Ex fabbrica Crastan. Il suo recupero è possibile. Passo in avanti in consiglio
Il progetto è diviso in due lotti. Il primo passaggio è la demolizione completa. Previsti edifici, area commerciale, parcheggio e accesso alla Tosco Romagnola.

Un altro passo avanti verso il recupero della ex fabbrica Crastan è stato fatto. Nel Consiglio comunale che si è tenuto ieri a Palazzo Stefanelli è stata approvata la variante al piano di recupero dell’ex fabbrica di produzione di caffè e surrogati, si è sciolto un nodo che permetterà di accelerare i tempi di un’operazione molto complessa, che inizialmente era strettamente legata alla lottizzazione del Chiesino, presentata nel luglio del 2023 e che pare avere tempi più lunghi. Ieri pomeriggio si sono discussi quindi due interventi urbanistici diversi ma collegati tra loro dal sistema della perequazione urbanistica. Il progetto presentato nel 2019 dalla giunta Millozzi può prendere il via. I due interventi, questo in zona stazione e quello al Chiesino, sono stati resi autonomi.
"Una modifica per meglio attuare il piano di recupero dell’ex Crastan – ha illustrato l’atto in Consiglio il sindaco Matteo Franconi – con una revisione delle unità minime di intervento rispetto alla soluzione approvata nel Consiglio del 2020, che passa da 3 a 4. Non ci sono variazioni e conflitti alcuno con il progetto originario che prevedeva una superficie utile lorda complessiva di 4.700 mq. La modifica dell’articolo 9 della convenzione urbanistica del piano di lottizzazione, approvata nel Consiglio del 2020, ha come fine quello di permettere al piano di recupero dell’ex Crastan di convenzionarsi prima ed in modo autonomo, viste le oggettive difficoltà dei proprietari e del consorzio di lottizzazione della zona del Chiesino. Quindi non cambia niente, si dà modo di fare due convenzioni in due tempi diversi". La maggioranza ha votato a favore, nessuno dei consiglieri delle minoranze è intervenuto né ha votato contrariamente.
Il progetto di recupero dell’ex Crastan è diviso in due lotti. Il primo passaggio è la demolizione completa di tutto l’immobile e dei suoi annessi rimasti abbandonati da anni. Nel primo lotto è prevista la realizzazione di un edificio di tre piani, con al piano terra la possibilità di ospitare un supermercato o comunque attività commerciali. Ai piani uno, due e tre uffici e servizi. A questo si aggiunge un’area pubblica ad ovest dell’immobile, ceduta gratuitamente, che prevede un parcheggio pubblico ed una strada che si collega alla Toscoromagnola e a via Pisana. Qui all’incrocio con via Primo maggio e via Carducci è prevista la realizzazione di una rotatoria. Nel secondo lotto, realizzabile anche in un secondo momento, è prevista la realizzazione di ulteriori tre piani, fino al sesto. Adesso ci saranno i canonici 60 giorni per le eventuali osservazioni dopodiché, ostacoli permettendo, si potrà arrivare al permesso a costruire e quindi al tanto auspicato via ai lavori anche entro l’anno. Un intervento che permetterebbe di portare a nuova vita un angolo centrale della città.