Eurovision 2025, le quote dei bookmakers

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Mag 8, 2025 - 23:02
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Eurovision 2025, le quote dei bookmakers

Manca ormai pochissimo all’inizio dell’Eurovision Song Contest 2025, che quest’anno si terrà a Basilea, in Svizzera, dopo la discussa e spettacolare vittoria elvetica dello scorso anno. Come sempre, l’atmosfera si fa elettrica e i fan di tutta Europa (e ben oltre) si preparano a settimane di canzoni, polemiche, outfit improbabili e, naturalmente, di classifiche da ribaltare. In mezzo a un mare di concorrenti agguerriti, c’è un piccolo Stato che sembra aver deciso di giocare finalmente a carte scoperte: San Marino.

Il microstato, famoso più per i suoi pittoreschi paesaggi che per i risultati eurovisivi, quest’anno ha sorpreso tutti scegliendo un artista che il pubblico italiano conosce fin troppo bene: Gabri Ponte. Con il brano “Tutta l’Italia”, un jingle già diventato tormentone a Sanremo e oltre, il DJ torinese ha vinto Una Voce per San Marino e si è guadagnato un biglietto per Basilea. Ma questa volta non si parte per partecipare e basta: l’obiettivo, seppur non dichiarato ufficialmente, sembra essere quello di lasciare un segno vero nella competizione.

Gabri Ponte, per i bookies è tra i favoriti

Sembra incredibile dirlo, ma San Marino figura tra i paesi da tenere d’occhio all’Eurovision. No, non è uno scherzo. Se la carriera di Gabri Ponte e il successo di “Tutta l’Italia” sulle piattaforme di musica, dov’è il brano più ascoltato, sono una prima prova delle grandi ambizioni di San Marino, la seconda arriva dai bookmakers. Dopo tanto tempo, infatti, San Marino torna nella top 20 dei paesi favoriti secondo le quote dei bookmakers sull’Eurovision 2025. Secondo la comparazione di oddschecker sul tema, infatti, il brano del Dj è quotato a 51 volte la posta in palio. Certamente lontano dall’1.25 della favoritissima Svezia, ma molto più avanti rispetto a tante altre nazioni, Italia compresa.

L’energia del brano, il ritornello contagioso e la popolarità dell’artista, che ha fatto ballare mezza Europa con Eiffel 65 e i suoi progetti successivi, fanno di “Tutta l’Italia” un inaspettato cavallo di razza. A questo si aggiunge una strategia promozionale ben calibrata: Ponte è riuscito a far circolare il pezzo non solo in ambito eurovisivo, ma anche nel mainstream, guadagnando passaggi radio e streaming a valanga, anche grazie a possibili ritocchi al testo che ha fatto discutere e ha attirato l’attenzione della stampa generalista. L’operazione ha trasformato il brano in un caso mediatico, spingendo il pubblico a interrogarsi sul confine tra satira e patriottismo. Allo stesso tempo, la sua diffusione nei locali e nelle playlist digitali suggerisce che il pubblico europeo sia già pronto a cantarla. E questo, all’Eurovision, è spesso il primo passo verso il successo.

Un’occasione più unica che rara per San Marino

Per San Marino, questa edizione dell’Eurovision è molto più di una partecipazione d’ordinanza. È una vera e propria occasione per rilanciare la propria immagine sul piano internazionale e musicale, certo, ma anche culturale e persino turistico. È raro, rarissimo, che un artista con l’esperienza e la notorietà di Gabri Ponte si metta a disposizione di una piccola Repubblica per rappresentarla in un contesto così visibile.

Eppure è successo. E ora San Marino si trova a dover gestire un entusiasmo che raramente l’ha investita in campo musicale. L’auspicio? Superare le semifinali, naturalmente, ma anche stupire nella finalissima. E magari, perché no, fare il colpaccio. Sarebbe uno smacco storico per tante big europee e un sogno realizzato per il pubblico sammarinese, che per una volta potrebbe non dover sperare solo nei voti di Albania e Malta.

I migliori piazzamenti di San Marino all’Eurovision

La storia di San Marino all’Eurovision non sarà costellata di trionfi, ma ha regalato qualche momento memorabile. Dopo il debutto nel 2008 con i Miodio, che in un’intervista recente hanno ricordato con tono nostalgico e qualche retroscena gustoso l’emozione di quel primo, storico esordio, la Repubblica ha trovato la sua paladina in Valentina Monetta, in gara ben quattro volte tra il 2012 e il 2017.

Il miglior risultato? Quello del 2019, quando Serhat – un dentista turco prestato con convinzione alla dance, ha portato “Say Na Na Na” al 19° posto. Un traguardo relativo, certo, ma comunque il più alto mai raggiunto da San Marino: una vittoria morale per un Paese con meno abitanti di un quartiere di Roma.

Da allora, altri tentativi coraggiosi ma poco incisivi. Fino a oggi. O meglio: fino a Basilea. Con “Tutta l’Italia”, San Marino potrebbe riscrivere la propria narrazione eurovisiva: da paese outsider a mina vagante. E se il destino fosse davvero pronto a sorprenderci, potremmo trovarci, per la prima volta, a fare il tifo per la piccola Repubblica con più grinta musicale dell’intera penisola.

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