Un ciclone tardivo scuote il cuore della primavera Sembra di essere in pieno
autunno avanzato, ma siamo invece a
metà maggio. Il meteo in Italia, e in particolare nel
Sud, sta per subire un colpo deciso da parte di un
ciclone afro-mediterraneo che si manifesterà nei prossimi giorni con
caratteristiche violente e del tutto fuori stagione. L’
assenza dell’alta pressione continua a lasciare l’Italia esposta, come una terra di nessuno, agli assalti delle
correnti instabili che giungono sia da
est Europa che dall’
oceano Atlantico. È questo il terreno perfetto per l’innesco di una perturbazione di rara intensità per il periodo, pronta a colpire tra
giovedì 15 e venerdì 16 maggio, portando con sé un
carico di maltempo estremo,
venti impetuosi e
mareggiate pericolose.
Un ciclone di natura atlantica alimentato dalle correnti orientali Il cuore di questo evento meteorologico è rappresentato da una
depressione in formazione tra la
Tunisia e l’
Algeria, dove l’aria fredda in discesa dai Balcani si scontrerà con l’umidità e il calore delle
massi d’aria sahariane. Questo scontro darà vita a un
ciclone strutturato, capace di approfondirsi rapidamente tra il
Canale di Sardegna e quello di
Sicilia, assumendo caratteristiche più simili a quelle tipiche di ottobre o novembre che non di una primavera inoltrata. I modelli meteorologici concordano nel delineare una traiettoria netta verso il
Sud Italia, con una particolare insistenza sulle
regioni ioniche, dalla
Sicilia orientale fino alla
Calabria meridionale.
Onde altissime e piogge torrenziali: allerta sul versante ionico Il primo effetto tangibile del ciclone sarà l’arrivo di
venti molto forti, che spireranno tra
scirocco e levante, sollevando
onde alte fino a 6 metri sulle coste del
Mar Ionio. Tra i tratti più esposti si segnalano il
messinese ionico, il
catanese, il
siracusano, il
ragusano, il
reggino, il
catanzarese e il
crotonese. Si tratta di un evento meteo che potrebbe causare
danni significativi alla linea costiera, erosioni, allagamenti nei centri urbani prossimi al mare, e interruzioni nei collegamenti marittimi. Contemporaneamente, ci sarà spazio per
precipitazioni abbondanti, con rischio molto alto di
nubifragi, soprattutto lungo i
versanti montani esposti ai venti umidi. Le stime indicano
accumuli di pioggia superiori ai 150 mm in poco più di 24 ore, un dato che per il mese di maggio è da considerarsi
eccezionale, e che potrebbe causare
smottamenti, frane e alluvioni lampo in zone a rischio idrogeologico.
Un evento breve ma potente, seguito da nuove incertezze Il ciclone, secondo le attuali proiezioni,
lascerà il territorio italiano a partire da venerdì sera, ma
non segnerà la fine dell’instabilità. L’
alta pressione rimarrà ancora lontana dal Mediterraneo centrale, e l’Italia continuerà a essere vulnerabile. Nelle giornate successive, fino almeno al termine della settimana, si ripresenteranno i classici
temporali di calore pomeridiani e serali, diffusi soprattutto nelle
zone interne del Centro e del Nord. Anche se il peggio del ciclone sarà ormai passato, il
quadro meteo generale resterà compromesso, senza garanzie di stabilità almeno fino a fine mese.
15-16 Maggio: il Meteo peggiore del mese, nubifragi e mareggiate, le regioni colpite