Zenith Prato: Valentini punta alla Serie D dopo la retrocessione in Eccellenza
Il presidente Valentini, nonostante la retrocessione, è determinato a riportare la Zenith Prato in Serie D.

"Il futuro non ci aspetta. E proprio per questo, smaltita l’amarezza rispetto ad una sentenza che rimarrà nei libri di storia del calcio per la sua assurdità e sproporzione, è tempo di rimettersi in cammino". Ha già le idee chiare Carmine Valentini, presidente della Zenith Prato, rinnovato in carica dal consiglio nonostante un deferimento da scontare che per forza di cose lo terrà dietro le quinte per un po’, per lasciar spazio alle figlie Giulia ed Elisa nella gestione ordinaria dei rapporti con gli universi variegati che ruotano attorno ai colori amaranto. La regia, comunque, sarà sempre la sua. E, appunto, una volta digerita completamente la fresca (e immeritata guardando i risultati sul campo) retrocessione in Eccellenza della prima squadra si inizieranno a gettare le basi per la prossima stagione. "Non ci fermiamo e non ci pieghiamo. Ripartiamo da dove è finita, con la stessa determinazione e con la consapevolezza di ciò che abbiamo, sul campo, dimostrato: la serie D è il nostro obiettivo, il nostro traguardo da riconquistare – insiste il numero uno di via del Purgatorio -. La rabbia che brucia dentro, la delusione e l’ingiustizia che oggi ci stringono il cuore, saranno le fiamme che alimenteranno la nostra corsa. Da oggi si ricomincia. Si corre. Si lotta. Si riconquista. Più forti, più affamati, più uniti, perché non arrendersi è il nostro marchio di fabbrica. Avanti, tutti insieme. Oggi, più di ieri, forza Zenith Prato". I primi nodi da sciogliere, ovviamente, riguarderanno la guida tecnica a cui affidare la squadra. Simone Settesoldi, l’allenatore che ha concluso la stagione, sembra assolutamente nelle grazie di Valentini. I due dovranno incontrarsi per definire, appunto, i piani futuri. E il tecnico dovrà decidere se accettare o meno la riconferma, con la promessa di provare a disputare un campionato da protagonisti, seppur in una categoria inferiore. Poi ci sarà da pensare alla squadra. Molti dei giovani saranno contattati da società di serie D, ma è vero che ci potrebbe essere un buono zoccolo duro dal quale ripartire. Al contempo andranno definiti i tasselli societari.
Leonardo Montaleni