Amici 2025: il caso di Nicolò Filippucci e le esibizioni senza post produzione
Amici 2025 post produzione: il caso di Nicolò Filippucci e le esibizioni senza filtri. Dopo l’ultima puntata di Amici 24, scoppia la polemica sull’edizione 2025. Al centro, la presunta mancata post produzione su Nicolò Filippucci durante l’esibizione sulle note di Sinceramente di Annalisa: un fatto che ha attirato l’attenzione del pubblico e degli addetti ai […] L'articolo Amici 2025: il caso di Nicolò Filippucci e le esibizioni senza post produzione proviene da All Music Italia.

Amici 2025 post produzione: il caso di Nicolò Filippucci e le esibizioni senza filtri.
Dopo l’ultima puntata di Amici 24, scoppia la polemica sull’edizione 2025. Al centro, la presunta mancata post produzione su Nicolò Filippucci durante l’esibizione sulle note di Sinceramente di Annalisa: un fatto che ha attirato l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori, in primis quella del nostro Alvise Salerno.
Da anni si discute sul web del fatto che i cantanti in gara ad Amici di Maria De Filippi vengano post-prodotti per la messa in onda (solo la finale è in diretta). Una scelta che genera spesso discussioni, soprattutto per il trattamento diverso tra canto e ballo. I giudici, nonostante le correzioni vocali, si esprimono comunque sull’intonazione, a volte con valutazioni discutibili.
Sabato 19 aprile, però, qualcosa è cambiato. Nicolò Filippucci, uno dei cantanti più apprezzati della scuola, si è esibito senza autotune o effetti correttivi. Un’eccezione? Un errore tecnico? O una scelta ben precisa della produzione?
Nicolò Filippucci senza post produzione: è una scelta o una svista?
Tra i primi a parlarne è stato Alvise Salerno, speaker radiofonico e membro della redazione di All Music Italia.
Durante una diretta su Twitch, Alvise ha notato un dettaglio tecnico non indifferente: la voce di Nicolò non sembrava trattata in post produzione. Una rarità, considerando che le performance ad Amici vengono spesso “limate” digitalmente.
«Non ci posso credere che abbiano fatto questa cosa. Hanno tolto la post produzione, ma perché così all’improvviso? Non c’era uno straccio di effetto, quella era la voce registrata in presa diretta», ha detto, paragonando la performance di Nicolò a quella di altri concorrenti, come Trigno, la cui voce appariva trattata.
Autotune sì, autotune no: cosa cambia per chi ascolta?
Secondo Alvise, la questione è anche di percezione: «Quando non c’è post produzione, la regolazione dei volumi è complessa. La voce sale e scende con la distanza dal microfono. Con Trigno, invece, era sempre uguale. Questo è segno evidente di compressione e autotune».
Il dibattito su Amici 2025 si è riacceso in seguito al caso legato alla post produzione sull’esibizione di Nicolò, sollevando interrogativi tra il pubblico e gli esperti di musica. Il cosiddetto “caso Nicolò Amici 2025 post produzione” ha infatti riportato l’attenzione su un punto mai chiarito del programma: perché correggere le esibizioni dei cantanti?
Il dubbio resta: è stata una scelta per valorizzare Nicolò, considerato uno dei migliori della scuola, oppure una svista tecnica? «Ho una teoria: forse, visto che Nicolò è considerato il migliore, hanno detto ‘a lui togliamo tutto e facciamolo sentire per quello che è’», ha aggiunto Salerno.
Cosa sia successo davvero non è chiaro. Ma di certo l’effetto sul pubblico c’è stato. Molti spettatori, non abituati a questi tecnicismi, hanno percepito la sua esibizione come “meno pulita”.
Perché non riportare tutto in diretta?
Il caso riapre una questione annosa: perché i cantanti beneficiano di post produzione, mentre i ballerini no? Entrambi competono per un premio finale, eppure solo i primi vengono “ritoccati”.
In una competizione con premi in denaro e visibilità professionale, correggere le esibizioni altera la percezione del talento e quindi l’equità della gara.
Se i ballerini non vengono corretti, perché i cantanti sì?
I ballerini si esibiscono sempre in presa diretta, con tutte le imperfezioni del caso. I cantanti invece ricevono un trattamento audio che li rende, almeno fino alla finale, più “precisi”. Questo crea uno squilibrio oggettivo in termini di gara.
A voler pensar male, si potrebbe dire che la musica, essendo più redditizia per il programma, viene “protetta”. O forse la danza è ancora considerata arte pura, mentre la musica – almeno quella televisiva – è vista come prodotto da perfezionare e promozionare.
E voi cosa ne pensate? Vi siete accorti della differenza nell’esibizione di Nicolò Filippucci durante l’ultima puntata del serale di Amici 24?
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