6 maggio, chi era Andy Warhol: a Firenze il film evento
Alcune curiosità sul padre della Pop Art. Il ritratto del padre della Pop Art da Giunti Odeon nel film ‘Andy Warhol: American Dream’

Firenze, 6 maggio 2025 - Pittore, scultore, grafico, sceneggiatore, scrittore, musicista, fotografo, regista: Andy Warhol, scomparso a New York il 22 febbraio 1987, è stato un poliedrico artista, icona e leggendario padre della pop art, nonché uno dei più influenti e avanguardisti artisti del XX secolo. Eccentrico, stravagante e vanitoso, Andy Warhol è soprattutto uno degli artisti più famosi di tutti i tempi, ossessionato dalla riproducibilità dell'arte e spinto dal desiderio di rendere popolare ogni espressione artistica. Conosciamo la sua vena artistica, i celebri laboratori Factory, i quadri conservati al Museum of Modern Art di New York ma ci sono alcuni episodi della sua vita e alcune curiosità che non tutti conoscono e che, invece, ne accrescono l'originalità.
Curiosità sulla sua vita
Andy Warhola - questo era il suo vero nome - nacque a Pittsburgh, in Pennsylvania, da una famiglia di emigranti slovacchi che non registrò mai ufficialmente in ospedale la sua nascita. Sui documenti, infatti, risulta che l'artista è nato il 6 agosto 1928 ma in realtà pare che Warhol cambiasse a piacimento la sua età, inventando storie sulla sua infanzia quando parlava con i giornalisti. A 8 anni contrasse la malattia di Huntington, un morbo genetico neurodegenerativo che lo costrinse a letto per molto tempo. Per questo motivo il giovane "Candy Andy", così soprannominato dalla mamma per la sua passione per le caramelle, passò la vita temendo in modo ossessivo ospedali e medici. Nel 1949 Warhol, squattrinato, viveva a New York in un seminterrato infestato dagli scarafaggi; quando si presentò a un colloquio di lavoro con Carmel Snow, potentissima fashion editor di "Harper's Bazaar", dal book di presentazione sbucò uno di quegli insetti; la Snow, impietosita dal ragazzo, gli permise di collaborare al giornale. O almeno questo è ciò che raccontò Warhol alla stampa quando gli chiesero della sua prima esperienza lavorativa. In quell'anno l'artista viveva in una casa a schiera al 1342 di Lexington avenue in compagnia di 25 gatti siamesi, tutti di nome Sam, eccetto una che si chiamava Hester. Appassionato di tecnologia nell'appartamento, che era privo di mobili, l'artista amava circondarsi di registratori, apparecchi televisivi e radiofonici che teneva rigorosamente accesi, forse per riempire una solitudine spesso insopportabile. L'abitazione, secondo ciò che dicevano gli amici che la frequentavano, era strapiena di cianfrusaglie, di giocattoli, scatole vuote di prodotti da supermercato, di dischi e riviste cinematografiche, a dimostrazione di quanto Warhol fosse un accumulatore compulsivo. Nel 1962 Andy Warhol prese in affitto la caserma dei pompieri dismessa al 158 East 87th street di New York per 150 dollari al mese: trasformò il secondo piano in studio dove creò alcuni dei suoi primi lavori. L'artista morì per una operazione alla cistifellea nell'ospedale di New York nel 1987, ma quella non fu la prima volta: nel 1968 era già stato dichiarato clinicamente morto a seguito di un colpo di pistola sparato da Valerie Solanas, un'attivista femminista, dopo che Warhol respinse una sua sceneggiatura. Miracolosamente poi si riprese, ma mai veramente dalle proprie paure.
Il film su uno dei più grandi artisti del XX secolo
Stasera alle ore 21 appuntamento a Giunti Odeon per tutti gli appassionati di arte e cinema, con la proiezione speciale di Andy Wharol: American Dream, il film-evento dedicato a uno dei più grandi maestri dell'arte del XX secolo. Come in un viaggio on the road, il film esplora l’enigmatica personalità di Andy Warhol (1928-1987), indagando i suoi legami familiari e le radici che hanno plasmato uno degli artisti più iconici del Novecento. Spesso interrogato sulle sue origini, Warhol rispondeva con una frase ormai celebre: “Vengo dal nulla”. I suoi genitori, Ondrej Warhola (che anglicizzò il cognome al suo arrivo negli Stati Uniti) e Júlia Justína Zavacká, emigrarono dall’attuale Slovacchia durante un periodo di intensa migrazione verso l’America. Il documentario parte proprio da queste radici per rivelare aspetti inediti della vita dell’artista, intrecciando il suo background familiare con la sua straordinaria carriera. Attraverso interviste intime e materiali personali, il film accompagna gli spettatori in un viaggio emotivo e spirituale, esplorando le origini di Warhol e gli anni leggendari della Factory di New York. La narrazione offre una nuova prospettiva sull’artista, svelando dettagli meno noti che cattureranno l’attenzione non solo degli ammiratori di Warhol, ma anche di un pubblico più ampio. Una parte significativa del documentario è stata girata nel villaggio d’origine dei genitori di Warhol, dove il cristianesimo bizantino era profondamente radicato. La fede e la religione, temi centrali nella vita dell’artista, si intrecciano con la sua arte, mostrando il lato introverso e malinconico di un uomo che trasformava l’ordinario in straordinario. Il film visita luoghi simbolici come la casa natale di Warhol a Pittsburgh, la Carnegie Tech University dove studiò e la sua prima casa a New York. Vengono inoltre documentati altri luoghi cruciali della sua vita, come quello in cui è stato vittima di un tentativo di assassinio, l’ospedale della morte improvvisa e il luogo di sepoltura a Pittisburgh. Ad arricchire il racconto di Andy Warhol: American Dream ci sono i contributi dei nipoti Donald Warhola, vicepresidente della Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, e James Warhola, illustratore e artista. Con materiali inediti e nuove prospettive, il docu-film getta luce sulla complessità di Warhol, rivelandone il lato più intimo e il profondo impatto che il suo lavoro ha avuto sulla cultura contemporanea. Andy Warhol: American Dream è stato realizzato con il sostegno della famiglia Warhol, dell’Andy Warhol Museum di Pittsburgh, del Museo di Andy Warhol a Medzilaborce (Slovacchia), della Galleria Nazionale Slovacca, della Galleria della città di Praga e della Fondazione Andy Warhol. Biglietto: euro 10 (ridotto euro 8).