Borse, Milano crolla come l’11 settembre. L’affondo a – 7,5 per cento
In fumo 61 miliardi, forte calo delle banche tra cui Mps, Banco Bpm e Popolare di Sondrio L'articolo Borse, Milano crolla come l’11 settembre. L’affondo a – 7,5 per cento proviene da Open.

A Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha toccato in giornata una flessione di oltre il 7,5%. Un calo pari a quello del giorno dell’attacco alle Torri Gemelle l’11 settembre 2001. L’indice ha registrato negli anni le dieci sedute peggiori: il 24 giugno del 2016, in occasione del post referendum della Brexit, con un calo del 12,48%. Il 6 ottobre 2008, con il fallimento Lehman Brothers e una flessione dell’8,24%. In occasione dell’11 settembre si scese fino al 7,57%. A metà seduta oggi l’indice Ftse Mib cede il 7,1% a 34.418 punti, bruciando 61 miliardi di capitalizzazione. A Piazza Affari il conto sono le banche. Mps, Banco Bpm e Popolare di Sondrio che perdono oltre l’11%. Pesanti anche Unicredit e Mediolanum (-10%), Mediobanca e Intesa (-9%). Nel listino principale sono in profondo rosso Iveco (-11,8%), Leonardo (-11,4%), Azimut (-11,3%). Soffrono Stellantis (-8%) e Tim (-7,6%). In controtendenza Diasorin (+3,6%) e Amplifon (+0,7%)
Male anche gli altri indici europei
Le Borse europee sono pesanti mentre si valutano gli impatti dei dazi sull’economia globale e le prospettive di un aumento dell’inflazione. In rosso i future di Wall Street, dopo il tonfo della vigilia. Lo stoxx 600 cede il 2%, ai minimi da gennaio. L’indice che raccoglie 600 delle principali capitalizzazioni europee, secondo Bloomberg, si avvia verso la peggiore settimana dal 2022, con un calo del 5%: Madrid (-3,1%), Francoforte (-2%), Parigi (-1,6%) e Londra (-1,4%). Sul fronte valutario il dollaro si stabilizza sulle principali valute estere. L’euro scende a 1,0996 sul biglietto verde.
Milano maglia nera d’Europa, l’apertura in picchiata
La Borsa di Milano oggi ha aperto in picchiata, con il -4,35% e scende sotto quota 36 mila (gli scambi sono a 35.458). A trascinare il listino all’apertura sono stati soprattutto i bancari con Banca Mps che cede l’8,01%, pop Sondrio il 7,65%, Unicredit il 7,61%, Bper il 7,6% e Intesa il 6,69%. Calo anche Tim -6,41%, Stm -3,84%. Nell’automotive Iveco -6,46% e Stellantis -4,15%. Come primo effetto dei dazi sui veicoli importati, la casa automobilistica ha sospeso temporaneamente la produzione di due stabilimenti in Canada e Messico.
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