Fino a 1000 euro per assistere alle Olimpiadi invernali: è polemica sui prezzi folli dei biglietti
Le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 dovrebbero essere una festa dello sport, un evento che unisce, ispira le nuove generazioni, coinvolge tutti fin dai più piccoli. E invece rischiano di diventare l’ennesimo spettacolo riservato a una ristretta élite. I prezzi dei biglietti, infatti, soprattutto per alcune discipline parlano chiaro: assistere dal vivo alle gare...

Le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 dovrebbero essere una festa dello sport, un evento che unisce, ispira le nuove generazioni, coinvolge tutti fin dai più piccoli. E invece rischiano di diventare l’ennesimo spettacolo riservato a una ristretta élite. I prezzi dei biglietti, infatti, soprattutto per alcune discipline parlano chiaro: assistere dal vivo alle gare è, per molte famiglie, un sogno proibito.
E non stiamo parlando dei prezzi degli eventi di gala o cerimonie esclusive, ma di quelli delle gare di discipline seguite con passione da giovani atleti e tifosi di ogni età come ad esempio il pattinaggio artistico Prezzi che partono da diverse centinaia di euro e arrivano fino a oltre mille per le finali: come giustificare costi del genere?
La questione non è solo economica, ma culturale. Quando una famiglia di tre persone deve sborsare oltre 2.000 euro per vedere dal vivo una gara, non è solo una questione di “non poterselo permettere”: è l’ennesimo segnale che certi eventi non sono pensati per il cittadino medio, ma per un pubblico selezionato, spesso internazionale, spesso abbiente. Il paradosso? Queste Olimpiadi si svolgono in Italia, ma rischiano di essere inaccessibili proprio agli italiani.
In prima fila però ci saranno influencer e vip
Come fanno notare in tanti sui social, è facile immaginare la frustrazione di una bambina che sogna di diventare una pattinatrice, che si allena ogni giorno con dedizione e fatica, e che si sente dire che non potrà vedere dal vivo le sue eroine perché… costa troppo. Mentre in prima fila troveremo influencer, vip e ospiti sponsorizzati che magari non hanno mai visto una gara di pattinaggio in vita loro.

@serenadoe___/Instagram
Il Comitato Organizzatore assicura che una parte dei biglietti è disponibile a prezzi contenuti. Ma questa parte è sufficiente a garantire un accesso democratico all’evento oppure si esauriranno nel giro di pochi minuti? Perché una piccola quota “popolare” non può bilanciare l’impressione generale: le Olimpiadi di Milano Cortina sembrano sempre più un evento blindato.
Escludere gran parte della popolazione dalla possibilità di vivere un evento tanto atteso significa rafforzare un modello elitario, in cui cultura e sport diventano beni di lusso. E questo contrasta con l’idea, tanto sbandierata, di promuovere l’inclusione attraverso lo sport.
Invece che celebrare lo sport come bene comune, si rischia di rafforzare la distanza sociale tra chi può permettersi tutto e chi, pur amando profondamente una disciplina, resta fuori dai palazzetti. E se lo sport perde la sua dimensione popolare, cosa resta? Show, pubblicità e un paio di hashtag patinati.
Il timore è che, come spesso accade, tra sponsor, ospiti d’onore e pacchetti esclusivi, ai cittadini restino solo le briciole. E che l’Italia, paese ospitante, assista all’evento più come spettatrice da casa che come protagonista sugli spalti. Forse sarebbe il caso di rimettere al centro l’idea che lo sport è di tutti. Anche – e soprattutto – quando si gioca in casa.
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Fonte: Biglietteria ufficiale di Milano Cortina 2026 – Giochi Olimpici e Paralimpici invernali
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