Ferrari, Vasseur vuole intortare ma Leclerc lo smentisce
Ma che Ferrari abbiamo visto a Jeddah? La solita sarebbe la risposta più corretta. E in effetti si parla di questo benedetto passo avanti oramai da un mese e mezzo. Eppure, discorsi a parte, dove sembra sempre che ci sia uno spiraglio che possa mostrare la luce, al contrario il buio e le tinte fosche […]

Ma che Ferrari abbiamo visto a Jeddah? La solita sarebbe la risposta più corretta. E in effetti si parla di questo benedetto passo avanti oramai da un mese e mezzo. Eppure, discorsi a parte, dove sembra sempre che ci sia uno spiraglio che possa mostrare la luce, al contrario il buio e le tinte fosche continuano a spadroneggiare. Delusione che non si limita a colpire i tifosi ma si allega nella mente dei tifosi.
La Rossa ha ottimizzato eccome con Charles
Vasseur sostiene che si poteva fare meglio, perché perdere due decimi e mezzo abbondanti in 2 curve non va bene. È successo proprio questo alla Rossa, ma le ragioni sono diverse e abbastanza chiare. Fred afferma che ottimizzando il rendimento il distacco sarebbe stato differente, ma noi non siamo assolutamente d’accordo. Nemmeno Leclerc lo è. Proprio per tale ragione è deluso dalla Rossa.
La Rossa è scesa in pista con una messa a punto di base dove, nei tratti più guidati, la SF-25 funzionava bene. Tuttavia, nei cambi di direzione mancava l’accuratezza necessaria, situazione che, come abbiamo spiegato nella nostra consueta analisi tecnica, ha spinto il team a irrigidire maggiormente l’auto. I riscontri sono arrivati, ma di riflesso la gestione del grip nelle curve lente è peggiorata.
Il discorso resta sempre il medesimo. La famosa coperta corta che, a seconda di dove la tiri, scopre un tasto dolente. Ecco perché non serve parlare di ottimizzazione. La numero 16, nelle mani del monegasco, si è sparata un giro super. Ancora una volta Charles ha guidato sopra i problemi della vettura. Lo ha fatto rischiando parecchio. Lo snap in curva 16, nel giro buono della Q3, è la fotografia perfetta della situazione.
La visione errata e inspiegabile di Fred
Sulla distanza dei 300 chilometri, in linea teorica, il degrado sarà decisamente più contenuto rispetto al Bahrain. Ci potrebbero essere dei problemi di graining all’anteriore, che tende a raffreddarsi sui rettilinei, questo sì. Sempre Vasseur sostiene che la Ferrari sia sempre andata bene con un alto quantitativo di carburante a bordo. Non sappiamo con esattezza di che monoposto stia parlando il sempre ilare Fred.
Sì, perché se andare bene significa non arrivare nemmeno a podio in quattro gare, siamo a posto. Nelle Fp2 i long run sono rimasti inespressi per il botto di Tsunoda alla curva 27. Solo qualche giro che non può e non deve essere un riferimento. Il distacco sulla McLaren era superiore al secondo abbondante nelle 2 tornate messe assieme, e questo ci fa pensare che i carichi di benzina fossero decisamente dissimili.
Inoltre, il team principal della Rossa sostiene che in gara la vettura modenese si esprime meglio che in qualifica. Pure qui, tenendo presente il distacco medio nelle prime tre gare, noi non vediamo questa grande differenza a livello di passo. Parliamo dei soliti 3/4 decimi al giro di media che anzi, nelle sessioni classificatoria a volte era minore. Anche in questo caso facciamo fatica a capire il perché di queste parole.
Lo scatto d’orgoglio del francese
“Non siamo qui per prendere tre decimi dalla pole“. Tralasciando il fatto che i decimi sono quasi quattro, nemmeno i supporter seguono e vanno alle gare per vedere una Rossa che si becca un distacco del genere. Tuttavia, chi guarda le corse non può fare nulla oltre osservare e supportare. Chi invece ha nelle mani il potere di cambiare le cose e fare la differenza è proprio il team italiano. E deve farlo di corsa.
Il transalpino ha una sensazione. Un presentimento che descrive l’incapacità di mettere tutto assieme. Il discorso non cambia, Fred. Siamo alle solite. Di più, con questa macchina proprio non si poteva ottenere. Le parole di Charles sono talmente eloquenti e di fatto smentiscono categoricamente il pensiero di Vasseur. Si passa poi alla supposta gestione gomme di cui sopra. Tutto dipenderà da quello, secondo il boss della Rossa.
Tutto vero: le gomme, quest’anno come non mai, stanno facendo una grande differenza rispetto alla performance che si può raggiungere. Ma alla fina, a parità di bravura nel saperle amministrare, chi ha più passo starà sempre davanti. E non ce ne voglia l’ex Alfa Romeo, ma dubitiamo parecchio che la SF-25 mostrerà un passo superiore a McLaren, Red Bull e Mercedes. Felici di essere smentiti, ovviamente. Buona Pasqua a tutti, pure a Fred.
Autore Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – Red Bull F1TV