Incubo fenomeni meteo violenti nelle prossime settimane

  Da metà Maggio fino alla fine di Agosto, la Pianura Padana e le Alpi in genere risultano frequentemente teatro di intensi fenomeni meteo temporaleschi. Questi eventi altro non sono che il risultato dell’interazione tra masse d’aria calda e umida presenti nei bassi strati e correnti più fresche provenienti dalle Alpi. Cosa aspettarci nei prossimi […] Incubo fenomeni meteo violenti nelle prossime settimane

Mag 12, 2025 - 18:24
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Incubo fenomeni meteo violenti nelle prossime settimane
Da metà Maggio fino alla fine di Agosto, la Pianura Padana e le Alpi in genere risultano frequentemente teatro di intensi fenomeni meteo temporaleschi. Questi eventi altro non sono che il risultato dell’interazione tra masse d’aria calda e umida presenti nei bassi strati e correnti più fresche provenienti dalle Alpi. Cosa aspettarci nei prossimi mesi? Scopriamolo insieme. Meccanismi di formazione dei temporali estivi Quando l’aria fresca discende dalle Alpi verso la pianura, agisce come un cuneo che solleva rapidamente l’aria calda e umida presente nei bassi strati. Questo sollevamento forzato provoca la condensazione del vapore acqueo, dando origine a nubi di grande sviluppo verticale, come i cumulonembi. In condizioni particolarmente favorevoli, questi possono evolvere in strutture più organizzate e potenti, come le supercelle. Giugno è il mese in cui si registra la maggiore frequenza di temporali nelle zone appena citate. A Luglio, la presenza dell’Anticiclone africano tende a stabilizzare l’atmosfera, ma ultimamente anche nel mese centrale estivo ci sono stati temporali violentissimi. Ne consegue poi la caldazza agostana, ma con il progressivo indebolimento dell’Anticiclone dopo metà Agosto, la frequenza dei temporali torna ad aumentare, proseguendo anche nel mese di Settembre e persino fino a metà Ottobre… Alcuni eventi violenti Le supercelle sono temporali caratterizzati dalla presenza di un mesociclone, ovvero una bassa pressione in rotazione attorno a un minimo barico. Questi sistemi sono meno frequenti, ma anche i più pericolosi in termini di potenza e potenziali danni. Esse possono produrre grandi quantità di pioggia, grandine e venti forti, e hanno una maggiore probabilità di generare tornado a causa della presenza del mesociclone. In alcune situazioni, l’arrivo di un fronte freddo particolarmente incisivo può favorire la formazione di una squall line. Si tratta di una linea organizzata di temporali violenti che si sviluppano lungo il fronte stesso. Queste formazioni possono estendersi orizzontalmente per decine, talvolta centinaia di chilometri, e muoversi rapidamente, provocando fenomeni severi come raffiche di vento impetuoso, precipitazioni torrenziali, grandinate di grandi dimensioni e occasionali trombe d’aria. Non è facile prevederli ma ci si prova… Come detto, sia le Alpi sia la Pianura Padana, durante i mesi estivi, son soggette a una varietà di fenomeni temporaleschi, spesso intensi e persistenti. La conoscenza approfondita di questi processi è essenziale per cercare di capire di prevedere un evento meteo violento, che spesso risulta difficile anche nel giro di poche ore.

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