Borse positive sul nuovo dietrofront di Trump sui dazi auto: i suoi primi 100 giorni sono i peggiori dai tempi di Nixon. Il risiko accende Milano

Trump sembrerebbe orientato ad ammorbidire l'impatto delle nuove tariffe commerciali sulle auto impedendo che i dazi sui veicoli prodotti all'estero vadano ad aggiungersi ad altri dazi. Wall Street si riprende nel finale, ma i primi 100 giorni di Trump sono stati i peggiori dai tempi di Nixon. In Canada vince Carney. Borse europee viste positive e Milano si accende per il risiko banco-assicurativo L'articolo Borse positive sul nuovo dietrofront di Trump sui dazi auto: i suoi primi 100 giorni sono i peggiori dai tempi di Nixon. Il risiko accende Milano proviene da FIRSTonline.

Apr 29, 2025 - 08:30
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Trump fa un nuovo retromarcia sui dazi, questa volta sul settore auto, e ciò è servito a dare sostegno ai listini asiatici, mentre i future anticipano un avvio in lieve rialzo anche delle borse dell’Europa e i futures statunitensi tornano a salire in punta di piedi, avvicinandosi ai livelli di inizio aprile. Ma è il dollaro a mostrare ancora debolezza perchè gli operatori sono comunque inquieti per le caotiche comunicazioni di Trump, ritengono che comunque i dazi minacciano la crescita, la produttività e il dinamismo degli Stati Uniti e il loro ruolo di porto sicuro è stato messo in discussione. Mentre stanno tornando ad accendersi le luci in Portogallo e Spagna dopo la grave interruzione di corrente di ieri, è da registrare in Canada la vittoria del liberale Mark Carney, strenuo difensore del paese dalle minacce di Trump che lo vorrebbe rendere il 51mo stato.

Trump più morbido sui dazi per le auto

Il presidente americano sembrerebbe orientato ad ammorbidire l’impatto delle nuove tariffe commerciali sulle auto impedendo che i dazi sui veicoli prodotti all’estero vadano ad aggiungersi ad altre tariffe da lui stesso introdotte, come quelle su acciaio e alluminio. Lo scrive il Wall Street Journal citando come fonti bene informate. Questa decisione sarebbe retroattiva, il che significa che le case automobilistiche potrebbero essere rimborsate per le tariffe già pagate. La tariffa del 25% sulle auto finite prodotte all’estero è entrata in vigore all’inizio di questo mese.

I mercati prendono la notizia in positivo, ma anche con grande cautela. Gli investitori sono alla ricerca di segnali più concreti di progressi nella riduzione dei livelli di embargo tariffario di fatto che Stati Uniti e Cina (le due maggiori economie mondiali) si sono contrapposti ad aprile. Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha dichiarato alla CNBC che “spetta alla Cina ridurre l’escalation “, mentre la Cina ha rinviato gli stimoli, scommettendo che Washington sarà la prima a cedere. Tuttavia, la concessione di Trump alle case automobilistiche potrebbe dimostrare che sta ascoltando i leader aziendali, e infatti domani ospiterà alla Casa Bianca una trentina di dirigenti di Nvidia, Toyota, SoftBank e Hyundai. Già oggi inoltre terrà un comizio in Michigan per celebrare i suoi primi 100 giorni.

I primi 100 giorni di Trump sono stati i peggiori dai tempi di Nixon

I primi 100 giorni della seconda presidenza di Donald Trump sono i peggiori per il mercato azionario statunitense dagli anni ’70, ovvero dal mandato di Richard Nixon. Il calo del 7,9% dell’indice S&P 500, registrato tra il giuramento di Trump il 20 gennaio e la chiusura del 25 aprile, rappresenta la seconda peggiore performance nei primi 100 giorni dopo il crollo del 9,9% nel 1973 durante la presidenza Nixon, secondo dati di CFRA Research. Il calo di Wall Street durante la presidenza Nixon avvenne che una serie di misure economiche adottate per combattere l’inflazione provocarono la recessione del 1973-1975. Nixon si dimise poi nel 1974 a causa dello scandalo Watergate.

In media, l’S&P 500 sale del 2,1% nei primi 100 giorni di qualsiasi presidente, nei dati degli anni post-elettorali dal 1944 al 2020, sempre secondo i dati CFRA.

Le altre maggiori performance negative nei primi 100 giorni sono state quelle di Bush nel 2001 (-6,9%), Eisenhower nel 1953 (-5,8%) e Truman nel 1949 (-4,9%). Le migliori sono state quelle di Kennedy nel 1961 (+8,9%), Biden nel 2021 (+8,5%) e Obama nel 2009 (+8,4%).

Ieri Wall Street si è ripreso nelle ultime battute

Dopo le vendite che hanno dominato la maggior parte della seduta ieri a Wall Street, sul finale sono arrivati gli acquisti che hanno consentito una chiusura in positivo. A guidare i guadagni finali sono stati Boeing Co. e International Business Machines Corp. tra le blue chip. Quest’ultima prevede di investire 150 miliardi di dollari negli Stati Uniti nei prossimi cinque anni, unendosi a un gruppo di aziende che hanno annunciato impegni di spesa dopo le minacce tariffarie. Su Boeing Co, S&P Global Ratings ha detto che non c’è più il rischio immediato di ridurre il debito a un livello spazzatura, segno di progressi nella ripresa della casa automobilistica dopo il terribile 2024.

Mentre Nvidia Corp. è crollata alla notizia che Huawei Technologies Co. si appresta a testare un nuovo chip di intelligenza artificiale. Il listino USA mostra un timido guadagno in chiusura, con il Dow Jones che ha messo a segno un +0,28%, mentre, al contrario, chiude la giornata senza particolari scossoni l’S&P-500, fermandosi a 5.529 punti. Sulla parità il Nasdaq 100 (-0,03%); come pure, senza direzione l’S&P 100 (-0,06%).

OpenAI ha annunciato di consentire agli utenti di acquistare prodotti all’interno di ChatGPT, l’ultima mossa della startup di intelligenza artificiale per espandere la portata del suo popolare chatbot e sfidare rivali come Google, mentre Alibaba Group Holding Ltd. ha svelato una nuova versione del suo modello di punta Qwen AI, tenendo alto il ritmo vertiginoso di sviluppo che ha caratterizzato il settore dell’intelligenza artificiale cinese sulla scia di DeepSeek. Mastercard Inc. ha annunciato che offrirà ai commercianti la possibilità di ricevere pagamenti in stablecoin.

Gli investitori sono in attesa di una serie di dati aziendali ed economici che li aiuteranno a farsi un’idea dell’impatto della guerra tariffaria di Trump. Le megacap Microsoft Corp. , Apple Inc. , Meta Platforms Inc. e Amazon.com Inc. pubblicheranno i risultati nei prossimi giorni. Sul fronte macro sono in agenda dati dall’occupazione all’inflazione e alla crescita economica questa settimana. Un indicatore dell’attività manifatturiera in Texas si è indebolito significativamente, con i dirigenti che hanno usato termini come “caos” e “follia” per descrivere le turbolenze tariffarie, secondo un rapporto della Federal Reserve Bank di Dallas.

Il trading desk di JPMorgan Chase & Co. sta diventando tatticamente rialzista sui titoli azionari statunitensi , prevedendo che fattori favorevoli, tra cui gli utili delle grandi aziende tecnologiche e gli annunci di accordi commerciali, continueranno a far salire i titoli dopo la recente crisi. Tuttavia, la banca si è affrettata a sottolineare in una nota ai clienti di lunedì che lo slancio della ripresa potrebbe esaurirsi nel giro di poche settimane, con gli impatti negativi dei dazi statunitensi destinati a iniziare a gravare sull’economia nei prossimi mesi. Con l’S&P 500 che ha chiuso in rialzo per cinque sedute consecutive, l’indice azionario americano ha registrato il suo percorso positivo più lungo da novembre.

Il bitcoin ha sfiorato i 94.500 dollari (poco meno di 83.000 euro).Oro in calo dello 0,8% a 3314 dollari l’oncia

Oggi usciranno le trimestrali di importanti società: Deutsche Bank, HSBC Holdings e Lufthansa.

Canada, Mark Carney vince le elezioni: “Trump vuole spezzarci, non accadrà mai”

Il Primo Ministro canadese Mark Carney ha vinto le elezioni, portando il suo Partito Liberale a una rimonta e una vittoria contro i conservatori guidati da Pierre Poilievre, dovuta in gran parte all’atteggiamento aggressivo del presidente statunitense Donald Trump nei confronti del paese.

Carney, primo ministro da marzo dopo le dimissioni di Justin Trudeau, è un economista laureato ad Harvard e Oxford, ha ricoperto la carica di Governatore della Banca del Canada durante la crisi finanziaria globale del 2008 e della Banca d’Inghilterra durante la Brexit. La campagna elettorale è stata dominata da Trump e dalla sua incessante attenzione al Canada, il più stretto alleato e partner commerciale degli Stati Uniti. Trump ha imposto dazi sui prodotti canadesi, spingendo il paese verso la recessione, e ha ripetutamente minacciato di annetterlo come 51° Stato. “Come ho avvertito da mesi, l’America vuole la nostra terra, le nostre risorse, la nostra acqua – ha detto Carney nel discorso post-vittoria – Il presidente Trump sta cercando di spezzarci per poterci possedere. Questo non accadrà mai“.

Asia in tono leggermente positivo. Tokyo chiusa

Con la borsa di Tokyo chiusa in occasione del Giorno di Showa, i listini asiatici viaggiano misti, ma tendenzialmente leggermente positivi. Stamattina l’indice MSCI Asia Pacific guadagna lo 0,7%. L’indice Kospi di Seul è in rialzo dello 0,6%, L’S&P/ASX di Sidney guadagna lo 0,9%. Sulla parità anche Mumbai (+0,11%). Positiva la performance per i titoli automobilistici dopo l’ammorbidimento di Trump sui dazi.

Consolida i livelli della vigilia Hong Kong (+0,12%). CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,1%, Taiex di Taipei +0,5%. In Cina il giro d’affari del settore servizi ha registrato una crescita di quasi il 9% anno su anno nel primo trimestre dell’anno, 1,97 trilioni di yuan (circa 273,5 miliardi di dollari): dai dati pubblicati dal Ministero del Commercio, emerge un forte aumento della componente viaggi. Le esportazioni di servizi hanno raggiunto gli 835,15 miliardi di yuan, con un aumento del 12,2% rispetto all’anno precedente, mentre le importazioni di servizi sono aumentate del 6,2% a 1,14 trilioni di yuan, con un deficit di 303,88 miliardi di yuan. Il segmento dei servizi legati ai viaggi ha continuato a crescere in modo robusto, con un aumento del 21,8% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 584,9 miliardi di yuan.

Borse europee viste poco variate

Le Borse europee sono attese poco mosse in apertura sulla base del +0,02% del future sull’Eurostoxx50. L’euro si mantiene sotto gli 1,14 dollari.

Risiko bancario ancora sotto i riflettori, dopo l’annuncio ieri a sorpresa dell’Ops di Mediobanca su Banca Generali. Il cda della compagnia di assicurazioni, riunitosi ieri per formalizzare la nomina di Philippe Donnet come ceo e di Andrea Sironi come presidente per un nuovo mandato di tre anni, ha preso atto della comunicazione di Mediobanca ma la sua offerta non è stata discussa nella riunione. D’alra parte Banca Generali ha dichiarato che l’offerta non è stata concordata e che un’analisi più dettagliata è in corso.ha precisato che l’OPS promossa da Mediobanca non è stata sollecitata né preventivamente concordata.

Recordati. Il consiglio di amministrazione della società farmaceutica ha esaminato e approvato il piano per il triennio 2025-2027. Il management prevede una crescita a doppia cifra di tutte le metriche chiave che includono il contributo previsto di acquisizioni e nuove licenze che potrebbero essere finalizzate nel periodo del piano per prodotti commerciali o prodotti in fase avanzata di sviluppo o lancio. I vertici hanno segnalato che non sono previste modifiche alla politica di allocazione del capitale e alla politica progressiva dei dividendi.

Unicredit ha rinviato il cda sui conti del trimestre dal 6 all’11 maggio.

Pirelli ha verificato il venir meno del controllo sulla società da parte del socio cinese Sinochem ai sensi del principio contabile Ifrs 10. Il tema della verifica era stato sollevato dal collegio sindacale e dal management a seguito dell’emanazione del Dpcm Golden Power.

Oggi in agenda le assemblee degli azionisti di A2A, di Brunello Cucinelli, di Finecobank, di Interpump, di Recordati, di Unipo, di Brembo e di Industrie De Nora, mentre Maire riunisce il cda sui conti del primo trimestre del 2025. In Europa oggi usciranno le trimestrali di importanti società: Deutsche Bank, HSBC Holdings e Lufthansa.