"Adattarsi al mondo alterato". Una sfida per l’architettura

Il curatore Ratti: "Crisi climatica, la Biennale di Venezia sull’ambiente"

Mag 8, 2025 - 06:38
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"Adattarsi al mondo alterato". Una sfida per l’architettura

Una miriade di progetti architettonici fattibili per dare risposte "a una delle sfide più importanti del nostro tempo: l’adattamento a un mondo alterato". Carlo Ratti, curatore della 19ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, dal 10 maggio al 23 novembre, parla di "un esperimento" che, attorno al tema del costruire per garantire all’umanità una sopravvivenza, chiama in campo più saperi, più forme di intelligenza – naturale, artificiale, collettiva – e guarda alle ricerche che vengono compiute nello spazio come possibili soluzioni non per traslocare in altri pianeti o navicelle, ma per migliorare il nostro essere sulla Terra. "Per decenni – spiega Ratti –, l’architettura ha risposto alla crisi climatica con la mitigazione: progettare per ridurre il nostro impatto sul clima"; ora è tempo di cambiare, è tempo "che l’architettura passi dalla mitigazione all’adattamento" con "un cambiamento radicale" per ripensare "l’ambiente costruito". Questo non significa fare affidamento solo sull’intelligenza artificiale, ma fare sì che questa si unisca in un dialogo-confronto-unione con quella naturale – dai batteri alle piante – e quella collettiva, quella che potrebbe essere riassunta nel termine "gens", che assieme alla radice "Intelli" compone il titolo dell’esposizione (Intelligens. Natural. Artificial. Collective.).

Una grande sfida, che Ratti ha risolto dando vita a una Biennale con più di 250 progetti (dagli edifici costruiti con le rovine provocate dalle bombe in Ucraina al nucleare pulito con le centrali proposte da Newcleo e progettate da Pininfarina) e 750 partecipanti; punto nodale gli spazi delle Corderie all’Arsenale l’apertura: una sala molto calda – con una installazione acquatica di Pistoletto – dominata da macchinari per l’aria condizionata, che dice che il nostro stare al fresco in stanze chiuse significa concorrere ad aumentare le temperature esterne.