Apple cambia strategia: la guerra commerciale tra Usa e Cina spinge l’azienda verso l’India
Negli ultimi anni, le tensioni economiche tra Stati Uniti e Cina hanno avuto ripercussioni significative su molte multinazionali, ma pochi casi sono emblematici come quello di Apple. La compagnia di Cupertino si prepara a una mossa strategica senza precedenti: trasferire completamente in India l’assemblaggio degli iPhone destinati al mercato americano. Secondo quanto riportato dal Financial […] L'articolo Apple cambia strategia: la guerra commerciale tra Usa e Cina spinge l’azienda verso l’India proviene da Economy Magazine.

Negli ultimi anni, le tensioni economiche tra Stati Uniti e Cina hanno avuto ripercussioni significative su molte multinazionali, ma pochi casi sono emblematici come quello di Apple. La compagnia di Cupertino si prepara a una mossa strategica senza precedenti: trasferire completamente in India l’assemblaggio degli iPhone destinati al mercato americano. Secondo quanto riportato dal Financial Times, la transizione potrebbe iniziare già nel 2025, con l’obiettivo di produrre entro la fine del 2026 in India tutti gli oltre 60 milioni di iPhone venduti ogni anno negli Stati Uniti.
Una svolta storica nella catena produttiva di Apple
La decisione di Apple rappresenta un cambiamento radicale nella sua catena di approvvigionamento. Storicamente, l’azienda ha sempre fatto affidamento sulla Cina per la produzione dei suoi dispositivi, in particolare grazie alla collaborazione con colossi del settore come Foxconn. Tuttavia, l’inasprimento delle politiche commerciali da parte dell’amministrazione statunitense – tra cui dazi fino al 100% annunciati dal presidente Donald Trump – ha reso la situazione insostenibile sul lungo periodo.
Record di spedizioni dall’India
A testimonianza della crescente centralità dell’India nella strategia di Apple, nel solo mese di marzo 2025 i fornitori indiani Foxconn e Tata hanno spedito iPhone verso gli Stati Uniti per un valore record di quasi 2 miliardi di dollari. Una cifra senza precedenti, che dimostra la velocità con cui Apple sta accelerando la transizione. Per evitare l’impatto dei dazi imminenti, i dispositivi sono stati trasportati per via aerea, una mossa logistica costosa ma necessaria per mantenere competitivo il prezzo finale.
La Cina perde terreno, ma resta un attore chiave
Nonostante il piano di ridimensionamento, la Cina resta al momento il centro principale della produzione Apple. La maggior parte degli iPhone viene ancora assemblata lì, in particolare attraverso l’operato di Foxconn. Tuttavia, i dazi del 20% ancora in vigore – nonostante una breve tregua concessa agli smartphone – pesano sull’efficienza economica del sistema produttivo cinese per l’export verso gli Usa.
L’India tra opportunità e sfide
Anche l’India è stata soggetta a un dazio “reciproco” del 26%, attualmente sospeso. Questo perché Nuova Delhi è impegnata in trattative con Washington per un accordo commerciale bilaterale che potrebbe rafforzare la cooperazione economica tra i due Paesi. Gli Stati Uniti, nel frattempo, continuano a rappresentare uno dei mercati più importanti per Apple, con circa il 28% dei 232 milioni di iPhone spediti globalmente nel 2024, secondo i dati di IDC.
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