F1 | Villeneuve consiglia la Ferrari: “Hamilton deve prendere possesso della squadra”
F1 Villeneuve Ferrari – Il debutto di Lewis Hamilton in Ferrari ha generato un’ondata mediatica costante sin dal primo giorno.

F1 Villeneuve Ferrari – Il debutto di Lewis Hamilton in Ferrari ha generato un’ondata mediatica costante sin dal primo giorno. Ogni apparizione del sette volte campione del mondo, dalla visita a Maranello ai primi chilometri con la SF-23, ha suscitato una curiosità senza sosta.
Nemmeno i risultati altalenanti, fatta eccezione per il successo nella Sprint Race di Shanghai, sono riusciti a spostare i riflettori dal nuovo arrivato in casa Ferrari. Questa esposizione continua ha inevitabilmente ridotto l’attenzione nei confronti di Charles Leclerc. Il pilota monegasco, tuttavia, non ha mai espresso malcontento per la centralità assunta dal compagno di squadra all’interno del team. A giudicare dalle sue dichiarazioni pubbliche, non sembra esserci alcuna tensione tra i due.
Villeneuve e i dubbi in casa Ferrari
Non dello stesso avviso è Jacques Villeneuve. Il campione del mondo 1997, intervenuto ai microfoni di Sky Sports F1 UK, ha espresso un’opinione netta sul nuovo equilibrio interno alla scuderia: secondo il canadese, l’ex alfiere Mercedes avrebbe già assunto il ruolo di riferimento tecnico e carismatico. “Non è un progetto di un anno, a breve termine, quindi la prima cosa che Lewis deve fare, e che ha già fatto – o quasi – è prendere in mano la squadra. Fare sua la squadra e toglierla a Leclerc”, ha affermato Villeneuve, facendo riferimento anche alla visibilità ottenuta da Hamilton nel corso dell’inverno. “Per tutto l’inverno si è parlato solo di Lewis e della Ferrari. Questo ha messo un po’ in ombra Leclerc. Poi, però, doveva farlo anche in pista e ha ottenuto una pole e vinto una Sprint Race: devi vincere. La squadra è sua. Quando sei Lewis Hamilton, le cose cambiano rapidamente”.
La sfida tra Hamilton e Leclerc
Al di là delle considerazioni di Villeneuve, la priorità per il team resta quella di trovare risposte convincenti sul piano tecnico. La SF-25 non ha finora rispettato le attese, rivelandosi una vettura difficile da comprendere e da sviluppare. Il rendimento incostante ha impedito a entrambi i piloti di lottare stabilmente per le posizioni di vertice, costringendo il Cavallino a inseguire. La vera sfida, adesso, non è tanto quella di stabilire chi guiderà la squadra nel medio termine, quanto quella di dare finalmente una direzione chiara a un progetto tecnico che, al momento, appare in affanno rispetto alla concorrenza.