Fabrizio Iaccarino, Affari Istituzionali Italia Enel: “Il mezzogiorno è il crocevia dello sviluppo delle energie rinnovabili”

Fabrizio Iaccarino, responsabile degli Affari Istituzionali Italia di Enel, è intervenuto in qualità di relatore all’evento Sud Chiama Europa, organizzato a Napoli il 9 maggio 2025 dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia e patrocinato dal Comune di Napoli. Il dr. Iaccarino è intervenuto nel panel “Il ruolo energetico del Meridione“, dove è stato intervistato dal […] L'articolo Fabrizio Iaccarino, Affari Istituzionali Italia Enel: “Il mezzogiorno è il crocevia dello sviluppo delle energie rinnovabili” proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Mag 13, 2025 - 08:45
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Fabrizio Iaccarino, Affari Istituzionali Italia Enel: “Il mezzogiorno è il crocevia dello sviluppo delle energie rinnovabili”

Fabrizio Iaccarino, responsabile degli Affari Istituzionali Italia di Enel, è intervenuto in qualità di relatore all’evento Sud Chiama Europa, organizzato a Napoli il 9 maggio 2025 dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia e patrocinato dal Comune di Napoli.

Il dr. Iaccarino è intervenuto nel panel “Il ruolo energetico del Meridione“, dove è stato intervistato dal giornalista di Repubblica, Maurizio Ricci.

Ecco di seguito la trascrizione della sua intervista:

Quello del mezzogiorno è un ruolo cruciale soprattutto nel nostro settore dell’energia e dell’ambiente perché il Sud è il crocevia di quello che è lo sviluppo delle energie rinnovabili in questo momento che è un fattore fondamentale per il Paese per abbassare le bollette e assicurare approvvigionamenti costanti meno influenzati dai fattori geopolitici.

Da questo punto di vista è importantissimo il Sud ed è importantissima l’azione che possiamo fare come gruppo Enel perché per favorire e abilitare questo sviluppo, che peraltro riguarda anche noi perché investiamo parecchie centinaia di milioni sullo sviluppo delle rinnovabili nel mezzogiorno va aggiunto quello che è il ruolo delle reti. Le reti sono l’abilitatore di tutto questo perché senza reti digitalizzate, resilienti, intelligenti, in grado di gestire questi flussi di energia intermittenti, tipici delle fonti rinnovabili eoliche e solari, tutto questo non sarebbe possibile e tutto questo – torno a dirlo perché è veramente importante – noi come operatori di sistema oltre che come azienda ci teniamo molto, contribuirà a abbassare le bollette.

Oggi il nostro mix energetico purtroppo è troppo dipendente dal gas e questo ci espone da un lato ai fattori geopolitici, addirittura di sicurezza appunto rispetto agli approvvigionamenti, dall’altro dei costi che purtroppo sono esposti alla volatilità delle fluttuazioni. Il mezzogiorno sta vivendo una chiamata anche un po’ alla responsabilità di quelli che sono gli amministratori ma anche delle aziende per un approccio costruttivo e sostenibile quindi non soltanto economicamente ma anche socialmente e ambientalmente è davvero il crocevia di questo sviluppo.

Devo dire che la qualità degli amministratori nel Sud Italia, sia a livello locale che a livello regionale, veramente è un alto livello di qualità, c’è una consapevolezza di questa sfida, c’è un’apertura al confronto.

Non è una sfida facile perché ci rendiamo conto che lo sviluppo delle fonti rinnovabili banalmente per quanto sia ben voluto da tutti poi dopo si scontra a livello di accettabilità, a livello locale delle resistenze per quelli che possono essere impatti visivi, paesaggistici e quant’altro, però c’è tanta buona volontà, c’è voglia di risolvere i problemi, bisogna affrontarli uno ad uno.

E’ un tema importante perché parliamo di generazione distribuita, quindi di tanti impianti, grandi ma non grandissimi, quindi sono tante domande autorizzative, avere un approccio costruttivo è fondamentale.

Da questo punto di vista devo dire che anche lo Stato a livello centrale gioca un ruolo chiave, soprattutto per dare agli amministratori le risorse per poter popolare gli uffici che trattano queste domande autorizzative che sono esplose perché sono aumentate di ordini di grandezza in pochi anni in ragione delle crisi recenti, in Ucraina e quant’altro sugli approvvigionamenti energetici e quindi bisogna dare linfa a risorse, persone, competenze, formazione, digitalizzazione delle piattaforme. Bisogna velocizzare queste autorizzazioni per consentire a questi amministratori molto validi di portare a termine questo lavoro.

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