Da Pisa non si piega all’era Corrado. L’abbuffata di Trieste e la Serie B. E poi l’arrivo del patron Knaster

Un viaggio che ci ha condotto dal rischio fallimento ai successi di oggi. Per non dimenticare la storia presente

Mag 9, 2025 - 06:01
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Da Pisa non si piega all’era Corrado. L’abbuffata di Trieste e la Serie B. E poi l’arrivo del patron Knaster

di Saverio Bargagna

PISA

Che poi è facile, talvolta, mitizzare il passato; aprire il cassetto dei ricordi, soffiare sulla polvere, ed esclamare: "Ah certo, quelli erano davvero tempi felici". Eppure il presente, badate bene, non è da meno. L’era Corrado vanta una trama da film. La genesi è ben chiara a tutti, riavvolgere il nastro al 2016. Sono i mesi di "Pisa non si piega", i giorni di Gattuso e di una città che non ci sta ad abbassare – di nuovo – la serranda del calcio. Il 22 dicembre 2016 il nostro giornale dà l’annuncio più atteso: "Pisa finalmente libera - I Petroni cedono a Corrado".

Inizia ad handicap la nuova era: una classifica deficitaria che a fine anno condanna la squadra alla retrocessione in Serie C. Nella stagione successiva il Pisa pian piano trova la quadra e inizia la graduale crescita: partenza con Gautieri, quindi in panchina si alternano Pazienza e Petrone. Alla fine della stagione i nerazzurri chiudono in terza posizione. L’avventura ai playoff però dura poco: eliminazione agli ottavi di finale ad opera della Viterbese.

Il 2018-2019 è trionfale, almeno nella sua seconda metà. Squadra affidata a Luca D’Angelo e gran rimonta fino ai playoff. Qui il capolavoro: in semifinale il successo con l’Arezzo poi la finale mozzafiato contro la Triestina. Il successo per 1-3 in terra Friulana riporta il Pisa in Serie B.

Da questo momento seguono sei campionati in Cadetteria. Nella stagione 2019-2020 il Pisa si salva agevolmente in un’annata funestata dall’emergenza Covid: ottavo posto a pari merito con l’Empoli che raggiunge i playoff per il vantaggio negli scontri diretti. Il 2020-2021 è un anno di transizione: i nerazzurri non riescono mai a fare il salto di qualità, sempre ad un passo dalla zona playoff ma mai davvero in grado di raggiungerla. Alla fine sarà 14esimo posto, salvezza più che tranquilla. Il 2021-2022 è esaltante: partenza a razzo con un super Lorenzo Lucca e campioni d’inverno. Quindi, a gennaio, l’arrivo di Knaster in società. Nella seconda parte del campionato il Pisa rallenta e chiude terzo a pari merito con il Monza. E proprio con il Monza si disputerà l’incredibile finale per la Serie A che terminerà con la sconfitta ai supplementari. Il 2022-2023 porta le scorie del ko dell’anno prima: avvio disastroso con Maran, al timone torna D’Angelo che rilancia. Grande rimonta, ma finale al rallentatore e undicesimo posto. La stagione scorsa la ricordiamo: Aquilani in panchina e un gioco che non decolla mai. Tredicesimi. Poi tocca a Pippo...