Le interviste di Chiocci. Il testamento spirituale e il mondo di Francesco
Gli appelli contro le guerre e i grandi del calcio. Il direttore del Tg1 dedica un libro al Pontefice.

Papa Francesco riposa a Santa Maria Maggiore, l’alba di un nuovo pontificato sboccia a San Pietro ma il pontefice argentino continua a parlare ai suoi fedeli di sempre. Attraverso gli insegnamenti che nessuno ha dimenticato, attraverso le espressioni che sono entrate nei cuori di ognuno, credente o laico, e anche attraverso le parole che ha rivolto ai tanti giornalisti che nei dodici anni di regno lo hanno incontrato. Bergoglio non si è mai fatto scrupolo di usare tutti i mezzi di comunicazione per entrare nelle case e nella vita della gente comune.
Ora quelle parole risuonano anche nell’ultimo libro di Gian Marco Chiocci, "Dialoghi con Francesco. Non temete la morte", nel quale il direttore del TG1 raccoglie le interviste da lui realizzate a più riprese con il Pontefice appena scomparso.
Libro interessantissimo, di agile e brillante lettura, preceduto da un’introduzione dello stesso Chiocci dal quale emerge tutta la commozione che il giornalista ha provato negli incontri con il Papa. Chiocci è un giornalista di grande esperienza, eppure in quei giorni in Vaticano ha provato le sensazioni più belle di tutta la sua vita professionale. "Da quando faccio questo lavoro per la prima volta mi sono sentito a casa, sereno, al punto da trasmettere ai telespettatori un senso di quiete che ha stupito quanti a più riprese mi hanno chiesto come era possibile che non provassi emozioni".
Nei dialoghi, che Chiocci riporta fedelmente, Francesco ripercorre i temi più significativi del suo pontificato, senza nascondersi, come d’altra parte era solito fare. La guerra in Medio Oriente, il conflitto in Ucraina, con l’appello a deporre le armi, il bilancio del Sinodo, il ruolo della Chiesa e delle donne e la necessità di rinnovamento. Francesco risponde anche alle domande che il direttore del Tg1 gli pone entrando nel privato e nei suoi gusti sportivi.
Ecco quindi considerazioni sui grandi del calcio come Maradona, Pelé e Messi e le risposte anche sui suoi amori giovanili. Ovviamente poi si passa ai temi che hanno caratterizzato il pontificato, e qui in primo piano finiscono la questione dei flussi migratori, il ruolo fondamentale dell’Europa nell’aiutare i Paesi di primo approdo dei migranti, l’emergenza climatica con l’appello del Pontefice per fermare il climate change.
Nel dialogo con Chiocci Francesco torna anche su temi attualissimi in questi giorni come il suo successore. "C’è sempre quella malinconia del passato: una cosa che accade nelle istituzioni, e anche nella Chiesa. Ci sono coloro che vogliono tornare indietro: gli indietristi, quelli che non accettano che la Chiesa vada davanti, che sia in cammino. Ma la Chiesa è sempre in cammino, deve crescere. Anche il suo modo di essere Chiesa deve crescere". Parole che rilette adesso assumono un significato quasi profetico, e suonano come un testamento spirituale e un lascito molto significativo al proprio successore.