiore per l’Efficienza Energetica Reggio Calabria – Reggio Calabria (Calabria)
- Istituto Tecnico Superiore Efficienza Energetica Provincia di Enna – Enna (Sicilia)
- Fondazione Istituto Tecnico Superiore Sardegna per l’Efficienza Energetica – Nuoro (Sardegna)
Come recita il documento di monitoraggio 2024 redatto dall’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE) l’ambito Energia è dedicato:
“a chi vuole dedicarsi ai temi del green, dell’ambiente, della sostenibilità ecologica. Riguarda le nuove professioni legate alle fonti rinnovabili, all’edilizia sostenibile. Chi segue un percorso ITS in questo ambito ama occuparsi di progettazione degli impianti, di trasformazione e distribuzione dell’energia, di valutazione energetica, di costruzione e gestione di impianti per la produzione.”
Mi sembra pertanto utile segnalare agli imprenditori della filiera delle energie rinnovabili, dei sistemi di accumulo e dell’efficienza energetica questa unica opportunità di potenziare il proprio team con giovani che già hanno una preparazione teorico-pratica nei settori di attività.
Le imprese interessate possono proporsi alle Fondazioni ITS Academy operanti nell’ambito energia della propria area per una collaborazione continuativa, magari entrando a tutti gli effetti nella governance oppure semplicemente raccogliendo i CV degli studenti.
A tutto ciò dobbiamo aggiungere che nel 2024 è stato approvato, oggi in via definitiva, il Ddl di riforma dell’istruzione tecnico-professionale, che introduce il modello della filiera del 4+2 al posto dei tradizionali percorsi di 5 anni della scuola secondaria superiore.
A partire dall’anno scolastico 2025/26, infatti, gli istituti tecnici e professionali potranno optare, per ora in via sperimentale, per l’attivazione di tali percorsi.
Grazie al modello 4+2, gli studenti dei percorsi quadriennali potranno accedere direttamente ai corsi degli ITS Academy. In alternativa, il percorso quadriennale conferisce un titolo di studio spendibile nel mondo del lavoro al pari di un diploma quinquennale e consente di iscriversi all’Università.
È evidente che tale riforma sarà di grande ausilio allo sviluppo ulteriore degli ITS Academy in termini di iniziative e di numero di iscritti.
In conclusione, spero di aver dato un contributo alla maggiore conoscenza degli ITS Academy che rappresentano, già da oggi, un’importante opportunità di rafforzamento del capitale umano nei settori delle energie rinnovabili, dei sistemi di accumulo e dell’efficienza energetica.The post Gli ITS Academy, un’opportunità per lo sviluppo della filiera italiana dell’energia first appeared on QualEnergia.it.