GP Miami 2025: Ferrari, Hamilton è già stufo…

Altro giro, altra corsa di F1 indigesta per Lewis Hamilton e la Ferrari. Il sette volte campione del mondo, dopo il terzo posto conquistato nella Sprint Race di sabato, si è dovuto accontentare di un’imbarazzante ottava posizione nella gara principale, preceduta da una gestione da parte del team di Maranello davvero da mani nei capelli, […]

Mag 5, 2025 - 08:32
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GP Miami 2025: Ferrari, Hamilton è già stufo…

Altro giro, altra corsa di F1 indigesta per Lewis Hamilton e la Ferrari. Il sette volte campione del mondo, dopo il terzo posto conquistato nella Sprint Race di sabato, si è dovuto accontentare di un’imbarazzante ottava posizione nella gara principale, preceduta da una gestione da parte del team di Maranello davvero da mani nei capelli, come d’altronde ci ha abituati nell’ultimo ventennio, più o meno.

Un matrimonio lontano dall’essere idilliaco

I tifosi della rossa speravano che il matrimonio tra le due leggende della Formula Uno fosse più una luna di miele che una terrificante accozzaglia di prestazioni indecenti, dovute per la stragrande maggioranza ad una macchina, la SF-25, uscita più da una concessionaria di auto usate piuttosto che dalla fabbrica della Scuderia più importante della storia di questo sport.

Ferrari Hamilton F1
Lewis Hamilton (Ferrari) durante il pit stop nel Gran Premio di Miami 2025

Per carità, Lewis ci sta mettendo anche del suo nell’adattarsi a (molto) rilento al nuovo ambiente, ma c’è anche da dire che la competitività pressoché nulla della monoposto non lo sta certamente aiutando in tal senso. Per intenderci, se la McLaren fosse colorata di rosso e si chiamasse Ferrari, oggi il britannico non otterrebbe prestazioni del genere, su questo crediamo di essere tutti d’accordo.

Ma il problema di Miami non è ovviamente la performance del sette volte campione del mondo piuttosto che quella di Leclerc, anche perché hanno finito entrambi a mille secondi da Piastri. Innanzitutto, la squadra ha gestito malissimo i due rossi: un dialogo infinito col muretto per decidere chi doveva stare davanti nella seconda parte di gara per cercare di prendere, senza riuscirci, Antonelli.

Hamilton aveva le Medium e aveva giustamente più passo di Leclerc con le Hard, ma al muretto ci hanno pensato per tre giri prima di dare il via libera all’inglese, e nel frattempo le sue gomme sono andate a farsi benedire. Poi è successo il contrario, quando le dure hanno iniziato a funzionare, e allora via con il nuovo scambio di posizioni. Nel mentre, Sainz ha provato a spedire Lewis a muro all’ultima curva, fortunatamente senza esito positivo.

Ferrari Hamilton F1
Lewis Hamilton si prepara prima di salire sulla sua Ferrari SF-25 nel Gran Premio di Miami 2025

Una squadra lenta nel prendere decisioni

La sensazione è che Lewis sia già stufo: il rapporto con Adami, suo ingegnere di pista, continua ad essere problematico, e quel messaggio via radio, quando gli è stato detto che Sainz fosse dietro a 1.4 secondi, è una staffilata bella e buona: “Vuoi che faccia passare anche lui?”. Poco prima infatti, Lewis aveva fatto passare Leclerc, “restituendogli” il favore, e a quel punto la polemica col box era bella che avviata.

Hamilton accusa la Rossa di essere poco reattiva nel prendere le decisioni, un problema cronico e riscontrabile tranquillamente anche nelle precedenti gestioni, con Binotto e Arrivabene. Sembra sempre che prima di fare una scelta, si attivi una situazione burocratica degna del nostro paese, volta soltanto a far perdere tempo. Lewis l’ha capito, e non ci ha messo molto prima di cantargliene quattro a un team addormentato.

Ferrari Hamilton F1
Lewis Hamilton cerca confidenza con la Ferrari SF-25 a Miami

“Quando finalmente ho montato gomme nuove – ha detto l’inglese – ho sentito di avere un po’ più di ritmo e volevo sfruttarlo, ma ho perso tantissimo tempo nella situazione che si è creata davanti. Leclerc stava faticando con la stessa mescola che avevo io prima, e lì ho lasciato per strada diversi secondi: ovviamente ero frustrato. Non è che non fossi soddisfatto della strategia, ma non era chiaro cosa il team volesse fare. Ne parleremo internamente, ma di certo né io né Leclerc siamo dove vorremmo essere”.

La situazione purtroppo appare chiara: la SF-25 è un carciofo (cit.) a quattro ruote. In più, i piloti sono stati messi nelle condizioni peggiori dal team, ovvero trattati da zimbelli anche dalla F1, che per una ventina di giri si è concentrata su questa diatriba interna, ripetiamo, per una settima posizione, perché ormai quella di Antonelli era bella che andata. Un’altra brutta figura nella storia recente della Ferrari. Amen.

Autore: Andrea Bovone

Immagini: Scuderia Ferrari