5 curiosità imperdibili sull’Expo 2025 di Osaka, l’evento dell’anno in Giappone
Non solo una celebrazione della tecnologia, ma un evento culturale profondo che vuole ripensare il ruolo dell’essere umano nel mondo futuro: ecco le curiosità sull'Expo di Osaka 2025

Dallo scorso 13 aprile al 13 ottobre 2025, la città di Osaka ospita la nuova Esposizione Universale, l’evento globale che unisce Paesi, organizzazioni internazionali e aziende all’insegna della cooperazione e dell’innovazione. Il tema scelto per questa edizione è “Progettare la società futura per le nostre vite” (Designing Future Society for Our Lives), un invito a riflettere su come migliorare la qualità della vita attraverso scienza, tecnologia, sostenibilità e inclusione sociale.
Il sito espositivo quest’anno sorge sull’isola artificiale di Yumeshima, nella baia di Osaka e ha accolto oltre 160 Paesi partecipanti, pronto a dare il benvenuto anche a circa 28 milioni di visitatori attesi. Ma oltre ai numeri, Expo 2025 promette ogni volta una serie di sorprese e particolarità che la rendono unica nel panorama delle esposizioni universali. Ecco cinque curiosità da non perdere quest’anno.
1. Il Grand Ring: un anello simbolico
Al centro del sito di Expo 2025 si erge il cosiddetto “Grand Roof”, noto anche come “Grand Ring”, una struttura architettonica colossale a forma di anello, progettata da Sou Fujimoto. Con un perimetro di circa 2 chilometri, questa passerella sopraelevata collega i padiglioni principali e offre un punto di osservazione panoramico sull’intera area espositiva.
Il design circolare è simbolico: rappresenta l’interconnessione tra le nazioni e il ciclo continuo della vita. Tuttavia, il progetto ha suscitato dibattiti per i suoi costi elevati, stimati in oltre 235 miliardi di yen (circa 1,6 miliardi di dollari), pari a più del 14% dell’intero budget dell’Expo. Anche i materiali utilizzati non sono interamente sostenibili come inizialmente dichiarato, ma resta uno degli elementi visivi più emblematici della manifestazione.

2. Padiglioni temporanei e “phygital”
Expo 2025 Osaka punta su un format innovativo e sostenibile: la maggior parte dei padiglioni sono stati pensati per essere temporanei, progettati per essere smontabili e costruiti con materiali riciclabili. Alcuni padiglioni, inoltre, sono del tutto “phygital”, un termine che unisce “physical” e “digital”: esperienze che mescolano spazi fisici e contenuti digitali interattivi.
Ad esempio, attraverso visori AR/VR, i visitatori possono esplorare virtualmente ambienti naturali, monumenti o città dei Paesi partecipanti, senza doverli visitare fisicamente. Una soluzione pensata per ampliare l’accessibilità e ridurre l’impatto ambientale.

3. La rivoluzione robotica in prima linea
Come ci si aspetta dal Giappone, la robotica è protagonista assoluta dell’Expo. Numerosi robot sono stati impiegati per offrire servizi ai visitatori: accoglienza multilingue, guida all’interno dei padiglioni, assistenza alle persone con disabilità, consegna di cibo e addirittura spettacoli artistici.
Molti di questi robot sono alimentati da intelligenza artificiale e sviluppati per migliorare il benessere quotidiano, in linea con il tema dell’Esposizione. Expo 2025 è dunque una vera vetrina per il futuro della convivenza tra uomo e macchina.
4. Il Padiglione Italia: tra longevità e innovazione
Anche l’Italia è tra i protagonisti di Expo 2025 con un padiglione che intende raccontare un Paese contemporaneo, creativo e tecnologico, senza dimenticare la propria identità culturale. Il concept si focalizza su temi come sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica e longevità, ambito in cui l’Italia è un riferimento scientifico a livello mondiale.
Il padiglione italiano è stato progettato come una città ideale e innovativa, in grado di unire la bellezza estetica del Made in Italy con i temi chiave dell’Expo, ponendo l’accento su ricerca, cultura e benessere collettivo. Quella dell’Expo 2025 di Osaka è anche un’occasione per rafforzare il dialogo tra Italia e Giappone, storicamente legati da relazioni di amicizia e collaborazione.

5. Myaku-Myaku: la mascotte che batte come un cuore
Ogni Expo ha la sua mascotte e quella di Osaka 2025 si chiama Myaku-Myaku. Disegnata dall’illustratore Kōhei Yamashita, è una creatura strana e affascinante, composta da una parte rossa (che rappresenta cellule viventi) e una blu (che rappresenta l’acqua). Il suo nome richiama l’onomatopea giapponese che simula il battito cardiaco, myaku myaku, e simboleggia la connessione tra vita, natura e società.
Myaku-Myaku è già diventata un personaggio popolare in Giappone: protagonista di gadget, video educativi e iniziative per coinvolgere i bambini e le famiglie.