Attacchi con la siringa, l’appello della vittima: “Ragazze denunciate, trovate la forza di farlo. La rete ha funzionato”

La studentessa era stata aggredita sul cavalcavia di San Giusto. “Ora più tranquilla. Ma le donne non possono mai abbassare la guardia”

Apr 17, 2025 - 03:07
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Attacchi con la siringa, l’appello della vittima: “Ragazze denunciate, trovate la forza di farlo. La rete ha funzionato”

Pisa, 17 aprile 2025 – Sorpresa e sollevata. Quando le comunichiamo la notizia - l’uomo che è stato ritenuto responsabile degli attacchi con la siringa è agli arresti domiciliari - la giovane aggredita nel secondo episodio, quello di sabato 18 gennaio, resta un attimo in silenzio: non si aspettava una telefonata simile, ma ci sperava. Poi spiega: “È importante denunciare”.

“Erano le 18.15 e mi trovavo sul cavalcavia di San Giusto, stavo camminando, ero sola, non c’erano auto né persone – aveva raccontato a gennaio a La Nazione – Un uomo, che sarà stato alto massimo un metro e 70, incappucciato con una giacca impermeabile e le scarpe nere, mi ha punta con un ago. Poi è scappato”. E aveva aggiunto: “Fisicamente sto bene, psicologicamente sono giù”. La giovane, si era rivolta “alla polizia subito”. Ma era poi tornata il lunedì in questura per la querela. Era quindi andata in ospedale per la profilassi. E aveva poi contattato l’altra vittima, che intorno alle 17.30 della domenica aveva riferito di essere stata punta sul viale Bonaini, via della Spina.

Nel primo caso, quello di settembre sul Lungarno Buozzi, il messaggio era stato rilanciato su whatsapp. “Sono stata punta con una siringa da un uomo”. La chiamata allora era arrivata direttamente alle volanti. Una donna aveva allertato gli agenti raccontando di essere stata avvicinata da un uomo e di essere poi stata punta con un ago. Parole che in seguito erano rimbalzate sulle chat dei più giovani. “Ragazzi... avvisate anche le vostre amiche”.

I due episodi successivi, di gennaio, erano stati raccontati su Instagram, sulla pagina “Memes Unipi”, dove si pubblicano annunci utili ma anche battute scherzose. E dove le reazioni erano state tante. “La notizia girava da settembre 2024 e purtroppo è successo di nuovo, questa volta a me... mi sono girata e l’ho visto piegato, ma poi si è messo subito a correre ed è scappato via. Volevo diffondere la notizia il più possibile e dire a tutti, ma soprattutto alle ragazze che passeggiano sole a Pisa, di stare molto attente”, le parole scritte di getto, poco dopo l’agguato. In effetti quelle poche frasi erano poi rimbalzate ovunque nelle ore seguenti. E la città era piombata nella paura.

Adesso come sta?

“Ora bene”.

La polizia ha arrestato l’uomo su cui si erano concentrare le indagini pochi giorni dopo gli episodi.

“È stato preso grazie alle nostre segnalazioni e alle indagini della polizia. Una ’catena’ che ha funzionato. Un’organizzazione complessa che ha dato i suoi frutti”.

Si sente più tranquilla, dal momento che il sospettato è agli arresti domiciliari?

“Di sicuro, ma noi donne quando usciamo, soprattutto se lo facciamo da sole, dobbiamo stare attente, mai abbassare la guardia”.

Gli investigatori contestano al sospettato il reato di violenza sessuale.

“Sono d’accordo. In fin dei conti è stata una violenza quella contro di me e le altre donne colpite”.

Fin dall’inizio, ha sostenuto l’importanza di parlarne e di raccontare sempre episodi simili alle forze dell’ordine.

“Sì, alle donne dico, denunciate, fatelo sempre. Trovate la forza e anche abbiate la speranza. Perché la collaborazione in questi casi funziona. Questa è la dimostrazione: solo così si può ottenere giustizia e sembra che al momento si vada in quella direzione”.