Direttiva UE su trasparenza e parità retributiva: sarà cambiamento d'impatto?
lentepubblica.it Abbiamo solo un anno di tempo fino all’entrata in vigore della direttiva UE su trasparenza e parità retributiva. È veramente poco per una direttiva di grande impatto, non facile neppure sul piano tecnico e che chiama in causa le responsabilità di molteplici attori: governo e istituzioni in primo luogo, il legislatore, le parti sociali, gli […] The post Direttiva UE su trasparenza e parità retributiva: sarà cambiamento d'impatto? appeared first on lentepubblica.it.

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Abbiamo solo un anno di tempo fino all’entrata in vigore della direttiva UE su trasparenza e parità retributiva. È veramente poco per una direttiva di grande impatto, non facile neppure sul piano tecnico e che chiama in causa le responsabilità di molteplici attori: governo e istituzioni in primo luogo, il legislatore, le parti sociali, gli organismi di parità.
La direttiva riguarda sia il settore privato che il settore pubblico : le specificità rilevano (e anche molto) come non pretendere dal settore pubblico di essere trainante?
La direttiva implica una trasposizione legislativa: ma come non chiedere alle parti sociali un’assunzione di responsabilità e il recupero di una funzione un tempo svolta non solo nell’attuazione del diritto comunitario, ma anche nel disegno dello stesso?
Direttiva UE su trasparenza e parità retributiva: un’occasione da non perdere
Tanti i quesiti e i temi che si impongono. Un’altra priorità: cogliere l’occasione per rivisitare funzione e ruolo degli organismi di parità, rinunciando all’alibi che tanto abbiamo già molto, perché non è affatto così.
Non solo i nostri organismi non sono in linea con il diritto comunitario, ma non sono efficienti come si vorrebbe far credere, per pigrizia, resistenza al cambiamento, difesa di posizioni individuali consolidate.
Anche le reti e le associazioni di donne devono fare un salto di qualità, superando nell’impostazione i limiti rivelati nella gestione della pur importantissima certificazione di genere che, non a caso, non aiuta molto nell’attuazione della direttiva. Insomma, l’occasione è veramente ghiotta e il disimpegno non sarebbe accettabile.
L’iniziativa di Noi Rete Donne sulla direttiva UE
Noi rete donne -nel quadro di un ciclo di seminari in elaborazione sulle direttive UE più recenti – ha organizzato un seminario con esperte e rappresentanti delle parti sociali, parti cui ha partecipato il Presidente dell’Aran Antonio Naddeo.
Noi rete donne tornerà sull’argomento, ma questo primo approfondimento si è rivelato di particolare utilità non solo per i contenuti, ma anche per aver rafforzato nei soggetti interessati la consapevolezza dell’importanza della prossima scadenza.
Conclusioni
Il dibattito su regole e norme che riguardino le politiche sociali, e la sostenibilità più in generale, è oggi particolarmente acceso. Questo soprattutto dopo le sortite dell’amministrazione Trump e le conseguenze anche in Europa.
La reazione, a prescindere dai contenuti, richiede maggior rigore negli approfondimenti rispetto agli anni più recenti in cui troppo spesso l’oscillazione e’avvenuta tra entusiasmi e reazioni negative, con poco approfondimento e talvolta rinuncia al dialogo e al confronto.
Occorrono studio, esame comparato, mente sgombra dai pregiudizi che ci fanno scorgere un’inesistente conflitto tra competitività e regole di sostenibilità sociale e ambientale. E se ci convincessimo finalmente che la sfida verso il futuro la vince chi sa coniugare regole, diritti, sostenibilità economica?
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