Ferrari, Leclerc molto scosso: la SF-25 è un progetto fallimentare
Il GP di Miami di F1 ci ha consegnato una Ferrari addirittura quinta forza in pista. Una situazione davvero surreale se pensiamo ai proclami di inizio anno solare, quando si parlava di mondiali. Charles Leclerc è arrivato settimo in Florida, dopo un battibecco a distanza con Hamilton per capire chi dovesse andare a prendere Antonelli, […]

Il GP di Miami di F1 ci ha consegnato una Ferrari addirittura quinta forza in pista. Una situazione davvero surreale se pensiamo ai proclami di inizio anno solare, quando si parlava di mondiali. Charles Leclerc è arrivato settimo in Florida, dopo un battibecco a distanza con Hamilton per capire chi dovesse andare a prendere Antonelli, una roba fuori di testa pensandoci non solo a mente fredda, ma anche mentre tutto stava avvenendo sotto gli occhi dei tifosi di tutto il mondo.
SF-25, l’ennesimo carciofo coltivato a Maranello
Dobbiamo partire da un presupposto fondamentale: la Ferrari ha sbagliato pesantemente la macchina, e la SF-25 non ha alcun potenziale da esprimere. Semplicemente, la vettura è lenta, e attualmente non vincerebbe una gara di F1 nemmeno per sbaglio in condizioni normali, ovvero senza aiuti divini di qualche tipo, come Safety Car, piogge sparse qua e là e robe simili.
Detto questo, la gara di Leclerc è stata davvero frustrante: povero Charles, al settimo anno in una scuderia che non gli ha mai permesso, se non nei primi mesi del 2022, di divertirsi davvero e assaporare il gusto di avere una monoposto con la quale poter ambire alla vittoria mondiale. Infatti poi tutto è andato bellamente a farsi benedire, con aggiornamenti disastrosi e una gestione piloti da mani nei capelli.
La situazione, volendo, non è che sia cambiata molto. Eppure tra ingegneri, team principal e compagno di squadra, il monegasco ha al suo fianco persone completamente diverse rispetto a quelle presenti soltanto tre anni, all’inizio di questa era regolamentare. Le cose, però, non sono cambiate, parliamo sempre delle solite situazioni, e a una certa anche stilare un articolo lungo per soddisfare le esigenze SEO di un giornale online, diventa complicato.
La pazienza ha un limite
Ma vi immaginate Leclerc costretto in ogni intervista a doversi divincolare nelle domande più che giuste dei colleghi in merito alle potenzialità di questa vettura che, al di là di quello che può dichiarare Vasseur, non ha nulla da prendere. Purtroppo i tifosi della Ferrari sono destinati a vivere un’altra stagione di “Pensiamo all’anno prossimo”, perché è così che andrà a finire.
Il monegasco sta sprecando il suo talento, indiscusso, per sposare un progetto che non ha né capo, né coda, e deve essere particolarmente frustrante vedere, per esempio, Piastri trionfare gara dopo gara al suo terzo anno in Formula 1, o piloti come Norris, dalla bravura smisuratamente inferiore a quella di Charles, lottare per la seconda stagione consecutiva per il titolo mondiale piloti.
Gli sguardi valgono più delle parole
Le parole, quelle potrebbe portarsele anche via il vento dopotutto: glissiamo su quanto detto alla tv francese in merito al battibecco con Hamilton, crediamo davvero sia l’ultimissimo dei problemi in questo momento. Piuttosto, è bene concentrarsi sul resto, forse più costruttivo, ma anche nelle espressioni è tremendamente sincero, come sempre, il buon Leclerc.
“Ho corso con molta frustrazione, ma ci sono cose che è meglio affrontare all’interno del team, ed è quello che faremo – ha detto Charles -. È stata una domenica davvero complicata: ero molto arrabbiato e ho cercato di usare la radio il meno possibile, ma non è stato facile”.
“Da quattro gare, compresa questa, ripeto che stiamo estraendo il massimo da questa macchina: prima della scorsa tripletta sentivo che c’era ancora del potenziale inespresso, ma questo weekend non c’è stato proprio. Dobbiamo capire anche perché non ho avuto le stesse sensazioni delle ultime gare. In ogni caso, non siamo abbastanza veloci”.
Ma è l’esitazione mostrata nelle seguenti parole (e immortalata nel fermo immagine qui sopra) che si capisce lo stato d’animo del monegasco: “Credere in questa macchina? Dopo giornate così la frustrazione è tanta, quindi non voglio essere positivo subito dopo una gara del genere. Ma ci crederò fino alla fine, darò tutto quello che ho. Però dobbiamo migliorare e fare un passo avanti con l’auto, perché al momento non ci siamo. È stata davvero una gara dura”.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari