Effetto dazi: Nvidia aumenta i prezzi di alcune GPU del 25%

I ritocchi al listino per compensare le restrizioni sul mercato cinese e i costi del trasferimento della produzione in Usa. Bessent annuncia dazi specifici per il settore dei semiconduttori. Con il rialzo di ieri, il valore di Borsa torna sopra i 3.000 miliardi di dollari.

Mag 13, 2025 - 13:46
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Effetto dazi: Nvidia aumenta i prezzi di alcune GPU del 25%

Lo stop di 90 giorni nella guerra dei dazi fra Usa e Cina ha fatto balzare all’insù tutti i titoli dei semiconduttori Usa, a partire da Nvidia che lunedì 12 maggio è salita del 5,4% a 123 dollari, riagguantando quota 3.000 miliardi di market cap. Nvidia è la terza maggiore società Usa per valore di mercato, dopo Microsoft (3.340 miliardi) e Apple (3.150 miliardi).

Secondo il quotidiano taiwanese DigiTimes, Nvidia avrebbe aumentato i prezzi delle sue GPU (unità di elaborazione grafica) fino al 25% per recuperare parte della perdita del mercato cinese e il costo del trasferimento della produzione negli Stati Uniti. L’azienda non ha voluto commentare la notizia.

Per Nvidia le difficoltà a commerciare con la Cina non sono dettate solo dai dazi. Infatti, i chip più avanzati prodotti dall’azienda californiana per le applicazioni di AI sono oggetto di severe restrizioni da parte del governo di Washington, che vuole evitare che Pechino li usi in applicazioni militari. I limiti all’export, iniziati con la presidenza Biden, sono stati recentemente rafforzati estendendo il divieto anche ai chip H20, un prodotto che Nvidia aveva realizzato appositamente per l’AI cinese, depotenziando le sue GPU di punta.

Quanto ai dazi, l'amministrazione Trump aveva già esentato semiconduttori, smartphone e computer dai cosiddetti dazi reciproci. Il mese scorso funzionari della Casa Bianca hanno dichiarato che in futuro i chip saranno coperti da una diversa tariffa doganale, specifica del settore. Ieri il segretario al Tesoro Bessent ha lasciato intendere che tali tariffe settoriali sono ancora in arrivo. In una dichiarazione a Cnbc, Bessent ha detto che i dazi reciproci non hanno nulla a che vedere con i dazi specifici del settore che il governo ha applicato per “necessità strategiche”, come quelli su acciaio, semiconduttori e alcuni farmaci.

“Man mano che i dazi e le relazioni con la Cina diventano più chiari, Nvidia diventa molto più attraente per gli investitori. Conoscere le regole aiuterà”, ha scritto Ben Reitzes, analista di Melius Research, che ha una raccomandazione Buy su Nvidia e un target price di 150 dollari.

Sulle prospettive di Borsa del titolo, va segnalata la presa di posizione di Dan Benton, uno dei più influenti analisti del settore tech, per anni in carica a Goldman Sachs prima di fondare l’hedge fund Andor Capital specializzato sul settore tech. Uno dei manuali classici di Wall Street è quello che raccoglie le regole di Benton per gli investimenti tecnologici, che danno la priorità ai grandi cicli di prodotto e alle sorprese positive sugli utili rispetto alla valutazione.

Intervenendo con un podcast su RiskReversal Pod, Benton due giorni fa ha detto che Nvidia resta una storia di investimento interessante incentrata sul ciclo dei suoi prodotti, dato che la costruzione dell'infrastruttura AI è ancora nelle sue fasi iniziali. “Penso che Nvidia abbia ancora molto margine di crescita e credo che questa situazione durerà ancora per un po’”.

Timothy Arcuri di Ubs ha confermato ieri il giudizio Buy con target a 175 dollari. L'analista prevede che i ricavi del primo trimestre supereranno leggermente il consensus di 43 miliardi di dollari (+65% sullo stesso periodo dell’anno scorso). Nvidia annuncerà i risultati il 28 maggio con gli analisti che in media si attendono un utile di 21,3 miliardi di dollari (+44%).

Su 63 analisti che coprono la società, 55 raccomandano di comprare azioni Nvidia con un target price medio di 163 dollari (+32% sul prezzo attuale).