È fumata bianca! Abbiamo il 267esimo Papa, cosa succede adesso

La terza fumata proveniente dal comignolo della Cappella Sistina è stata bianca, annunciando l’elezione del nuovo Papa! Un momento tanto atteso che segna l’inizio di un nuovo capitolo per la Chiesa Cattolica e, in questo momento, un’emozione collettiva che tra i fedeli e i curiosi di tutto il mondo che affollano Piazza San Pietro. Secondo...

Mag 8, 2025 - 18:23
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È fumata bianca! Abbiamo il 267esimo Papa, cosa succede adesso

La terza fumata proveniente dal comignolo della Cappella Sistina è stata bianca, annunciando l’elezione del nuovo Papa! Un momento tanto atteso che segna l’inizio di un nuovo capitolo per la Chiesa Cattolica e, in questo momento, un’emozione collettiva che tra i fedeli e i curiosi di tutto il mondo che affollano Piazza San Pietro.

Secondo le disposizioni della Costituzione apostolica, il processo di elezione papale prevede che un candidato raggiunga una maggioranza qualificata di due terzi dei voti espressi dai cardinali e il fatto che il quorum necessario sia stato raggiunto già al secondo giorno di scrutini testimonia un accordo rapido tra i membri del Conclave.

L’elezione di un nuovo Papa non rappresenta solo un cambio di leadership, ma anche un momento di riflessione profonda sul futuro della Chiesa e sul suo ruolo nel mondo moderno. I cardinali, provenienti da ogni angolo del pianeta, si sono riuniti per scegliere una figura che possa rispondere alle sfide spirituali, etiche e sociali che la Chiesa si trova ad affrontare oggi, guerre in primis.

Con il fumo bianco che ha sancito l’esito dell’elezione, si apre dunque un nuovo periodo per la Chiesa Cattolica, che si prepara ad affrontare le sfide di un mondo in continua evoluzione. Le attese sono alte, e il nuovo Papa avrà il compito di interpretare il ruolo della Chiesa nel contesto globale, promuovendo il dialogo interreligioso, l’unità tra i popoli e la lotta per la giustizia sociale.

Cosa accade adesso?

Da qui, dovremo attendere almeno un’altra ora prima dell’Habemus Papam, durante il quale il cardinale protodiacono presenterà il nuovo Pontefice al mondo dalla Loggia delle benedizioni a San Pietro. Ma prima il cardinale di più alto rango tra i vescovi si è rivolto all’eletto con la domanda: “Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?“.

Se la risposta del nuovo eletto è positiva, il cardinale gli chiede: “Come desideri essere chiamato?“. Il neo-eletto risponde con il nome scelto per il Pontificato e a questo punto, le schede del voto vengono distrutte nel fuoco, mentre una seconda stufa è utilizzata per produrre il fumo che ha dato vita alla classica fumata bianca che abbiamo visto.

Dopo la conclusione del conclave, il nuovo Pontefice si ritira nella cosiddetta “Stanza delle lacrime“, il sacro spazio all’interno della Cappella Sistina: qui, ad attenderlo ci sono tre vesti di diverse misure, e una di esse sarà scelta per lui, con l’aiuto di altri, per essere indossata prima di apparire dalla Loggia delle benedizioni della Basilica di San Pietro.

Prima di questa apparizione pubblica, all’interno de Conclave si tiene una preghiera per il nuovo Papa e un atto di ossequio da parte dei cardinali, seguito dal “Te Deum“, che segna ufficialmente la fine del Conclave. In breve tempo verrà fissata la messa di inizio Pontificato, il momento in cui il nuovo Papa sarà abbracciato dai fedeli e dai capi di Stato di tutto il mondo. È anche il momento in cui il Papa pronuncerà il suo discorso “programmatico”, segnando l’inizio del suo ministero. Con il pallio e l’anello del pescatore, simboli del Pontificato, il nuovo Papa avvierà ufficialmente il suo cammino.

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