Honda prevede un crollo dell’utile a causa dei dazi

La casa automobilistica giapponese si attende un forte calo dell’utile netto nel corso di quest'anno fiscale dovuto alle tariffe imposte da Donald Trump sul settore, mentre la partnership con Nissan sembra non decollare.

Mag 13, 2025 - 13:46
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Honda prevede un crollo dell’utile a causa dei dazi

Momento difficile per il settore automobilistico confermato oggi dalle previsioni di Honda. Il gigante automobilistico giapponese ha annunciato una previsione di un crollo del 70% dell’utile netto, a 250 miliardi di yen (1,53 miliardi di euro), per l’esercizio finanziario 2025-2026 iniziato ad aprile. L’utile operativo è atteso a 500 miliardi, segnando un calo del 58,8%.

A spingere al pessimismo sono i dazi decisi sul settore da Donald Trump: la seconda casa automobilistica del Giappone stima un impatto dalle tariffe pari a 450 miliardi di yen (2,74 miliardi di euro) dalle tariffe.

Inoltre, Honda ha dichiarato che rinvierà di "circa due anni" la sua intenzione, annunciata nell'aprile 2024, di istituire una catena di fornitura di veicoli elettrici in Ontario, Canada, a causa dell'attuale calo della domanda di veicoli elettrici.

Dopo la diffusione di queste attese, il titolo Honda cede il 5% nel pre market USA di oggi, scendendo sotto quota 30 dollari per azione.

La società ha comunicato un fatturato consolidato per l’esercizio chiuso al 31 marzo 2025 in aumento del 6,2%, a 21.688,7 miliardi di yen rispetto allo stesso periodo del 2024, grazie alla crescita del settore motociclistico e agli effetti positivi della conversione valutaria.

L'utile operativo è diminuito del 12,2%, attestandosi a 1.213,4 miliardi rispetto all'esercizio precedente, principalmente a causa della riduzione dell'utile attribuibile all'impatto delle vendite, dell'aumento delle spese di ricerca e sviluppo e della modifica del modello di stima delle garanzie sui prodotti automobilistici.

In calo l'utile ante imposte (-19,8%), attestandosi a 1.317,6 miliardi di JPY rispetto all'esercizio precedente, principalmente a causa della riduzione della quota di utile (perdita) delle partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto in Asia.

Infine, segna il passo anche l'utile d'esercizio attribuibile ai soci della capogruppo, contrattosi del 24,5% rispetto all'esercizio precedente, a 835,8 miliardi.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione dei conti, l'amministratore delegato di Honda, Toshihiro Mibe, ha spiegato che nel prossimo futuro la società cercherà “sicuramente nuove direzioni di crescita attraverso partnership strategiche, nonostante l'industria automobilistica si trovi in ​​una situazione molto difficile".

Il manager ha aggiunto che, da quando i negoziati sono stati annullati a febbraio, non ci sono stati progressi sulla potenziale partnership con Nissan. Sebbene le due aziende abbiano ancora un accordo di cooperazione tecnica, i negoziati di fusione tra Honda e Nissan si sono conclusi all'inizio di quest'anno, pertanto questa importante partnership potrebbe essere chiusa prima di vedere la luce, nonostante si tratta di un accordo considerato cruciale per le due case automobilistiche per affrontare la sfida posta dal rapido sviluppo del settore dei veicoli elettrici, soprattutto in Cina.