Dal Conclave all’Habemus Papam: cresce l’attesa per il nuovo Pontefice

lentepubblica.it Dopo la grande emozione seguita alla morte e alle esequie di Papa Francesco, nei prossimi giorni l’attenzione del mondo si sposterà inevitabilmente sul Conclave, riunito per nominare il nuovo Pontefice e Vescovo di Roma. A disciplinarne lo svolgimento sono regole millenarie, anche se più recentemente codificate nella Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis, emanata da Giovanni […] The post Dal Conclave all’Habemus Papam: cresce l’attesa per il nuovo Pontefice appeared first on lentepubblica.it.

Mag 6, 2025 - 10:15
 0
Dal Conclave all’Habemus Papam: cresce l’attesa per il nuovo Pontefice

lentepubblica.it

Dopo la grande emozione seguita alla morte e alle esequie di Papa Francesco, nei prossimi giorni l’attenzione del mondo si sposterà inevitabilmente sul Conclave, riunito per nominare il nuovo Pontefice e Vescovo di Roma.


A disciplinarne lo svolgimento sono regole millenarie, anche se più recentemente codificate nella Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis, emanata da Giovanni Paolo II nel 1996, e modificata successivamente da Benedetto XVI con il motu proprio Normas nonnullas del 2013.

La procedura inizierà formalmente alle ore 10.00 di mercoledì 7 maggio, quando tutti i cardinali si ritroveranno nella Basilica di San Pietro per la celebrazione della messa votiva pro eligendo Papa, presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re.

Nel pomeriggio i porporati si riuniranno nella Cappella Paolina del Palazzo Apostolico da dove, invocando il canto allo Spirito Santo Veni Creator, si recheranno in processione nella Cappella Sistina per il giuramento sulla Bibbia e l’assunzione dell’impegno a mantenere il segreto.

Sarà qui che il maestro delle celebrazioni, monsignor Diego Ravelli, pronuncerà la celebre frase «Extra omnes» (Tutti fuori), dando avvio alla fase elettiva del Conclave.

Chi sono i cardinali elettori

All’elezione parteciperanno solo i cosiddetti cardinali elettori, ossia quanti non hanno ancora compiuto 80 anni. Questa regola risulta introdotta da Papa Paolo VI e poi confermata da Giovanni Paolo II.

Attualmente se ne contano 135, anche se 2 potrebbero essere assenti per motivi di salute, componendo il Conclave più numeroso dell’era moderna, superando il tetto dei 120 fissato dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis. Di questi, 108 creati da Papa Francesco, 22 da Benedetto XVI e 5 da Giovanni Paolo II.

La componente più numerosa è quella europea (53), seguita da Asia (23), America del Centro-Nord (20), Africa (18), America del Sud (17) e Oceania (4). Gli italiani in Cappella Sistina saranno 17.

Arrivano da 71 nazioni diverse, di cui ben 15 rappresentate per la prima volta.

Come si svolge il Conclave per eleggere il nuovo Pontefice

I lavori saranno presieduti dal cardinale Pietro Parolin, mentre il controllo della riservatezza e correttezza delle operazioni si affida al Camerlengo, il cardinale Kevin Farrell.

Ognuno degli elettori riceverà una scheda di forma rettangolare, con sovrimpressa la scritta Eligo in Summum Pontificem, sulla quale esprimere il proprio voto per poi deporla nell’urna, pronunciando la formula di giuramento «Chiamo a testimone Cristo Signore, il quale mi giudicherà, che il mio voto è dato a colui che, secondo Dio, ritengo debba essere eletto».

Verificata la regolarità delle operazioni, si procederà allo scrutinio.

Per avere eletto il nuovo Papa saranno necessari i 2/3 dei consensi; pertanto, il quorum è fissato a 89 voti. Qualora venisse raggiunto, le schede saranno bruciate nella stufa che emetterà una fumata bianca dal comignolo posto sopra il tetto della Cappella Sistina; diversamente in un’altra, dalla quale si diffonderà una fumata di colore nero.

Quanto dura il Conclave

Ovviamente non vi è un arco di tempo predefinito, anche se negli anni risultano approntate modalità di voto capaci di favorire una durata accettabile.

Infatti, è narrato sui libri di storia quanto avvenne a Viterbo tra il 1268 e il 1271, allorché ai cardinali servirono ben 1.006 giorni per eleggere Papa Gregorio X.

Una situazione senza precedenti, tanto che per superare l’inammissibile stallo i votanti vennero chiusi a chiave nell’edificio (letteralmente, clausi cum clave); e proprio da quel fatto deriva il nome di Conclave.

In tempi più vicini, giusto per avere dei riferimenti, nel 2013 Papa Francesco fu eletto dopo il quinto scrutinio, nel 2005 Benedetto XVI dopo il quarto e nel 1978 Giovanni Paolo II dopo l’ottavo; tra i conclavi più lunghi quello di Papa Pio XI, che nel 1922 fu eletto dopo 14 scrutini.

Le regole attuali

Tornando alla stretta attualità, per il 7 maggio è prevista una sola votazione e relativa fumata.

In mancanza di elezione, dal secondo giorno le votazioni saranno due al mattino e due al pomeriggio, e nel caso di ulteriore esito negativo vi sarà una sola fumata nera per sessione.

Dalle previsioni si auspica una decisione veloce, ma se ciò non dovesse avvenire dopo quattro giorni di fumate nere (cioè, 13 scrutini negativi) il Conclave si fermerà per un giorno, allo scopo di favorire la preghiera, il libero dialogo tra i cardinali e una breve esortazione spirituale.

Alla ripresa si potranno susseguire un massimo di ulteriori sette votazioni al termine delle quali, ovviamente in assenza di elezione, si svolgerà una nuova pausa.

Completato un ciclo di tre sezioni organizzate in questo modo (saremmo a 34 votazioni senza esito), la Costituzione prevede che la scelta dovrà essere limitata a un ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di consensi, i quali non partecipano al voto. Il quorum per essere eletti non è però della maggioranza assoluta, essendo ancora richiesto il raggiungimento degli 89 voti.

Cosa succede dopo l’elezione

Ad elezione avvenuta, al prescelto verrà innanzitutto domandato «Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?» e in caso affermativo «Come vuoi essere chiamato?».

Successivamente si brucieranno le schede per produrre l’agognata fumata bianca che, insieme al fragoroso suono delle campane della Basilica, annunceranno il gioioso evento!

Intanto nella Stanza delle lacrime il Papa indosserà la veste bianca e gli altri paramenti.

Poi prenderà avvio l’ultima fase, forse la più emozionante ed evocativa, con il cardinale protodiacono che si recherà alla Loggia centrale di San Pietro per comunicare «Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam» (Vi annuncio una grande gioia: abbiamo il Papa).

E poi ancora «Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum………………… , Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem ……………………., qui sibi nomen imposuit………………… » (L’eminentissimo e reverendissimo signore, signor ……………………., cardinale………………… , della Santa Romana Chiesa, il quale si è dato il nome di
…………………….)

A quel punto il Papa riceverà l’omaggio dei cardinali e si affaccerà alla Loggia centrale, presentandosi alla folla festante per impartire la sua prima benedizione Urbi et Orbi.

The post Dal Conclave all’Habemus Papam: cresce l’attesa per il nuovo Pontefice appeared first on lentepubblica.it.