La truffa del legno certificato sostenibile che proveniva invece da foreste di Russia e Bielorussia

Quasi la metà del legno di betulla certificato dai principali programmi di sostenibilità è identificato in modo errato e non proviene dal Paese di origine che compare in etichetta. È quanto di sconcertante emerge da un’analisi che solleva anche timori secondo cui grandi quantità di legname sanzionato proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia stiano ancora entrando illegalmente in...

Apr 23, 2025 - 17:23
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La truffa del legno certificato sostenibile che proveniva invece da foreste di Russia e Bielorussia

Quasi la metà del legno di betulla certificato dai principali programmi di sostenibilità è identificato in modo errato e non proviene dal Paese di origine che compare in etichetta.

È quanto di sconcertante emerge da un’analisi che solleva anche timori secondo cui grandi quantità di legname sanzionato proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia stiano ancora entrando illegalmente in Gran Bretagna.

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Una nuova ricerca del World Forest ID , un consorzio di organizzazioni di ricerca che comprende Kew Gardens e il World Resources Institute, ha infatti esaminato dozzine di dichiarazioni sull’origine del raccolto sui prodotti a base di betulla, che erano state quasi interamente approvate dal Forest Stewardship Council (FSC) e dal Programme for the Endorsement of Forest Certification (PEFC).

E ha scoperto l’inganno.

L’indagine

I campioni di betulla, un legno duro popolare utilizzato nei mobili, nei pannelli delle cucine e negli strumenti musicali, sono stati etichettati come originari di Ucraina, Polonia, Estonia e Lettonia. Ma i test che utilizzano l’impronta chimica del legno hanno dimostrato che il 46% dei campioni certificati non proveniva dall’origine in etichetta.

La betulla viene coltivata e lavorata commercialmente in gran parte dell’Europa settentrionale, compresa gran parte della Russia e della Bielorussia. Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, è diventato illegale importare compensato e prodotti in legno russi e bielorussi in Gran Bretagna e in altri Paesi europei a causa delle sanzioni.

Ora, anche se i test non abbiano specificato il Paese in cui è stato coltivato il legno, gli esperti hanno affermato che la Russia e la Bielorussia erano le uniche origini plausibili.

legno

@World Forest ID

Le domande per la certificazione

L’FSC e il PEFC sono gli schemi di certificazione del legname più utilizzati al mondo, destinati a promuovere la gestione sostenibile dei boschi e prevenire la deforestazione.

In seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’FSC ha sospeso la certificazione per il legname proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia e ha bloccato tutto il legname controllato proveniente dai due Paesi. PEFC ha deciso di classificare il legname proveniente da entrambi i Paesi come “legname da conflitti”, il che significa che non potevano più utilizzare la sua certificazione.

Ma questa nuova analisi World Forest ID ha rilevato che su 52 campioni con una certificazione FSC o PEFC, 24 avevano una dichiarazione di raccolta errata. Sebbene i test siano stati condotti su un numero relativamente piccolo di campioni, secondo gli autori del rapporto questi risultati indicano che la supervisione esistente non era sufficiente per garantire affermazioni accurate.

Per testare il legno, i ricercatori hanno utilizzato l’analisi del rapporto isotopico stabile, confrontando la composizione chimica dei campioni di betulla con un database di riferimento proveniente da tutta l’Europa settentrionale e orientale, e hanno utilizzato marcatori causati da differenze nelle condizioni di luce, suolo e acqua per stimare l’origine geografica.

L’FSC ha accolto con favore la ricerca World Forest ID, aggiungendo che sta investendo attivamente in nuove tecniche per garantire l’affidabilità delle catene di approvvigionamento. Ha detto di non avere accesso ai nomi delle società che avevano fornito campioni in modo confidenziale.

Dal canto suo, il PEFC ha affermato che i risultati devono essere contestualizzati e che solo il 14% dei campioni è stato associato alla loro certificazione.

Gli schemi di certificazione sono il modo principale in cui le aziende si riforniscono di legno sostenibile, evitando di contribuire alla distruzione delle foreste pluviali e di altri ambienti ricchi di biodiversità. La relazione solleva dubbi sull’affidabilità degli attuali sistemi di certificazione.

Le sanzioni

Dopo l’attacco della Russia all’Ucraina nel 2022, le esportazioni registrate di betulla russa verso i Paesi europei, compreso il Regno Unito, sono diminuite drasticamente. Ma nei mesi successivi, i dati commerciali mostrano che le esportazioni da altri Paesi, tra cui il Kazakistan e la Turchia, sono aumentate in modo significativo.

Nel caso del Kazakistan, le esportazioni di compensato sono balzate da 600 tonnellate nel 2021 a 25.600 tonnellate nel 2022, secondo le statistiche commerciali delle Nazioni Unite.

A gennaio, l’organizzazione ambientalista Earthsight ha pubblicato un’indagine sul riciclaggio di legno di betulla, scoprendo che una rete di organizzazioni aveva trovato un modo per evitare le sanzioni europee, con 20 container carichi di legna che continuavano ad arrivare ogni giorno. L’esercito russo e gli oligarchi vicini a Vladimir Putin traggono profitto direttamente dalla vendita del legname, secondo il rapporto.

Abbiamo concluso che oltre 1,5 miliardi di euro di sanzioni illegali – in pratica il legname insanguinato – sono entrate in Europa da quando le sanzioni sono entrate in vigore nel 2022 – dice Sam Lawson, direttore fondatore di Earthsight e uno degli autori del rapporto. Gran parte del compensato di betulla che le persone usavano nelle loro cucine, e per mobili e cose alla moda, prima del conflitto veniva importato dalla Russia o dalla Bielorussia. Quel legno riesce ancora ad arrivare in Europa.

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