Alla scoperta di 7 borghi imperdibili della provincia di Savona
Ecco sette splendidi borghi da scoprire nella provincia di Savona, tra mare e colline, storia, bellezza e atmosfere senza tempo.

Il territorio savonese è uno scrigno di meraviglie: tra profili collinari ammantati di boschi e un litorale che alterna falesie a scorci più dolci, si celano borghi che sembrano sospesi nel tempo. Basta qualche giorno a disposizione per entrare in punta di piedi nel loro ritmo lento, percorrere vicoli lastricati che raccontano antiche storie, assaporare la genuinità di una focaccia appena sfornata e, se la stagione lo consente, tuffarsi nel mare che bagna le sue coste.
Ecco, allora, una selezione di sette borghi della provincia di Savona che meritano una visita. Alcuni sono insigniti del titolo di “Borghi Più Belli d’Italia”, altri si rivelano lungo strade secondarie, piccoli scrigni che raccontano la Liguria più autentica e sorprendente.
Millesimo, uno dei Borghi Più Belli d’Italia
Nel cuore della Val Bormida, terra di passaggio e di confine tra Liguria e Piemonte, Millesimo si svela come un borgo discreto, raccolto, capace di incantare chiunque decida di soffermarsi per davvero, con lo sguardo e con l’anima.
Il centro storico ha una forma curiosa, quasi triangolare, e conserva l’impronta medievale lungo i portici e le strade acciottolate. Passeggiando da Piazza Italia verso il lungofiume, si percepisce subito la vocazione artigiana e gastronomica del paese: le vetrine delle botteghe locali raccontano una passione che si tramanda di generazione in generazione, contraddistinta da pane fragrante, dolci tradizionali e prodotti a chilometro zero.
Ma è soprattutto il tartufo a raccontare l’identità di Millesimo. Non a caso, il borgo è conosciuto in tutta Italia come “città del tartufo”, grazie al microclima e ai boschi tutt’intorno che rappresentano l’habitat perfetto per il pregiato tubero. Ogni settembre, la Festa Nazionale del Tartufo trasforma il paese in una vera capitale del gusto, dove il profumo intenso si mescola alle note musicali e alla vivacità delle bancarelle.
Noli, antica Repubblica Marinara
Adagiato tra mare e colline, Noli è uno di quei luoghi che sanno unire la poesia del paesaggio alla grandezza della Storia. Inserito nel prestigioso circuito dei Borghi Più Belli d’Italia, conserva ancora oggi un fascino aristocratico e una dimensione quasi intima, nonostante il suo glorioso passato da Repubblica Marinara.
Una passeggiata tra i caruggi è come varcare la soglia di un’epoca lontana. Le torri che svettano nel centro storico (superstiti delle 72 originarie) sembrano vegliare sull’abitato: la Torre Papona, la Torre del Comune, quella dei Quattro Canti e la Torre San Giovanni sono silenziosi guardiani di pietra che raccontano una storia fatta di indipendenza, scambi marittimi e tenacia.
Noli ha infatti il primato di essere stata l’ultima delle Repubbliche Marinare a cedere sotto la pressione napoleonica, nel 1797. Una resistenza che ne ha consolidato il carattere fiero e la reputazione di piccola grande potenza ligure. La Chiesa di San Paragorio, splendido esempio di romanico, testimonia le origini antichissime del borgo: è uno dei luoghi più suggestivi e sacri di tutta la Liguria, custode di secoli di fede e arte.
Dal centro, lo sguardo si alza verso il Castello di Monte Ursino, costruito dalla famiglia Del Carretto. Raggiungibile con una camminata tra ulivi e muretti a secco, osserva il mare e vanta una delle viste più belle della costa savonese. Le mura che collegano il castello al borgo sono ancora perfettamente conservate.
Zuccarello, il borgo di Ilaria

Immerso nella verde Val Neva, poco lontano da Albenga, Zuccarello si presenta come un gioiello incastonato tra boschi, colline e ricordi. È uno di quei borghi che si svelano piano, passo dopo passo, lasciando che siano i dettagli a conquistare: le pietre levigate dal tempo, le arcate dipinte a trompe l’oeil, i silenzi.
Il cuore del paese è un’unica via, stretta e accogliente, protetta da portici sorretti da colonne di ispirazione ligure-piemontese. Alle due estremità spiccano le porte turrite, da cui un tempo si dipartivano le mura difensive che scendevano dalla collina del castello. Oggi resta il rudere, testimone muto della potenza dei Del Carretto, la famiglia che qui aveva costruito la sua roccaforte.
Ma Zuccarello è anche il borgo dell’amore e della nostalgia, legato alla figura dolce e tragica di Ilaria Del Carretto, nata proprio qui. La sua storia è conosciuta in tutta Italia grazie al celebre sarcofago scolpito da Jacopo della Quercia, custodito nella Cattedrale di Lucca. Ma prima di diventare la giovane sposa di Paolo Guinigi, Ilaria ha camminato sotto questi portici, ha guardato da queste finestre, ha vissuto nel castello che sovrastava il borgo. E ancora oggi, camminando lungo il ponte medievale a schiena d’asino, sembra di sentire l’eco lieve dei suoi passi.
Laigueglia, sogno di mare
C’è qualcosa di irripetibile nell’atmosfera che si respira a Laigueglia. Può essere la luce che accende i colori delle case al tramonto, oppure la voce del mare che si insinua tra le piazzette e i caruggi o, ancora, il molo, con le barche addormentate, o il silenzio operoso dei pescatori che ancora oggi rammendano le reti all’alba. Quel che è certo è che Laigueglia incanta.
La sua anima è marinara, ma basta risalire verso Colla Micheri per cambiare prospettiva e ritrovarsi in un piccolo borgo medievale, che sembra appartenere a una fiaba. Da qui, lo sguardo si apre su Capo Mele, il punto del continente più vicino alla Corsica.
Sul crinale, il faro e la chiesetta della Madonna delle Penne vegliano su Laigueglia e sul suo passato. Giù, il mare si distende lento su una spiaggia di sabbia morbida, dal fondale basso e dorato: una rarità in Liguria, dove la costa è spesso frastagliata e sassosa.
Laigueglia è un vecchio borgo saraceno che ha saputo conservare intatta la propria bellezza. Lungo i caruggi stretti e sinuosi, tra le case color pastello, si nasconde una malinconia leggera, un senso di appartenenza profondo.
Balestrino, il borgo fantasma
Nascosto tra le pieghe delle colline liguri, in un paesaggio punteggiato da ulivi e attraversato dal rio Ponte, Balestrino racconta una storia fuori dall’ordinario. A renderlo unico non è solo la sua posizione panoramica o l’eredità medievale che ancora si respira tra i ruderi, ma soprattutto il silenzio: sì, perché Balestrino è un borgo fantasma.
Durante gli Anni Sessanta, l’intero nucleo abitativo venne abbandonato a causa dell’instabilità del terreno e del rischio di frane. Gli abitanti si spostarono più in alto, fondando un nuovo centro e lasciandosi alle spalle case, piazze, chiese e memorie. Da allora, il borgo antico è rimasto fermo nel tempo.
Tra i resti di quello che un tempo era un villaggio vivo e operoso, emergono due anime distinte: quella sacra e quella fortificata. La vecchia Chiesa di Sant’Andrea, ormai in rovina, conserva ancora le tracce della sua bellezza, con altari in marmo policromo e un pulpito decorato con gli stemmi della nobile famiglia Del Carretto, a cui si deve gran parte della storia locale. Più moderna e funzionale è la nuova chiesa, edificata nella parte alta del paese, ma l’eco del passato continua ad abitare i ruderi antichi, tra muri punteggiati da crepe e affreschi sbiaditi.
Non lontano dal cimitero, la piccola Chiesa di San Giorgio svela una struttura medievale e preziosi affreschi risalenti al Quattrocento. E poi, il Castello dei Del Carretto, che svetta con eleganza su tutta la vallata, una fortezza costruita su bastioni imponenti, parzialmente distrutta dai Francesi nel 1795, e restaurata nel corso del Novecento fino ad assumere l’aspetto di un austero palazzo fortificato. Le sue mura hanno fatto da sfondo anche al cinema: è qui che sono state girate molte scene del film Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro, tratto dal celebre romanzo di Cornelia Funke.
Varigotti, l’incanto del borgo saraceno

Varigotti non ha bisogno di presentazioni, ma ogni volta che ci si torna sembra di scoprirlo di nuovo. Forse è per l luce dorata che accarezza le case, per il profumo del mare che qui arriva prima ancora di vederlo, oppure per le origini saracene, che gli conferiscono un’impronta architettonica inconfondibile e un’anima vagamente esotica.
Con le casette color ocra affacciate direttamente sulla sabbia, è una delle mete più amate della Riviera di Ponente. In estate, la Baia dei Saraceni è una delle spiagge libere più ampie e suggestive di tutta la Liguria.
Ma Varigotti non è solo mare. Ha anche un altro volto, che si scopre indossando scarpe comode e affrontando il sentiero che parte da Piazza Cappello del Prete. È l’anello di Varigotti, un percorso che si arrampica tra macchia mediterranea, scorci panoramici e profumi di erbe selvatiche.
Celle Ligure, tra cielo e mare
Sospeso tra cielo e mare, tra caruggi e passeggiate vista mare, Celle Ligure è un piccolo tesoro ligure, inserito a pieno titolo tra i Borghi Più Belli d’Italia, dove l’equilibrio tra natura e architettura sembra raggiunto nella sua forma più poetica: le case colorate allineate lungo la costa, le spiagge sabbiose che invitano alla quiete, i vicoli che salgono verso le colline.
Celle è il luogo perfetto per una vacanza al mare, ma non solo. Oltre al litorale che ammalia in estate, propone sentieri tra uliveti e pinete, ideali per passeggiate durante tutto l’anno. Dai percorsi che salgono verso le frazioni collinari si aprono panorami che fanno bene all’anima: scorci che abbracciano il blu del mare, il verde delle alture e i colori pastello delle pareti delle case.
Il borgo custodisce anche un ricco patrimonio storico e artistico. Le chiese, gli oratori, gli edifici signorili raccontano un passato di mare e devozione, di commercio e cultura. Passeggiando per il centro, si scoprono cortili nascosti, facciate decorate, piccoli giardini che sembrano custodire segreti.