Eurovision in parata, con attacchi a Israele
Con il passaggio delle 37 delegazioni sul Turquoise Carpet e poi la cerimonia di apertura ufficiale è iniziata a Basilea...

Con il passaggio delle 37 delegazioni sul Turquoise Carpet e poi la cerimonia di apertura ufficiale è iniziata a Basilea la settimana dell’Eurovision Song Contest, 69ª edizione dell’evento che unisce ogni anno oltre 160 milioni di spettatori con milioni di altri partecipanti online. L’Italia gareggia con Lucio Corsi, secondo qualificato al festival di Sanremo dietro Olly, che ha rinunciato alla vetrina dell’Esc. Tra abiti sgargianti, ritmi europop, scenografie spettacolari, lo sfondo geopolitico incombe sempre, con una manifestazione contro la partecipazione di Israele per la guerra a Gaza. All’inizio della parata davanti al municipio di Basilea, una dozzina di bandiere palestinesi sventolava tra la folla, una delle quali affissa sopra una bandiera del Pride, insieme a uno striscione con la scritta: "Israele: aprite i confini di Gaza. Lasciate entrare gli aiuti".
Tram e autobus d’epoca hanno accompagnato gli artisti lungo il “tappeto turchese“, il più lungo nella storia dell’Eurovision con i suoi 1,3 chilometri, circondato dai fan. La sfilata è stata accompagnata da percussionisti, gruppi carnevaleschi, bande musicali, suonatori di corno alpino e gruppi techno mentre attraversava il Reno sul ponte Mittlerebrücke, per concludersi nella fan zone dell’Eurovision Village.
La partecipante israeliana di quest’anno è Yuval Raphael. È sopravvissuta all’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 al festival Supernova nascondendosi sotto i cadaveri. L’artista 24enne ha detto di sperare che la sua canzone New Day Will Rise trasmetta un messaggio di solidarietà. Lungo il percorso della parata erano presenti anche diverse bandiere palestinesi. Un manifestante è stato fermato dalla polizia.