Ferrari, Leclerc mostra il potenziale della SF-25: Fp2 GP Arabia Saudita

Dopo una prima sessione di F1 relativamente indicativa, nella quale Pierre Gasly ha ottenuto il miglior tempo, gli occhi di tutti sono ovviamente sulle FP2 del GP dell’Arabia Saudita. A Jeddah è arrivata la notte, e le condizioni di pista e asfalto inevitabilmente vanno ad abbassarsi. Sarà l’orario della gara di domenica, e vedremo certamente […]

Apr 18, 2025 - 20:31
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Ferrari, Leclerc mostra il potenziale della SF-25: Fp2 GP Arabia Saudita

Dopo una prima sessione di F1 relativamente indicativa, nella quale Pierre Gasly ha ottenuto il miglior tempo, gli occhi di tutti sono ovviamente sulle FP2 del GP dell’Arabia Saudita. A Jeddah è arrivata la notte, e le condizioni di pista e asfalto inevitabilmente vanno ad abbassarsi. Sarà l’orario della gara di domenica, e vedremo certamente qualcosa di più veritiero in termini di performance. La Ferrari riparte dal terzo posto di Leclerc e dall’ottavo di Hamilton. Ancora “nascosa” la Mercedes.

Cosa è successo nelle FP1 a Jeddah

Nel primo run delle FP1 a Jeddah, entrambe le Ferrari hanno affrontato la pista con gomme Medium, ideali per raccogliere dati utili in condizioni costanti. Durante l’outlap, i piloti hanno effettuato prove aerodinamiche a DRS chiuso per valutare la resistenza all’avanzamento. I primi tre giri sono stati completati senza pause, seguiti da uno di raffreddamento, durante il quale sono arrivate indicazioni specifiche sulla gestione della frenata.

Successivamente è stata attivata la mappatura Engine 1, utile per testare la massima potenza della power unit della SF-25. Il bilanciamento della monoposto è sembrato piuttosto solido, sebbene non privo di criticità: in curva 13 e 16, Leclerc ha evidenziato un posteriore ancora instabile, con diverse imprecisioni e “virgole” lasciate sull’asfalto. Il traffico costante in pista ha complicato la raccolta di riferimenti precisi, rallentando l’adattamento dei piloti.

Ferrari F1 Arabia Saudita
Lewis Hamilton cerca la giusta confidenza con la Ferrari SF-25 a Jeddah

Con il passaggio alle gomme Soft, il comportamento del retrotreno è migliorato, pur non essendo ancora del tutto pulito. Leclerc ha sfiorato il tempo di Gasly ma ha commesso un errore decisivo in curva 27. Ferrari ha irrigidito le sospensioni, migliorando la risposta nei cambi di direzione, ma penalizzando la macchina nei tratti più lenti. L’anteriore è stabile, anche se la McLaren al momento resta un riferimento più solido, soprattutto nei tratti tecnici.

Il tempo del francese dell’Alpine è certamente di rilievo, ma dimostra come i top team debbano ancora elevare le prestazioni: la Ferrari, tra l’altro, è stata quella più lenta nei tratti veloci rispetto ai rivali diretti, segno di come la potenza della power unit di Maranello sia notevolmente giù di prestazione. Leclerc alla fine è a soli 63 millesimi dal miglior giro di Norris, aspettiamo le FP2 per avere indicazioni maggiori.

FP2: primo run con gomme Medium

Nel secondo turno di libere a Jeddah, la Ferrari ha scelto nuovamente le gomme Medium per iniziare il lavoro serale. Le temperature sono scese drasticamente, registrando 12 gradi in meno sull’asfalto rispetto alle FP1. Questo ha cambiato radicalmente il comportamento degli pneumatici, rendendo questa sessione più rappresentativa in vista delle qualifiche.

Dopo il classico outlap dedicato al warm-up, Leclerc ha avuto uno snap nel secondo settore e ha dovuto alzare il piede, mentre Hamilton si è preso due giri per prepararsi. Il traffico intenso ha reso difficile trovare un giro pulito per tutti. Charles è riuscito comunque a mettere insieme un tentativo piuttosto ordinato, a parte una leggera correzione nel tratto guidato del primo settore.

Lewis ha abortito subito il giro, arrivando lungo in curva 1 per mancanza di grip all’anteriore. Entrambi i piloti Ferrari hanno poi attivato la modalità Engine 1 per spingere al massimo con la power unit. Charles è rientrato ai box per aumentare il carico sull’avantreno, mentre Lewis ha completato un giro non troppo brillante nel complesso, con un ottimo settore centrale.

Ferrari F1 GP Arabia Saudita
Lewis Hamilton con la sua Ferrari SF-25 nelle Fp2 di Jeddah

Tuttavia la una sbavatura nella chicane veloce e un po’ di traffico alla curva 27 non gli hanno consentito di completare al meglio il tentativo. Leclerc torna in pista dopo le modifiche all’anteriore: curva 2 ben eseguita ma nel T2 la SF-25 risulta essere instabile. Qualche errore anche nel giro buono tra la 22 e la 27.

Si passa alle Soft: difficile chiudere un giro pulito

Con il passaggio alle gomme Soft, la situazione non migliora: il traffico resta intenso e difficile da gestire. Entrambi i piloti Ferrari sono costretti a sollevare il piede, con Leclerc che commette alcune imprecisioni nel primo settore, segno che le gomme non erano ancora nella giusta finestra di temperatura. Per ovviare, il team suggerisce una modifica alla mappatura dei freni posteriori per aiutare il riscaldamento del retrotreno. Anche nel secondo tentativo, Charles fatica in curva 2, 3 e 4, tanto da interrompere di nuovo il giro.

Diverso approccio per Hamilton, che porta a termine il suo tentativo, pur senza grande brillantezza. Dall’onboard è evidente un feeling limitato: nei cambi di direzione è meno incisivo e tiene una linea più larga rispetto al monegasco, lontano dai muretti. Tornato ai box, chiede un aggiustamento per aumentare il carico sull’anteriore.

Ferrari F1 GP Arabia Saudita
Charles Leclerc con la sua Ferrari SF-25 nelle Fp2 di Jeddah

Charles, invece, rientra in pit lane senza aver ancora registrato un tempo competitivo con le Soft chiedendo una regolazione all’avantreno. Tornato in pista, chiude un giro a quattro decimi abbondanti da Norris. Hamilton invece è lontano a 1.1 dal connazionale della McLaren, soltanto tredicesimo.

Il britannico della McLaren chiude quindi davanti a tutti. Peccato non aver potuto assistere a una simulazione passo gara degna di questo nome per via dell’incidente di Yuki Tsunoda, che ha stampato la sua Red Bull RB21 contro il muro in uscita dall’ultima curva del tracciato di Jeddah.

Autore: Andrea Bovone

Immagini: Scuderia Ferrari